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RIASSUNTO DE 'LA MORTE DI BASTIANAZZO'
La domenica la Provvidenza parte con a bordo Bastianazzo, Menico (il lio della Locca) e un carico di lupini, impervia una violenta tempesta e nel paese non si parla d'altro che del commercio dei lupini in cui si è avventurata la famiglia Malavoglia e che sicuramente sta andando perduto. Il primo gruppo di persone che commentano il nuovo affare è costituito dagli uomini seduti davanti l'osteria del paese: c'è Piedipapera, un uomo imbroglione, che ritiene quello di padron 'Ntoni 'un affare d'oro'.
L'unico che rimane in silenzio come 'un manico di scopa' è padron 'Ntoni, che si chiude in se stesso (in riva al mare) e si estranea dalle discussioni degli uomini, per pensare al commercio dei lupini che avrebbe dovuto garantire alla famiglia se non una situazione di agio, almeno di sicurezza. Come si capisce, ognuno è in pensiero non tanto per le due vite che sono in pericolo a causa della tempesta, ma dell'affare che andrà perduto.
Intanto Maruzza la Longa, moglie di Bastianazzo, è in ansia aspettando in casa e non riesce a star ferma, tant'è che 'andava sempre di quà e di làche pareva una gallina quando sta per far l'uovo'. Nel frattempo davanti l'osteria passa la Zuppida, una donna che circola spesso scalza e che è sempre in cerca di pettegolezzi: ella, come altri fedeli, si sta recando in chiesa e non fa altro che spettegolare della Provvidenza. Più tardi molte donne si recano in casa Malavoglia a consolare Maruzza. Questo è il segno che ormai tutti credono (giustamente) che Bastianazzo è morto.
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