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RECENSIONE
AUTORE Georges Simenon
TITOLO: Le inchieste di Maigret: Liberty Bar
EDITORE: Adelphi
LUOGO E DATA DI EDIZIONE: Milano 1999
GENERE: Romanzo Giallo
MAIGRET: Naturalmente il protagonista del racconto che in questa indagine giunge a dubitare di se stesso e della sua voglia di risolvere il caso;
ISPETTORE BOUTIGUES: L'ispettore Nizzardo della polizia di Antibes che accoglie Maigret alla stazione;
WILLIAM BROWN: La vittima dell'assassinio, un uomo australiano che "aveva la faccia tosta" di assomigliare al protagonista;
GINA MARTINI: L'amante della vittima, viveva insieme alla madre nella villa di Brown;
SYLIVIE: una ragazza che era abituale del Liberty Bar, qui conobbe William e ne diventò molto amica e per questo era la sua "lioccia";
JAJA: la vecchia e grassa padrona del Liberty Bar che era solita ubriacarsi insieme a William Brown;
HARRY BROWN: lio della vittima, dirigeva l'azienda di esportazione della lana della famiglia, era un uomo tra i trenta e i quarant'anni sempre impeccabile che amava circondarsi di belle donne e di domestici;
AMBIENTE:
La vicenda si svolge in due luoghi principali: ad Antibes, un paese di mare sulla Costa Azzurra ed a Cannes, un paese limitrofo che ospitava il Liberty Bar, sistemato in un seminterrato buio con una sola finestrella sul cortile.
Il modulo finale però è ambientato nella casa di Maigret a Parigi.
EPOCA:
Lo scrittore non riporta un preciso riferimento riguardo gli anni in cui è ambientato il romanzo, quindi è possibile pensare che fosse ambientato nell'epoca in cui fu scritto, cioè nel 1932; in ogni caso la vicenda si svolge in piena estate.
RIASSUNTO
Maigret viene chiamato dalla polizia di Antibes per risolvere il caso dell'assassinio di William Brown; arrivato alla stazione del paese in una giornata d'estate il commissario viene accolto dall'ispettore Boutigues della polizia locale che gli fa da guida nel paese e lo accomna alla casa del delitto per un sopralluogo e poi in carcere presso le due donne di Brown, la sua amante Gina e sua madre che fa scarcerare e dalle quali si congeda dopo aver ottenuto poche informazioni importanti. Alloggia per la notte in una pensione e il giorno successivo si reca a Cannes, un paese poco distante da Antibes, poiché aveva trovato nella giacca della vittima dei gettoni per le slot machines ed era deciso a trovare il bar in cui si recava Brown ogni mese quando, a sentire le due donne, decideva di evadere per qualche giorno dalla vita quotidiana portando poi a casa una piccola somma di denaro. Dopo poco tempo impiegato per le ricerche trovò l'unico locale che aveva ancora una slot machine, il Liberty Bar, un piccolo bar molto caldo e familiare gestito da una signora robusta e cordiale chiamata Jaja, che le diede molte informazioni riguardo Brown; qui conobbe anche Sylvie, una bella ragazza che passava molto tempo con William ed era considerata la sua "lioccia". Tornato ad Antibes si recò con l'ispettore Boutigues al Provenςal Hotel dove alloggiava il lio della vittima, qui rimase ad osservare il Personaggio di Harry Brown e a raccogliere altre informazioni pensando ancora all'atmosfera surreale che si respirava nel Liberty Bar, poi tornò alla sua pensione per la notte.
La mattina successiva Maigret si recò nella piazza del mercato insieme all'ispettore Boutigues per assistere al funerale di Brown, qui trovarono Sylvie e Jaja in un bar che aspettavano ben vestite, arrivarono poi le due donne di Brown e subito dopo Harry Brown in una lussuosa auto con il suo maggiordomo; quindi ebbe inizio la funzione, dopo la cerimonia in chiesa il carro si avviò verso il cimitero seguito dal singolare corteo con in testa il lio della vittima sempre impassibile in tutti i suoi atteggiamenti.
