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Luca e i suoi fanta-genitori
Questa è la storia di Luca, un ragazzo dodicenne molto infelice preso di mira da una baby-sitter alquanto maligna, dal classico bulletto di scuola e da un professore matto che giudica i suoi compiti sempre con dei brutti voti nonostante siano molto buoni.
La giornata inizia subito male, infatti il professor Rossi decide di fare un compito a sorpresa che Luca, non essendo preparato sufficientemente, sbaglia completamente così da prendere un bel 3. Dopo questo brutto voto il ragazzo deve subire un ulteriore umiliazione da parte di Carlo, (il bulletto) che prima gli abbassa i pantaloni di fronte a tutta la classe e poi, all'uscita gli frantuma un uovo in testa così da renderlo ridicolo. Dopo pranzo il ragazzo, mentre gioca con i suoi amici, riceve la notizia che i suoi genitori devono partire per un lungo viaggio di lavoro, quindi lo lasciano nelle grinfie della sua baby-sitter: Valeria. Valeria è una ragazza ventenne che sfrutta Billy facendogli fare tutti i suoi compiti e le faccende di casa, inoltre non esita un secondo a chiedere sempre più soldi ai genitori che, non avendo altra scelta, l'assecondano.
Una sera però avviene qualcosa di inaspettato, infatti rientrando in camera dopo un lungo lavoro alle direttive di Valeria trova la sua camera piena di giochi nuovi e dolci, dall'armadio spuntano così due piccoli personaggi alati alti circa mezzo metro.
Dopo una lunga discussione Luca scopre che quei due sono rispettivamente marito e moglie e che sono i suoi personalissimi Fanta-genitori. Essi avevano il compito di esaudire qualsiasi suo desiderio, anche stupido, purché rispettasse gli altri. Inoltre gli spiegano che il suo affidamento era stato deciso dopo aver visto la sua vita difficile di ogni giorno.
Passarono così molti mesi e i tre diventarono sempre più amici fino a quando il ragazzo espresse lo stupido desiderio di far diventare realtà uno dei suoi amati fumetti. Egli scelse uno strano fumetto ricco di supereroi ma anche di supercattivi, così tutti i ragazzi diventarono super dotati, ognuno con un potere diverso. Però, avendo formulato in mal modo il desiderio, il ragazzo fece uscire dal libricino tutti i personaggi, sia buoni che cattivi. Così la città divenne un vero e proprio caos, in cui ognuno doveva lottare per sopravvivere contro i cattivi. Anche Luca acquistò numerosi poteri come la superforza o la supervista, così insieme a Carbonman, il più grande supereroe del fumetto, combattè i cattivi della sua vita come la baby-sitter o il bulletto.
Un giorno, al ritorno dalla scuola, incontrò Furiousman, il super cattivo del fumetto. Esso mostrò al ragazzo una foto dei suoi veri genitori e li vide legati ad una corda su una sedia. Gli disse che li aveva rapiti e che l'unico modo per liberarli era aiutarlo ad uccidere i suoi fanta-genitori. L'uomo scappò non facendosi risentire per una settimana. Durante quei lunghi giorni il ragazzo escogitò, insieme a Carbonman un piano per liberarli, poiché il compito andava oltre i poteri dei due Fanta-genitori. Si presentarono così di fronte all'edificio in cui risiedeva il malfattore, con una scatola in mano, su cui aveva messo due bambole che rappresentavano i due amici. Il malvagio non riuscì a visualizzare perfettamente i corpi dalla telecamera di sorveglianza ma distinguendo i lineamenti li fece entrare.
Trovandosi così faccia a faccia iniziò una dura lotta tra Furiousman e i due Eroi che portò però all'eliminazione del buon Carbonman. Il ragazzo, essendo solo si arrese e venne legato così ad una corda e appeso sopra una pentola di cera bollente. Passarono alcuni minuti e proprio quando sembrava spacciato entrarono in scena i due Fanta-genitori, e alle loro spalle un centinaio di ragazzi che dopo il desiderio avevano avuto dei poteri. Così, trovandosi in enorme maggioranza i ragazzi riuscirono a mandare il cattivone dentro alla pentola così da poter intrappolare Furiousman. Subito dopo liberarono Luca che espresse subito il desiderio di poter tornare alla normalità senza alcun supereroe. Dopo accurate ricerche e con l'aiuto dei due magici amici riuscì a trovare il luogo dove venivano tenuti prigionieri i suoi genitori.
Così tutto tornò alla normalità ma il ragazzo dovette abbandonare i suoi fanta-genitori poiché non li aveva saputi usare in buon modo. Nonostante questo, il ragazzo non ebbe problemi a tornare alla vita di tutti i giorni poiché aveva acquisito maggiore sicurezza nelle sue potenzialità.
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