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Recensione del racconto di Laura Mancinelli "Gli occhi dell'imperatore"
"Gli occhi dell'Imperatore", scritto da Laura Mancinelli ed edito dalla Casa Editrice Einaudi, si puo' definire un racconto a fondo storico perche' tratta degli avvenimenti, non realmente accaduti, ma inseriti in un contesto medievale e piu' precisamente, nel 1200, presso la corte di Federico II di Svevia, il castello dei conti Lancia nel Monferrato e lungo l'itinerario intrapreso dalla futura imperatrice dal Piemonte alla Puglia.
Laura Mancinelli e' nata nel
Il racconto presenta la vicenda e l'amore tra Bianca d'Agliano, della famiglia dei conti Lancia e Federico II di Svevia, imperatore d'Italia. I due protagonisti si sono incontrati nel Monferrato, nei pressi del castello d'Agliano, e sbocciato l'amore, hanno avuto un lio, Manfredi. Dopo questo breve incontro e con la promessa di incontrarsi nuovamente per sposarsi e rimanere insieme per la vita, i due amanti sono stati costretti a lasciarsi e restare lontani l'uno dall'altra per lungo tempo.
L'Imperatore Federico II, 16 anni dopo, invecchiato e malato, chiede al suo piu' fedele cavaliere, Tannhauser, di andare dalla sua amata e portarla a corte, in Puglia. Il viaggio che il cavaliere di Tannhaus, Bianca, Manfredi, la nutrice e il seguito intraprendono dura all'incirca un anno e si svolge anche via mare, all'insegna di inevitabili avventure. Ma soprattutto vede nascere un nuovo amore, attraverso i primi sguardi e le emozioni, tra Tannhauser e Bianca. Grazie a questo slancio di sentimenti e gioia il cavaliere riesce a liberarsi dalla maledizione provocatagli da una vecchia strega che non gli consentiva di suonare l'arpa che portava sempre con se'.
Arrivati ad Amalfi la comnia
inizia il viaggio verso
Questo e' certamente un racconto ricco di avventure, di eventi, di forti passioni, di un grande amore di Bianca sia nei confronti dell'imperatore che verso Tannhauser. L'autrice ha mirabilmente centrato e unito l'elemento dell'amore e quello dell'avventura, creando emozioni forti nel corso della narrazione. Inoltre e' senza dubbio molto appropriata la scelta del titolo che rappresenta, come evidenziato nelle prime ine del racconto, il profondo legame tra Bianca e Federico II. Il linguaggio usato rappresenta una sorta di riferimento al mondo medievale, anche se completamente comprensibile e con variazioni lessicali in relazione ai diversi personaggi per rendere piu' veritiero il racconto. Le ultime parole dell'imperatore evidenziano, sottolineano una forte volonta' di vivere, amare, apprezzare tutta la vita sia nei momenti migliori che in quelli difficili.
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