Lo sviluppo delle comunicazioni
La
necessità di comunicare è una caratteristica propria dell'uomo,
perché noi siamo, come qualche studioso ci ha definiti, "animali sociali". E'
sin dall'età della pietra che l'uomo ha cercato l'approccio con i suoi
simili e, prima con gesti poi con parole, così è nata la
comunicazione. Da quel momento il sistema comunicativo è stato
migliorato sempre di più: dapprima le lettere; poi i libri con
l'invenzione della stampa di Gutemberg che ha consentito ad alcuni di
diffondere le loro idee a più persone; successivamente l'invenzione del
telegrafo e del telefono; la radio e la televisione; fino a giungere ai nostri
giorni con l'avvento di Internet, e degli eBook, libri elettronici che
manderanno in pensione i vecchi libri scritti. Sicuramente i modi di comunicare
sono cambiati molto e cambieranno ancora. Ma la voglia degli uomini di
comunicare sarà sempre la stessa e non si esaurirà mai. Noi
viviamo nell'era della comunicazione ed ora più che mai il comunicare
è diventato un bisogno al quale non si può rinunciare, anche
grazie al progresso tecnologico. Ma questa voglia di comunicare
migliorerà la nostra vita sociale o ci renderà schiavi delle
nuove tecnologie? Sicuramente i nuovi mezzi di comunicazione come la
televisione ed il computer sono stati di vitale importanza per
l'umanità, ci hanno permesso di realizzare un sogno: quello di
trasmettere a distanza i suoni e le parole. Di certo ci potrebbero essere delle
conseguenze negative, ma tutto dipende da noi, dall'uso che facciamo delle
nuove tecnologie: la televisione può provocare dipendenza, può
rendere l'uomo un animale vedente e non più pensante, ma sta proprio
all'uomo decidere se diventarlo o no. Non bisogna dimenticare che l'uomo
possiede la forza di volontà che è più forte di ogni altro
istinto; ed è proprio la volontà l'unica in grado di controllare
le passioni umane. E' chiaro, quindi, che il progresso conta sulla nostra capacità
di porre un limite al consumo di tecnologia. Pertanto, anziché osservare
solamente gli aspetti negativi del progresso nel campo della comunicazione come
spesso accade, bisogna analizzare soprattutto quelli positivi. Persone
costrette dai casi della vita a vivere lontane, grazie al telefono prima ed al
computer oggi, possono comunicare tra di loro come se si trovassero nella
stessa stanza; gli anziani, spesso costretti a trascorrere da soli gran parte
delle ore giornaliere, trovano nella televisione un mezzo per trascorrere il
tempo in maniera divertente; e poi non bisogna sottovalutare il ruolo
informativo e culturale della televisione; i bambini ed i ragazzi possono
trovare in Internet e nel computer una fonte inesauribile di informazioni su
ciò che avviene nel mondo e rendersi così partecipi della vita
del pianeta e comprendere meglio gli avvenimenti che lo riguardano. Se poi
tutto ciò costituisce un ostacolo alla vita sociale dell'individuo, il
problema va ricercato nella persona e non nel televisore o nel computer. Senza
dubbio la comunicazione pura e semplice, fatta di parole e gesti, non deve
mancare assolutamente, ma non per questo bisogna condannare lo sviluppo
tecnologico.