L'amicizia
A partire da un episodio
significativo per quel che concerne la tua relazione con i tuoi
amici, soffermati sulle difficoltà e sulle gioie che un
rapporto d'amicizia porta con se.
"Trova il tempo di
essere amico: è la strada della felicità." Questo è quello
che Madre Teresa di Calcutta pensava riguardo all'amicizia e io condivido
questa sua idea perché non è mai bello stare da soli e tanto meno
sentirsi soli, e l'unica maniera per non provare solitudine è di avere
degli amici che ti facciano comnia, ti facciano sentire bene e accettato
quando sei con loro e non ti deridano o ti critichino senza motivi solo per
fare i gradassi davanti ad una ragazza o ad altri coetanei. Ovviamente
però per ottenere tanto da un amico bisogna dargli tanto trovando
appunto il tempo per stare un po' con lui e renderlo felice. La maggior parte
delle volte però pur impegnandosi a cercare di essere un vero amico, si
incontrano delle difficoltà difficili da superare che molte volte
portano ad una rottura dell'amicizia, ma altre volte aiutano a riflettere e a
migliorarsi. A me è capitato di incontrare difficoltà in un
rapporto di amicizia; in particolare in un episodio accaduto circa tre anni fa.
Ero in seconda media quando un mio comno di classe, col quale avevo condiviso
diverse esperienze durante le quali ci eravamo avvicinati molto diventando
ottimi amici, mi ha deluso quando ho scoperto che aveva mentito alla prof di
matematica colpevolizzandomi di aver copiato da lui durante un compito in
classe quando invece era esattamente il contrario. So che questa non è una
delle cause peggiori per la quale si può rompere un rapporto d'amicizia,
però nel momento in cui mi sentii dire che mi aveva incolpato per non
essere punito, mi arrabbiai tanto da non parlargli più per parecchio
tempo. Questo episodio mi ha aiutato a crescere perché ho imparato a perdonare
e a capire che tutti hanno dei difetti, chi di più e chi di meno, e che
un vero amico deve accettare quelli dell'altro se vuole essere ricambiato. Gli
amici, quelli buoni, quelli veri, sono quelli che tirano fuori da noi il
meglio, anche quando ci mettono in crisi. Con questo però non voglio
dire che un rapporto di amicizia sia fatto solo di litigi e incomprensioni,
anzi per la maggior parte delle volte è fatto di gioie. In rapporti di
amicizia ho provato tante volte dei sentimenti di gioia; in particolare durante
una competizione sportiva di pattinaggio dell'anno scorso quando a gara finita,
dovevamo fare solo la staffetta finale. Una squadra tedesca composta da 3
componenti molto forti, era sprovvista del quarto corridore e senza di lui non
poteva entrare in pista; mentre la nostra squadra era composta da quattro componenti.
La squadra tedesca chiese al più forte della nostra squadra di fare la
staffetta con loro promettendogli che gli avrebbero dato la parte di vincita
che gli spettava in caso di vittoria; che sarebbe stata quasi certa se lui
avesse accettato perché sarebbero stati nettamente superiori a tutte le altre
squadre. Però per non lasciarci in tre, e quindi non poter partecipare
alla gara, ha preferito restare con noi pur sapendo che molto probabilmente non
avremmo potuto vincere. In quel momento ho provato un'emozione indescrivibile
nel vedere un ragazzo competitivo come lui che rinunciava alla vittoria quasi
scontata per non abbandonare i suoi amici e solo dopo tutto questo mi sono reso
conto che il gesto che aveva fatto era notevole e che aveva dato una chiara
lezione su chi è veramente un amico.