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Fabula e Intreccio: Coincidono.
Tempo: Il racconto è stato scritto tra il novembre ed il dicembre del 1912, e presumibilmente la storia è ambientata nello stesso anno, tuttavia mancano riferimenti cronologici precisi. Si sa solamente che esiste il treno, si usa ancora la luce a gas , la gente comune si sposta in carrozza.
Luoghi: La vicenda è ambientata interamente in casa Samsa, nella stanza di Gregor e nel salotto. Lo scarafaggio vive prigioniero nella sua camera da letto, e cerca un contatto con il mondo esterno affacciandosi alla finestra e restando per ore ad osservare la strada.
Personaggi:
Gregor Samsa: è un commesso viaggiatore. Il suo lavoro è alienante, ma egli vi si dedica con tutto il fervore possibile, tanto che da ben cinque anni non prende un giorno di ferie. Gregor lavora per riare i debiti del padre e mantenere la sua famiglia, finchè col passare del tempo, il lavoro inghiotte tutto il tempo di Gregor, che non ha più né svaghi né solidi rapporti umani; il giovane diviene schiavo dell'azienda e della famiglia, prigioniero della sua camera, e senza svaghi egli perde anche la facoltà della parola; a questo punto Gregor non è più un essere umano, bensì un rifiuto prodotto dalla società, una vittima che incapace di reagire: svegliandosi un mattino, si ritrova scarafaggio, in un corpo che l' autore descrive poco per volta, come fosse una scoperta graduale:
La sorella di Gregor, Grete, ha 17 anni ed è molto amata dal fratello, che voleva anche arle l'iscrizione al Conservatorio per imparare a suonare meglio il violino. All'inizio è l'unica che continua ad aiutare Gregor dopo la trasformazione, portandogli da mangiare e pulendogli la stanza, in seguito anche lei non sopporta la sua vista e sta lontana da lui. Per aiutare la famiglia diventa una commessa.
Il padre di Gregor è un vecchio che si era ritirato dal lavoro da cinque anni e, per questo, quasi non si reggeva in piedi, ma, quando Gregor si trasforma e non può più sostenere la famiglia, egli si fa assumere come usciere di una banca. Non vuole vedere Gregor quando egli si trasforma ed è lui che, di fatto, lo uccide, colpendolo alla schiena con una mela.
La madre di Gregor non riesce nemmeno a guardarlo da quando si è trasformato in scarafaggio, ma è curiosa e continua a preoccuparsi del lio. E' malata d'asma e ha crisi di soffocamento ogni due giorni, ma fa lavori di cucito per altre signore per portare qualche soldo a casa.
Narratore: Il narratore è esterno spettatore dal punto di vista di Gragor.
Scelte linguistiche: Il romanzo è di facile lettura perchè scritto utilizzando un registro comune.
Temi affrontati:
Cambiamento nel modo di considerare le persone (quando d'aiuto e quando di intralcio).
Emarginazione.
Autore: Kafka nacque il 3 luglio 1883 in una famiglia ebrea della media borghesia di Praga di madrelingua tedesca. Suo padre era un negoziante, e come sua madre, era di origine ebraica
Da giovane si interessò ai problemi culturali della sua epoca; si avvicinò al socialismo e al darwinismo. Frequentò prima la facoltà di germanistica e poi di giurisprudenza alla Karlsuniversität di Praga, dove si laureò nel 1906. Cominciò quindi a lavorare come impiegato a Praga delle Assicurazioni Generali di Trieste. Iniziò a scrivere solo nel tempo libero, poiché il padre gli rimproverava la sua passione. Nel 1917 si ammalò di tubercolosi, che gli causò frequenti convalescenze.
Nel 1923 si trasferì temporaneamente a Berlino, nella speranza di allontanarsi dall'influenza della famiglia e potersi dedicare allo scrivere. La sua tubercolosi peggiorò; ritornò a Praga, poi andò a curarsi nel sanatorio di Kierling presso Vienna dove morì il 3 giugno 1924. Il suo corpo fu riportato a Praga dove fu cremato l'11 giugno 1924 nel nuovo cimitero ebraico di Praga-Zizkov.
Le opere: Le opere di Kafka mostrano una particolare capacità di immaginare situazioni inusuali nel vissuto quotidiano, assumendo a volte aspetti onirici (spesso incubi, più che sogni). Il protagonista è in qualche modo identificabile con l'autore, anche dal nome (esempio il K de Il Castello). Lo stile di Kafka è notevole per i suoi toni cupi e per come riesce ad esprimere i temi dell'alienazione e della persecuzione. Le sue opere più famose includono i racconti La Metamorfosi, Un Artista alla fame e i romanzi Il Processo, America, e Il Castello. Alcuni trovano interessante per capire la psicologia kafkiana Lettera al padre, uscito di recente.
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