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L'adolescenza non è un periodo della vita allegro e spensierato
Io sono un ragazzo di 16 anni, vivo l'adolescenza in prima persona e sono pronto ad affermare che questo periodo della vita non è assolutamente così allegro e spensierato come si dice che esso sia.
Esso è il periodo della vita a metà tra l'infanzia e l'età adulta, un passaggio molto impegnativo che forma le basi per l'uomo o donna che si diventerà in futuro.
Durante l'adolescenza, l'individuo abbandona il concetto che hanno di lui i genitori e si espone lentamente ai giudizi dei suoi coetanei, che lo valutano in base all'aspetto fisico, l'intelligenza e l'attrazione sessuale; questo risulta stressante e frustrante nel caso in cui una di queste abilità non fosse all'altezza della comitiva. Ragazzi e ragazze cadono in depressione, ragazze vengono escluse dal gruppo per il loro aspetto fisico e magari diventano anoressiche o bulimiche perché vorrebbero essere accettate, i ragazzi per sentirsi superiori e farsi notare commettono atti vandalici e di bullismo per sentirsi migliori di qualcun altro, per dimostrare di essere più forti.
In questo periodo la comnia riveste un ruolo fondamentale, non si sa mai cosa fare, come comportarsi, cosa dire. Si teme un po' il giudizio negativo degli amici e magari chi è un po' meno forte di carattere si lascia influenzare troppo dai comni, diventando una persona in cui poi non si riconosce, trasformandosi completamente e rimpiangendo magari di aver fatto delle scelte sbagliate.
Inoltre a noi ragazzi adolescenti sembra che il mondo giri al contrario, che nulla vada per i verso giusto; ci sentiamo come imprigionati, con gli impegni scolastici, i genitori che pretendono sempre di più e sono iperprotettivi nei nostri confronti. Ci aspettiamo forse troppo, è vero, magari ne siamo consapevoli, ma non siamo in grado di accettarci. Vorremmo sempre di più, non ci accontentiamo mai e spesso andiamo incontro a delusioni di tutti i tipi. Le responsabilità aumentano e non siamo in grado di affrontarle, così quando va bene a scuola magari i nostri amici ci voltano le spalle, oppure quando troviamo una ragazza siamo troppo impegnati a divertirci con lei piuttosto che stare con gli amici o studiare.
Ci appare come una coalizione che complotta contro di noi, il nostro mondo di bambini viene distrutto e ci appare un universo nuovo, nei quali siamo completamente estranei e non sappiamo come comportarci. Siamo un po' in crisi, non sappiamo quale dobbiamo fare, ci stufiamo in fretta e cambiamo umore da un momento all'altro senza sapere neanche perché. Ridiamo e scherziamo con gli amici e un attimo dopo ci troviamo soli, pensierosi e cerchiamo di capire qualcosa che è più grande di noi, qualcosa di inafferrabile, di sconosciuto.
Certo è vero che a questa età si fanno le prime esperienze, gli approcci con l'altro sesso, le serate a divertirsi con gli amici, le prime soddisfazioni, magari sportive. Però non basta, vogliamo di più e ci sentiamo come imprigionati da una vita che non ci offre abbastanza. Pretendiamo troppo, forse lo sappiamo ma siamo completamente insoddisfatti e affascinati dai nostri modelli che ci sembrano tanto irraggiungibili.
In conclusione, l'adolescenza è si un periodo memorabile della vita, ma non è così del tutto allegro e spensierato come sembra o come ce la raccontano, ci sono passati tutti, sono sopravvissuti, ma raccontarlo ridendo non è come viverlo in prima persona, come me in questo momento.
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