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"MOBY DICK" di Herman Melville

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"MOBY DICK" di Herman Melville

1.Descrizione:

Titolo: Moby Dick or the Wale (Moby Dick o la Balena).

Autore: Herman Melville, romanziere e poeta statunitense (New York 1819-l891). ura importante nell'ambito della narrativa dell'Ottocento.

Prezzo:

Traduttore: Cesare Pavese (1941).

Anno di pubblicazione: 1996, Adelphi editore.

Genere: romanzo d'avventura (talvolta assume l'aspetto di un romanzo d'analisi scientifica).


2.Schema della narrazione:

PROLOGO O

SITUAZIONE

INIZIALE

Ismaele abbandona la sua realtà per imbarcarsi su una baleniera; prima di partire, incontra Quiqueg, un selvaggio ramponiere che diventa suo amico; i due decidono di salpare sulla medesima nave.




 






ESORDIO

Ismaele sceglie di imbarcarsi sul Pequod.. Cominciato il viaggio  fa conoscenza con  i membri dell'equigio, ma solo più avanti con il capitano Achab.

 








PERIPEZIE E

MUTAMENTI

Achab fa immediatamente capire che sarà una spedizione diversa da tutte le altre, mirata alla vendetta contro la grande balena bianca che lo aveva mutilato. L'equigio si dedica alla caccia, incontrando radi  ostacoli, e uccide diverse balene ma "tutto dipende da Moby".

 











SCIOGLIMENTO

O SITUAZIONE

FINALE

Inizia la caccia a Moby che dura tre giorni, durante i quali sono frequenti i litigi fra comandante ed ufficiali. Si rivela come una caccia molto diversa dalle altre, che si muta in un duello tra il capitano Achab e Moby Dick: dal quale, con la morte di Achab, uscirà vittoriosa la balena.

 







3.Riassunto:

Ismaele è un giovane che vuole abbandonare la sua realtà per intraprendere un viaggio per mare su una baleniera; prima di salpare per Nantucket, incontra Quiqueg, un selvaggio ramponiere che diventa presto suo amico. I due decidono di imbarcarsi insieme e dopo aver consultato il Dio di Quiqueg, Ismaele i reca a scegliere la barca, optando per il Pequod. Dopo qualche giorno la nave salpa. Intrapreso il viaggio Ismaele fa conoscenza con molti dei membri dell'equigio, ma solo più tardi con il capitano Achab, mutilato di una gamba. Achab fa immediatamente comprendere all'equigio che sarà una spedizione unica, diversa da tutte le altre, mirata alla vendetta contro Moby Dick, la grande balena bianca che gli aveva divorato la gamba. Achab non esce allo scoperto finché non avviene il primo avvistamento, portando con sé su una lancia il suo equigio privato: durante il primo attacco la lancia di Ismaele si ruota attaccata da una balena, ma il Pequod scampa al naufragio. Qualche tempo dopo la nave s'imbatte in un enorme calamaro, e lo scambia per una balena. Fortunatamente la caccia diventa poi più fortunata, e vengono uccise diverse altre balene. Il Pequod di tanto in tanto s'imbatte in altre imbarcazioni, alle quali Achab chiede senza successo informazioni su Moby , finché non incontra la "Rachele", che lo rende certo della vicinanza del cetaceo. Ha così inizio la caccia a Moby, della durata di tre giorni, riempiti da frequenti litigi tra comandante e ufficiali e da diversi tentativi di avvicinare il cetaceo calando le lance. Questa si rivela una caccia del tutto diversa dalle altre, e si muta in un duello tra il capitano Achab e Moby Dick: da questo esce vittorioso il cetaceo, con la morte di Achab,  trascinato nei flutti di Moby, e con l'affondamento del Pequod. L'unico a trovare la via della salvezza è ovviamente Ismaele, che si aggrappa alla bara di Quiqueg, che viene raccolta dalla "Rachele".


4.Caratterizzazione e funzione dei personaggi:

Moby Dick:OGGETTO, è l'enorme balena bianca che ha divorato la gamba di Achab. Nella vicenda, anche se il suo pensiero è sempre presente sul Pequod, è presente solo negli ultimi tre giorni. Moby Dick è la personificazione del Male, che deve essere sconfitto.

Ismaele: PROTAGONISTA, giovane ragazzo che cerca fortuna nel mare, egli è il narratore della vicenda anche se spesso appare in secondo piano. Mentre Achab, essendo quasi impazzito ed essendo morto per la vendetta, non matura nella vicenda, Ismaele, al contrario, acquisisce nuove conoscenze dal naufragio del Pequod, imparando quanto sia sottile il confine tra vita e morte e come la follia di un solo uomo possa portare alla morte di tante persone; ironicamente si salva aggrappandosi alla bara dell'amico morto.