Nel pomeriggio si recò a Cannes per altre indagini e visitò tutti gli alberghi mostrando le foto di William e di Sylvie, finalmente in uno di questi hotel trovò Sylvie che era appena stata con Harry Brown; deciso a saperne di più fermò la ragazza e la accomnò al Liberty Bar e qui aspettò che si decidesse a parlare ma, non ottenendo risultati dovette arrestarla insieme a Joseph, un ragazzo probabilmente suo complice. Verso sera si avviò verso il Provenςal Hotel dove interrogò Harry riguardo quello che aveva visto scoprendo che egli era andato in quell'albergo per farsi consegnare un documento riguardante il testamento di suo padre al prezzo di ventimila franchi. Uscito dall'hotel si recò a casa delle due donne che intanto stavano preparando un inventario delle cose che appartenevano a Brown.
Poi se ne andò in direzione del Liberty Bar dove il proprietario del bar di fronte gli disse di aspettare Jaja che intanto era andata a trovare Sylvie e Joseph in carcere e poi a parlare con Harry Brown. Quando Jaja tornò era ormai molto tardi ma Maigret decise di parlarle ugualmente; chiacchierando fece delle ipotesi secondo le quali William sarebbe stato sedotto da Sylvie e condotto in un hotel dove Joseph lo aspettava per ucciderlo su commissione di Brown lio, a queste parole Jaja, ormai ubriaca, prese un frammento di vetro e si tagliò il polso sulla vena.
Maigret la soccorse come poté e andò a chiamare un medico che le fece anche una visita di controllo su richiesta del commissario scoprendo un grave affaticamento del cuore e pressione altissima dovuti soprattutto all'alcol. Intanto Maigret aveva fatto chiamare Sylvie; quando questa arrivò al locale Jaja si era ripresa e in preda alla disperazione raccontò lo svolgimento dei fatti come li conosceva: Lei era l'amante di William ma Sylvie lo ha sedotto portandolo in un albergo, lei li seguì e quando furono usciti uccise William con un coltello a serramanico.
In realtà era stato William dopo varie insistenze a convincere Sylvie che accettò suo malgrado perché amava Jaja come sua madre.
In ogni modo Maigret decise di non arrestare Jaja per non creare scandalo nella famiglia Brown come gli era stato chiesto e tornò a Parigi dalla moglie.
In questo racconto l'autore tratta temi sentiti dalle persone comuni come il desiderio di pace e di tranquillità dopo una vita di tensioni familiari come nel caso di William Brown e questo Maigret riesce a comprenderlo molto bene, tanto che a volte desidera anche lui lasciarsi andare e restare con Jaja e Sylvie a bere e chiacchierare; inoltre, nel caso di Jaja, spiega come la sofferenza può portare a compiere gesti di cui poi ci si pente.
L'episodio che più mi è piaciuto è stato sicuramente la parte in cui si chiarisce la vicenda in quanto, oltre ad avere un ritmo concitato, il lettore riesce ad appassionarsi perché finalmente chiarisce i dubbi che il racconto crea durante il suo svolgimento
La parte meno appassionante è stata invece il funerale della vittima in quanto è un frammento del racconto statico e in cui le due Martini e le due donne del Liberty Bar fanno solo considerazioni le une riguardo le altre.
Il lessico è comprensibile; prevale la paratassi con periodi brevi e significativi; il registro è abbastanza formale ma semplice e nitido; la vicenda ha inizio "in media res" ed ha un finale tronco in quanto Maigret si interrompe parlando con sua moglie.
Nel racconto prevalgono le sequenze dialogiche e argomentative; sia il narratore che la focalizzazione sono interni. L'autore fa inoltre uso frequente di analessi come molti altri romanzi gialli.
A mio parere "Liberty Bar" è un giallo abbastanza piacevole ma non particolarmente appassionante forse a causa del lento ritmo narrativo del racconto.
Personalmente se dovessi consigliare un romanzo poliziesco non suggerirei i racconti delle inchieste del commissario Maigret.
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