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Maria Bellonci "Rinascimento privato"

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Maria Bellonci  "Rinascimento privato"

Mondadori  


Il libro è un'autobiografia della famosa Isabella d'Este che, da marchesana nella corte di Mantova,  apre il lettore al suo mondo e alla sua vita. L'opera, che assume appieno i caratteri del romanzo, è narrata in prima persona da Isabella, unica protagonista intorno a cui si svolgono le vicende familiari e politiche di una Mantova illustre, che tenta di ritagliarsi a fatica un posto tra le più importanti corti italiane ed europee. Attraverso lo sguardo di Isabella e grazie alla sapiente cura nel linguaggio della Bellonci, siamo spettatori di quegli anni e sin dalle prime ine è facile immedesimarsi con la protagonista, comprendendo a fondo i suoi sentimenti. Il periodo storico affrontato dal romanzo copre trentatré anni compresi tra il 1500 ed il 1533, periodo molto duro per la politica italiana ed europea: le continue lotte fra il papato e le signorie italiane, i pericoli per le invasioni da parte di potenze straniere come la Francia, gli intrighi di corte, e la volontà del Papa di interessarsi non solo di fede, fecero si che questo periodo fosse uno dei più turbolenti della storia italiana, ed il romanzo ce ne riserva una piccola testimonianza. Isabella, moglie e madre premurosa, dimostra però di sapere giocare bene le sue sectiune nelle lotte per il potere, e sia il marito che i li diventano pedine da usare per evitare la sconfitta di Mantova: il lio prediletto viene mandato a Roma, la lia Eleonora viene data in sposa prematuramente, un lio diviene cardinale e una lia monaca. Ma le attenzioni della madre si concentrano sul primogenito Federico, futuro erede della dinastia Gonzaga; il marito Francesco intuisce le grandi capacità della donna al comando, che dopo la sua morte convoglieranno al fine di proteggere Mantova e assicurare un futuro a Federico ed alla dinastia Gonzaga.



Infine la ura di Robert de la Pole, intellettuale inglese che girovaga tra le corti italiane ed europee, senza mai scordarsi di Isabella e dell'incontro avuto con ella, apre il romanzo verso orizzonti europei, attraverso le lettere che egli, innamorato, scrive alla donna, descrivendo le situazioni che di volta in volta è chiamato ad osservare. Come già accennato il linguaggio della Bellonci, pur non distaccandosi dal gusto moderno, è ricco di termini e particolari che conferiscono alla lingua una patina di antico, rendendo più veritiero l'insieme.

Personalmente consiglierei vivamente la lettura del libro, soprattutto a coloro che appassionati della storia di quel periodo, desiderino conoscerla più da vicino. In particolare reputo interessante la ura di Isabella, donna  reale e con sentimenti comuni, che pragmaticamente, come ci si sarebbe aspettati da una donna di quel calibro, prende in mano le redini della situazione, incurante di quello delle voci sul suo conto che la volevano prendere il posto del marito, scandalizzando le opinioni pubbliche dell'epoca, per salvare tutto ciò che aveva dalla dominazione. Noi, abituati alle storie a lieto fine con eroine che, perfette, non si discostano dall'aspettativa comune, abbiamo bisogno di una donna vera come Isabella.




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