Achab: ANTAGONISTA-AIUTANTE, capitano del Pequod, mutilato di una gamba da Moby Dick, egli vive con un unico scopo: vendicarsi. La sua feroce ricerca e la seguente caccia della balena bianca hanno portato alla morte e alla disperazione tutto l'equigio, eccetto Ismaele. E' spesso brusco e non rispetta i desideri degli altri.

Quiqueg: AIUTANTE, selvaggio ramponiere amico di Ismaele. Durante il viaggio sembrava che stesse per morire ma si è ripreso miracolosamente.

Starbuck: primo ufficiale del Pequod, nativo di Nantucket.. Era un uomo "lungo e severo" che sebbene nato su una costa di ghiacci, pareva più adattato a sopportare le latitudini calde. L'equigio lo considera l'uomo più cauto e coscienzioso della baleniera.

Stubb: secondo ufficiale del Pequod, nativo di Capo Cod, infatti l'equigio lo chiama 'Capocodino'. 'Uno spensierato né codardo né intrepido, che pigliava i pericoli come venivano, con un'aria indifferente." Flask: terzo ufficiale del Pequod, nativo di Tisbury, un giovanotto basso, tozzo, rubicondo, particolarmente agguerrito contro le balene, pareva che fosse per lui una questione d'onore distruggerli. L'equigio lo chiama Stante Reale, perché nella forma lo si poteva paragonare "a quel pezzo di costruzione conosciuto con quel nome sulle baleniere artiche".


PERSONAGGI SECONDARI:

Tashtego: è un ramponiere, scelto come scudiero dal secondo ufficiale Stubb. È un indiano di razza del Capo Allegro.

Deggu: è un ramponiere, scelto come scudiero dal terzo ufficiale Flask. È un gigantesco negro selvaggio.

Peter Coffin: proprietario della 'La locanda del Baleniere'.

Padre Mapple: parroco della chiesa di New Belford.

Peleg: comproprietario del Pequod.

Bildad: comproprietario del Pequod

Pip: un piccolo marinaio di colore che durante le feste notturne sul Pequod suona il tamburello.

Altri marinai del Pequod

Fedellah: un ramponiere clandestino che aiuta Achab nell'impresa.

Panada: il dispensiere del Pequod

Equigio del Geroboamo, equigio della Vergine, equigio del Bocciuolo di Rosa, equigio dello Scapolo, equigio della Rachele, equigio della Gioia:  equigi delle navi nelle quali si imbatte il Pequod.

Perth: il fabbro di bordo del Pequod.





5.Narratore e Tecniche narrative:

Le frasi nono sono eccessivamente complesse per quanto riguarda la struttura ed anche il lessico è piuttosto semplice, a parte qualche termine specifico. E' presente il discorso diretto che ricopre quasi tutte le parti discorsive. Il narratore è il protagonista, Ismaele.


6.Tempi e luoghi:

TEMPO: il racconto si sviluppa nell'arco di circa un anno, le vicende sono ambientate nella prima metà dell'Ottocento. La fabula corrisponde all'intreccio infatti non vi sono alterazioni dell'ordine cronologico delle vicende.

SPAZIO: I luoghi in cui si dirama la vicenda non sono inventati e sono citati nel testo: precisamente il Pequod parte da Nantucket, ed attraversa gli oceani giungendo fino al largo delle Azzorre.


7.Caratteristiche del linguaggio:

I tempi verbali prevalentemente usati sono l'imperfetto e il passato remoto. Nella parte non dialogata sono presenti, anche se di rado, il congiuntivo e il condizionale. Il linguaggio è talvolta di difficile comprensione a causa dei termini specifici.


8.tematiche e significati di fondo:

Secondo me la riflessione personale che il libro provoca riguarda la forza della natura, molti uomini infatti non considerano la potenza devastante che può scatenare se non viene rispettata. Inoltre è sconcertante come la forza-follia del singolo (Achab), suscitata da una sua vicenda personale, (la vendetta contro Moby Dick) , possa portare alla disperazione o all'abbandono un altro individuo o una, seppur ristretta, comunità (l'equigio del Pequod).


9.Giudizio critico personale:

Ho trovato davvero sorprendente la determinazione e l'odio che convivevano nel cuore e nella mente del capitano Achab che di fronte ad un mostro, quale è Moby Dick, "impone" sempre più coraggio ai suoi uomini tanto che l'equigio inizia intimorito a sospettare che il suo capitano abbia istituito "un patto col diavolo". Per quanto riguarda la presentazione e la forma, il romanzo mi è apparso ripetitivo e non particolarmente stimolante.







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