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RELAZIONE SU "RINASCIMENTO PRIVATO"
DI MARIA BELLONCI
Date ed eventi piu' significativi:
à caduta di Milano
10 agosto 1501 à 1° lettera di Robert de La Pole
à papa Alessandro VI e Cesare Borgia muoiono avvelenati
30 aprile 1506 à 2° lettera di Robert de La Pole da Roma
10 dicembre 1508 à Lega di Cambrai
12 dicembre 1508 à 3° lettera di Robert de La Pole da Venezia
20 ottobre 1510 à 4° lettera di Robert de La Pole da Roma
à Lega Santa
19 gennaio 1515 à 5° lettera di Robert de La Pole da Parigi
25 giugno 1520 à 6° lettera di Robert de La Pole dal Campo del Drappo d'Oro presso Calais
23 dicembre 1521 à 7° lettera di Robert de La Pole da Roma
3 marzo 1525 à 8° lettera di Robert de La Pole da Roma
9 luglio 1526 à 9° lettera di Robert de La Pole dal campo della Battaglia di Marignano
30 novembre 1526 à 10° lettera di Robert de La Pole da Mantova
à Sacco di Roma
4 gennaio 1528 à 11° lettera di Robert de La Pole da Orvieto
12 settembre 1533 à 12° lettera di Robert de La Pole da Roma
Luoghi piu' significativi:
Milano, Mantova (Palazzo Te), Ferrara, Venezia, Urbino, Roma, Napoli, Parigi, Calais, Pavia, Marignano, Orvieto, Monferrato
Personaggi piu' importanti:
POLITICI: Isabella d'Este; Luigi XII (re di Francia); Giovanni Gonzaga; Ludovico Sforza (Signore di Milano); Beatrice d'Este (sorella di Isabella); Rohan (cardinale francese); Cesare Borgia (il Valentino); papa Alessandro VI; Federico Gonzaga (lio di Isabella); Lucrezia Borgia (moglie di Astolfo d'Este); Astolfo d'Este (fratello di Isabella); Eleonora d'Aragona (madre di Isabella e lia del re di Napoli); Ercole d'Este (padre di Isabella); Francesco II Gonzaga (marito di Isabella); Elisabetta Gonzaga; Guidobaldo da Montefeltro; papa Giulio II della Rovere; Giulio d'Este (lio illegittimo di Ercole d'Este); Ferrante d'Este (fratello di Isabella); Ippolito d'Este (fratello di Isabella); Ferrante Gonzaga (lio di Isabella); Massimiliano I d'Austria (imperatore); Eleonora Gonzaga (lia di Isabella); Francesco Maria della Rovere (nipote del papa); Massimiliano Sforza (nipote di Isabella); papa Leone X; Giovanna (regina di Napoli); Isabella di Chiaromonte (nonna di Isabella e madre di Eleonora d'Aragona); Francesco I (re di Francia); Carlo V d'Asburgo (imperatore); Lorenzo II de' Medici; Livia Gonzaga (lia di Isabella); Ippolita Gonzaga (lia di Isabella); Enrico VIII (re d'Inghilterra); papa Adriano VI; Francesco II Sforza (nipote di Isabella); Isabella Boschetti (la Boschetta); papa Clemente VII; Franceschino Gonzaga; famiglia Colonna; Thomas Wolsey (cardinale inglese); Giovanni dalle Bande Nere; Ercole Gonzaga (cardinale); Maria Paleologa; Giulia d'Aragona (cugina di Carlo V); Margherita Paleologa; Francesco Gonzaga (lio di Federico e Margherita)
LETTERATI: Giovanni Pico della Mirandola; Ercole Strozzi; Ludovico Ariosto; Aldo Manuzio; Erasmo da Rotterdam; Niccolò Machiavelli; Pirro Donati; Baldassarre Castiglione; Pietro Bembo; Francesco Guicciardini
ARTISTI: Andrea Mantegna; Michelangelo; Giuliano da Sangallo; Raffaello; Giulio Romano
Descrizione di un evento sentimentale che mi ha colpito particolarmente:
L'evento che mi ha colpita maggiormente è quello in cui Federico (influenzato dall'amante Isabella Boschetti, detta "la Boschetta", una donna sposata di qualche anno più anziana di lui) allontana la madre Isabella d'Este dagli affari di governo, negandole i dispacci e lei, ferita dal comportamento del lio, decide di andarsene a Roma.
In questo episodio Isabella viene colpita nel suo amore materno in quanto viene ferita proprio dalla persona che ama di più al mondo, il lio prediletto perché primogenito maschio. Si vede la fragilità di Isabella in quanto donna e madre, mentre fin'ora la si era vista come ura autoritaria e intoccabile di donna di stato.
Approfondimento di un momento del viaggio a Mantova:
Il momento che ho più apprezzato e che mi ha più interessata è stato quello in cui abbiamo visitato la Sala di Amore e Psiche a Palazzo Te. Questa era la sala da pranzo del duca Federico Gonzaga: interamente affrescata, ogni parete rafura lussuriosa la mitologica storia di Psiche, nella quale di può intravedere il simbolo dell'amore del duca per Isabella Boschetti. La stanza mi è piaciuta moltissimo per via del fatto che da sempre reputo la favola di Amore e Psiche, la più bella della mitologia greca.
La favola inizia nel più classico dei modi: c'erano una volta, in una città, un re e una regina, che avevano tre lie. L'ultima, Psiche, era bellissima, tanto da suscitare la gelosia di Venere, la quale pregò il dio Amore di ispirare alla fanciulla una passione disonorevole per l'uomo più vile della Terra. Tuttavia, lo stesso Amore si invaghì della ragazza, e la trasportò nel suo palazzo, dov'ella fu servita ed onorata come una regina da ancelle invisibili e dove, ogni notte, il dio le procurava indimenticabili visite. Ma Psiche doveva stare attenta a non vedere il viso del misterioso amante, a rischio di rompere l'incantesimo. Per consolare la sua solitudine, la fanciulla ottenne di far venire nel castello le sue due sorelle; ma queste, invidiose, le suggerirono che il suo amante fosse in realtà un serpente mostruoso: allora, Psiche, proprio come Lucio, non resisté alla curiositas, e, armata di pugnale, si avvicinò al suo amante per ucciderlo. Ma a lei il dio Amore, che dormiva, si rivelò nel suo fulgore, coi capelli profumati di ambrosia e le ali rugiadose di luce e il candido collo e le guance di porpora. Dalla faretra del dio, Psiche trasse una saetta, dalla quale restò punta, innamorandosi, così, perdutamente, dell'Amore stesso. Dalla lucerna di Psiche una stilla d'olio cadde sul corpo di Amore, svegliandolo. L'amante, allora, fuggì da Psiche, che aveva violato il patto. L'incantesimo, dunque, venne rotto, e Psiche, disperata, si mise alla ricerca dell'amato. Dovette affrontare l'ira di Venere, che sfogò la sua gelosia imponendole di superare quattro difficilissime prove, l'ultima delle quali comportò la discesa nel regno dei morti e il farsi dare da Persefone un vasetto. Psiche avrebbe dovuto consegnarlo a Venere senza aprirlo, ma la curiosità la prese ancora una volta. La fanciulla venne allora avvolta in un sonno mortale, ma intervenne Amore a salvarla; non solo: il dio ottenne per lei da Giove l'immortalità e la fece sua sposa. Dalla loro unione nacque una lia, chiamata Voluttà.
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