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L'uomo ha rotto i cicli biologici naturali, ha alterato profondamente l'aspetto dell'ambiente naturale, ha violato gli equilibri che rendono possibile la vita; non si può contare sui cicli equilibratori naturali, la terra potrebbe divenire inadatta alla vita. A questo proposito è necessario aumentare le nostre conoscenze sulla natura, è inutile fare previsioni apocalittiche: numerosi sono i provvedimenti da prendere. Esprimi le tue considerazioni a riguardo.
Fino al XVIII secolo, quando iniziò la rivoluzione industriale. L'attività estrattiva era più tosto contenuta perché si limitava ai giacimenti più superficiali ed interessava pochi minerali. Poi essa si è spinta a grandi profondità, grazie all'uso di nuove tecnologie e, infatti, allo stato attuale i minerali estratti ogni anno ammontano ad oltre 10 miliardi di tonnellate e alcuni di essi rischiano di esaurirsi nel giro di qualche secolo. Le riserve fossili però non sono limitate, secondo gli esperti le risorse mondiali di petrolio sono circa 300 miliardi di tonnellate, ma non tutte sono reperibili. Sotto lo strato di ghiaccio che avvolge l'Antartide sono stati individuati giacimenti di petrolio, gas naturale, ferro, rame, ecc. Queste risorse, però non posso essere utilizzate in quanto le attività di estrazione sono vietate dal Trattato antartico per evitare i danni ecologici che potrebbero derivare dalle perforazioni.
Anche nel cuore dell'oceano Pacifico sono stati ritrovati giacimenti di noduli polimetallici, cioè di piccole sfere costituite da vari metalli. Ma lo sfruttamento di tali giacimenti è difficile, data la loro posizione che comporta costi elevati. Quindi bisogna non solo evitare gli sprechi, ma anche utilizzare le risorse rinnovabili al posto di quelle non rinnovabili. Ciò è possibile soprattutto nel settore dell'energia, dove si può incrementare la produzione di elettricità ricavata dal sole, dai fiumi o dal calore della terra.
Per migliorare la vita sulla terra sarebbe utile riciclare, cioè recuperare e riutilizzare, i rifiuti solidi che vengono prodotti in grande quantità ogni giorno. Il riciclaggio è necessario per i rottami metallici, per la carta e specialmente per i prodotti non biodegradabili, esso comporta anche un forte risparmio di energia in quanto la produzione di questi oggetti richiede metà dell'energia che invece viene impiegata partendo dalla materia prima.
L'inquinamento colpisce anche le acque contenute nella nostra idrosfera che è costituita per il 98% di acque salate, che sono inutilizzabili e solo per il 2% è formata da acque dolci. Eppure questa piccola parte sarebbe sufficiente per soddisfare i bisogni dell'intera umanità se fosse ben distribuita sulla superficie terrestre. Il bisogno di acqua domestica cresce continuamente, a mano a mano che si migliorano le condizioni di vita. Tutto ciò si risolve a danno dell'agricoltura perché ad esempio in California durante gli anni di siccità molte città ano gli agricoltori affinché non coltivino le terre, in modo da non consumare acqua per l'irrigazione. Così l'acqua diventa 1 bene sempre più prezioso che bisogna risparmiare ed utilizzare con razionalità. Il risparmio può ottenersi soprattutto attraverso il riciclaggio delle acque di scarico urbane che, dopo essere state depurate, possono essere riutilizzate per scopi agricoli e industriali; attraverso il miglioramento delle tecniche irrigue che sfruttano solo la metà delle acque prelevate dai fiumi e dalle falde freatiche, mentre l'altra metà non raggiunge i terreni coltivati perché evapora o perché si disperde a causa degli impianti primitivi e rudimentali; ma inoltre anche attraverso la dissalazione delle aqcue del mare ma essendo un sistema molto costoso non è molto utilizzato.
Nel mare le fonti inquinanti sono da un lato le acque sporche che vi scaricano i fiumi e le fognature urbane e dall'altro le ingenti quantità di petrolio che fuoriesce delle petroliere e dai pozzi petroliferi. Le acque più inquinate sono quelle costiere e dei mari interni. Il petrolio comporta conseguenza molto negativa, esso infatti forma una sottile pellicola oleosa che è impermeabile, non lascia cioè passare l'aria provocando la limitazione del ricambio con i gas dell'atmosfera e non consente al mare di assorbire l'anidride carbonica presente nell'aria per purificarla; ostacola la penetrazione dei raggi solari del mare rallentando così i processi di fotosintesi ed impedisce l'evaporazione delle acque marine, facendo diminuire anche la quantità media delle piogge sulla Terra. L'emissione accelerata di gas e l'effetto serra stanno lentamente modificando le condizioni climatiche del nostro pianeta. Queste trasformazioni sconvolgono l'ambiente naturale e portano all'estinzione di numerose specie animali e vegetali, con notevoli danni anche sulla salute dell'uomo. Nei Paesi più industrializzati l'emissione di sostanze inquinanti porta a un incremento della mortalità legata a patologie dell'apparato respiratorio e a problemi cardiocircolatori. L'unica alternativa ai cambiamenti climatici consiste nel limitare l'emissione di gas nocivi. Gli accordi stipulati a kyoto nel 1997 prevedevano, infatti, un impegno comune di tutte le nazioni a ridurre l'emissione di gas.
Personalmente io da anni sono iscritto all'associazione "Legambiente" e mandando somme di denaro e partecipando a diverse manifestazioni contribuisco ad aiutare "madre natura" per migliorare questo ambiente che ci circonda e che stiamo distruggendo per migliorare le nostre condizioni di vita ma per rovinare quelle delle generazioni future. Bisognerebbe fare solo qualche piccolo sacrificio per non permettere alla natura, che si difende da sola, di non andare in rovina; basterebbe solo fare la raccolta differenziata; non sprecare l'acqua e andare un po' più spesso in bicicletta o a piedi, che servirebbe anche per perdere qualche chiletto di troppo.
Queste piccole azioni porterebbero a grandi esiti.
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