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PREVENZIONE: CHE FARE RISPETTO AL PROBLEMA DROGA
E' importante una proanda ed una informazione capillare che permettono una conoscenza approfondita dei rischi e dei pericoli connessi all'uso della droga. E' anche vero però che questo non basta e che a volte con effetto boomerang si può trasformare in un incentivo proprio per quelle persone che desiderano provare esperienze che annullino la loro personalità riconoscendosi nel mondo degli emarginati e dei perdenti. E' allora fondamentale l'iniziativa di prevenzione che, oltre ad informare, intervenga in modo attivo creando ambienti e gruppi solidali nei quali il ragazzo trovi una risposta al bisogno di amore ed amicizia che l'ambiente in cui vive non riesce a soddisfare. Bisogna saper portare amore e speranza, essere modelli credibili, alternativi, ricuperando l'individuo alla voglia di vivere e dirottandolo dalla strada dell'autodistruzione. Un intervento positivo, uno sfogo per le sue tensioni.
Il mondo delle tossicodipendenze è sempre
più complesso e interessa con sempre maggior prevalenza il mondo
giovanile.
Secondo i dati più recenti, l'età del primo approccio con le
sostanze stupefacenti è in progressiva diminuzione ed è
collocabile, per la stragrande maggioranza dei consumatori di droghe, tra gli
11 e i 17 anni.
Il mondo della tossicodipendenza, registra, in questi ultimi anni, un nuovo
fenomeno che è rappresentato dalla poliassunzione, cioè l'uso
combinato di più sostanze.
Quando si parla di droghe leggere e ci si riferisce ai derivati della canapa
indiana marijuana e hashish.
Nota in Asia centrale e in Cina sin dal
L'hashish, una droga ricavata dalla resina della pianta, ha un contenuto di THC otto volte superiore a quello della marijuana. La canapa indiana cresce nelle regioni temperate; la concentrazione del principio attivo aumenta con l'altitudine delle zone di coltivazione e quanto più il clima di queste regioni è secco e asciutto. A eccezione di pochi paesi, la coltivazione della canapa indiana è ovunque illegale.
SCUOLA - FAMIGLIA - COMPAGNIA
FAMIGLIA
L'essere incompreso o escluso, rifiutato o troppo desiderato nell'ambito
familiare crea nel ragazzo un senso di vuoto, di angoscia esistenziale, di
inutilità che lo porta ad un odio verso i familiari e verso la vita
stessa. Una componente di questo sentimento è però diretta contro
di sé.
La famiglia è, senza dubbio, la cellula più
importante delle tre indicate. Il ragazzo costituisce l'anello più
debole della catena famiglia: su di lui si scaricano tensioni e problemi da cui
spesso non riesce e non può difendersi. Il più delle volte la
violenza introiettata, non trovando valvole di sfogo all'interno di rapporti
complessi di amore-odio di tipo familiare si trasforma in autodistruzione.
SCUOLA
Anche la scuola spesso emargina e contribuisce a rendere insicuro il ragazzo.
Tanto più il ragazzo sembra disinteressarsi del suo andamento
scolastico, tanto più cova dentro di sé l'odio per l'istituzione, per i
comni meglio inseriti e di conseguenza verso se stesso artefice-vittima
della situazione malata.
COMPAGNIA Importante è anche l'effetto della comnia : spesso nella
comnia si ricreano tensioni che di nuovo si scaricano sull'anello debole
della catena: un difetto fisico o di carattere è sufficiente a sancire
l'emarginazione di un ragazzo. Nasce di nuovo il sentimento
odio-autodistruzione e il riconoscersi nel gruppo degli emarginati ne è
la conseguenza necessaria. Dalla situazione malata nasce il bisogno
dell'evasione.
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