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L'ADOLESCENZA
L'adolescenza è l'età della vita umana interposta tra la fanciullezza e l'età adulta, anche se è differentemente limitata nei due sessi, ma rappresenta per entrambi questi ultimi un'età fondamentale di sviluppi e cambiamenti.
Le modificazioni che avvengono in quest'arco di tempo sono di tipo somatico, neuroendocrino e psichico.
Nel primo ordine si possono identificare tutti quei cambiamenti esteriori, come crescita,; per quanto invece riguarda le mutazioni a livello neuroendocrino, esse sono causate dalla crescita di ormoni nel nostro sangue in seguito a stimoli ricevuti dal cervello; e infine per quanto riguarda le modificazioni ti tipo psichico, si possono raggruppare tutti quei cambiamenti del nostro comportamento, come le ansie per il futuro che ci attende o il rapporto con i genitori che cambia.
Naturalmente ognuno di questi cambiamenti ha il suo ruolo importante per lo sviluppo dell'adolescente.
Ma l'adolescenza rappresenta talvolta per un ragazzo o per una ragazza un periodo non sempre del tutto facile perché si cominciano a considerare aspetti della vita o problematiche che nell'infanzia non erano mai state messe a fuoco.
Tra le classiche ansie che possono crescere in un adolescente possiamo trovarvi la paura di essere brutti, che turba tuttora moltissimi ragazzi anche belli che si sottovalutano da soli, magari anche senza averne una buona ragione: molti studiosi e psicologi hanno trattato questo tipo di " problema" come Françoise Dolto che afferma in una sua autobiografia che il fascino di una persona che magari non sia la più bella del mondo magari spesso può avere un valore di gran lunga maggiore rispetto a quello di una gran bellezza fredda e inespressiva.
Tra le altre ansie significative si può considerare quella della paura per il futuro, la paura di crescere ed entrare a far parte del "monotono mondo degli adulti" come viene descritto in una ina autobiografica del libro "Memorie di una ragazza perbene" da Simone de Beauvoir, o anche la paura di perdere le proprie amicizie.
Molto significativa è anche la paura o magari la sensazione di sentirsi fuori posto, (analizzata da Gina Basso, in una ina di diario), la paura di essere senza amici o addirittura in un mondo isolato.
Certi adolescenti possono manifestare la loro ostilità verso l'approccio con il mondo adulto in maniera particolare come Luca, il ragazzino di cui racconta Alberto Moravia nel suo libro "La disubbidienza", che sfoga la sua ansia in terribili attacchi d'ira durante i quali perde completamente il controllo delle proprie azioni.
Ma talvolta l'adolescenza può riservare per alcuni ragazzi problemi effettivamente più seri, come malattie.
Oltre alle malattie come tumori, negli adolescenti si possono manifestare delle malattie classificate come disturbi del comportamento alimentare quali l'anoressia e bulimia - fattori familiari - Il vomito viene auto" class="text">la bulimia. Queste malattie si diffondono più spesso nelle ragazze.
Per quanto riguarda l'anoressia, sempre più ragazze in realtà magrissime si credono grasse e si chiudono in un digiuno permanente o magari ricorrono alla tecnica del mangiare e vomitare.
Le cause di questa malattia spesso sono i miti della perfezione, la voglia di assomigliare sempre di più a quelle modelle magrissime che sempre più spesso si vedono sui nostri teleschermi.
Spesso la crisi di anoressia sfocia in una crisi bulimica durante la quale la ragazza si "tuffa" su ogni cibo o bevanda in qualsiasi momento; ma questo tipo di crisi dura molto poco e ritorna per la ragazza il terrore dell'ingrassamento e ci si chiude di nuovo in un lungo digiuno.
Ma come adolescenti che non ne vogliono sapere di mangiare ci sono adolescenti il cui scopo di vita è solo quello di riempire il proprio stomaco di tutto e in ogni momento. La bulimia, appunto sarebbe proprio caratterizzata da attacchi di iperalimentazione parossistica ovvero intensissima, esasperata. Solo in pochi casi questa malattia porta all'ingrassamento proprio per le contromisure adottate dalla ragazza come quella del vomitare dopo "aver fatto il pieno". Alcuni sintomi che potrebbero richiamare l'attenzione dei genitori e destare in loro qualche sospetto possono essere che la ragazza accusa spesso mal di pancia o mal di testa, oppure ha le mani o i piedi gonfi.
La causa principale della bulimia è probabilmente quella di attenuare le ansie e di compensare la depressione. Certi ragazzi affetti da questa malattia hanno, infatti, affermato che il cibo fa loro comnia o che mangiare significhi per loro consolarsi o sentirsi sotto una protezione o un affetto.
Purtroppo spesso i genitori di questi ragazzi o ragazze si accorgono del problema dei loro li molto tardi anche perché questi ragazzi danno luogo a queste "voracità" in segreto.
Secondo Marialaura Ippolito, psicologa, psicoterapeuta e responsabile del Centro ABA di Alessandria, la cura giusta di questa malattia è psicologica, per questo ritiene che nessuno debba imporre loro una nuova dieta per inchiodarle sul cibo.
Per fortuna in Italia esistono centri di questo tipo che si occupano del recupero di questi adolescenti che seguono terapie di gruppo.
Ma in fin dei conti, l'adolescenza, anche se può essere causa di problemi o di tensioni particolari, bisogna viverla con tranquillità perchè essa è uno tra i fondamentali anelli di quella catena chiamata VITA.
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