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Autore: Oscar Wilde
Titolo: Il ritratto di Dorian Gray
Casa Editrice: Giunti Editore
Città: Firenze-Milano
Data pubblicazione: maggio 2004
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Prezzo:
Trama avvenimenti: Dorian Gray era un giovine sui vent’anni. Era molto conosciuto e ammirato per la sua bellezza. Una sera ad una festa conobbe un pittore di nome Basil Hallward; egli come molte altre persone, s’incantò alla vista di Dorian e ne rimase subito molto colpito, tanto che decise di fargli un ritratto a ura intera.
Dorian posava in continuazione per Basil ma un giorno, mentre posava, ad assistere il pittore c’era Lord Henry, un vecchio amico di Basil. Dorian e Lord Henry parlarono a lungo mentre Basil concludeva il suo dipinto.
Il dipinto era favoloso, talmente favoloso che il ragazzo ne era invidioso perché lui sarebbe invecchiato perdendo tutta la sua bellezza mentre il ritratto l’avrebbe mantenuta; così espresse il desiderio che al posto suo invecchiasse il ritratto al fine di mantenere per sempre la sua giovinezza e la sua bellezza.
Qualche giorno dopo, in un teatro di periferia, conobbe una ragazza di nome Sybil Vane. Era un’attrice straordinaria e in poco tempo i due si innamorarono. Dorian era talmente preso da quella ragazza che volle farla conoscere ai suoi due amici più cari, Lord Henry e Basil; così una sera li portò in quel teatro di periferia per far ammirare la bravura della ragazza, ma quella sera recitò così male che tutti se ne andarono e il ragazzo, per la delusione scoppiò in lacrime. Decise poi di andare da Sybil per parlare del perché avesse recitato così male, i due litigarono e lui se ne andò promettendo che non sarebbe più tornato agli spettacoli. Lei, rimasta sola, e si avvelenò per amore di Dorian. Qualche giorno dopo il ragazzo venne a sapere dell’accaduto e, per consolarlo, Lord Henry gli regalò un libro. Dorian si immerse nella lettura e ne fu assorbito, lo lesse e lo rilesse molte volte: quel libro aveva cambiato la sua vita.
Iniziò a frequentare quartieri malsani e iniziarono a correre voci sul suo conto.
Una sera volle rivedere il suo ritratto; qualcosa era cambiato: il ritratto non aveva più quell’espressione felice e innocente. In seguito decise di nascondere il dipinto in un posto sicuro: in una camera al piano di sopra che era stata sempre chiusa.
Passarono diciott’anni e Dorian era diventato sempre più una persona malvista dalla corte. Ogni tanto usciva con Henry e i suo amici.
Ormai il ritratto era diventato inguardabile; la mente di Dorian era come impossessata dal diavolo ma lui continuava a rimanere giovane e bello.
La sera del suo trentottesimo compleanno andò a fargli visita Basil Hallward. Egli annunciò che doveva partire per Parigi e che ci sarebbe rimasto per sei mesi. Basil gli rivelò tutte le voci che giravano sul suo conto. Infine Dorian decisi di mostrargli il ritratto che il pittore aveva eseguito tanti anni fa; andarono nella camera e, appena Basil vide il ritratto, lanciò un grido d’orrore e supplicò Dorian di pregare assieme a lui affinché la bruttezza del ritratto svanisse. In un momento di follia Dorian afferrò un coltello appoggiato su un baule lì accanto e uccise brutalmente il pittore. La mattina seguente, accortosi della follia che aveva commesso, decise di eliminare tutte le prove: il cadavere, la valigetta e il cappotto di Basil. Chiamò un suo ex amico, Alan Campbell, e lo costrinse ad eliminare il corpo mentre lui si occupava del resto.
Una notte Dorian, in un quartiere malsano che frequentava spesso, fu minacciato di essere ucciso dal fratello di Sybil Vane, James Vane, ma questo lo risparmiò vedendo il volto così giovane di Dorian.
Da quella notte iniziò a riflettere sulla vita che conduceva e decise di cambiare, di diventare un uomo migliore, più buono.
Un giorno andò a caccia con amici e, vedendo una lepre che correva, chiese all’amico di risparmiarla ma lui sparò lo stesso; mentre sparava un uomo si era messo tra il fucile e la lepre e rimase ucciso: quell’uomo era James Vane.
Qualche tempo dopo venne a conoscenza che la polizia dichiarava Basil Hallward sso e che Alan CampBell si era tolto la vita, così confesso tutti i crimini che aveva commesso a Lord Henry ma questo non gli credette. La sera stessa andò nella camera a vedere il ritratto con la speranza che questo fosse migliorato, ma invece era uguale. Dorian si fece molte domande tra cui quella se dovesse o no confessare l’omicidio. Si guardò attorno e vide il coltello con cui aveva ucciso Basil, lo afferrò con l’intento di distruggere il quadro della sua rovina. Dorian fece un urlo così forte che si sentì perfino in strada. I servi, ormai svegli, accorsero subito nella stanza. Entrati videro il ritratto stupendo del padrone Dorian ed il cadavere di un uomo con un coltello infilzato nel cuore; il viso era orripilante e solo grazie agli anelli che portava lo riconobbero: era il nobile Dorian Gray.
Ambiente: Dintorni di Londra, più precisamente a Selby Royal
Epoca: XIX secolo
Personaggi: Dorian Gray, Basil Hallward (il pittore), Lord Henry Wotton (amico fidato di Dorian), Sybil Vane, James Vane, Alan Campell e personaggi minori.
Questo romanzo vuole farci riflettere sul nostro comportamento. Riguardo al genere letterario è un romanzo ottocentesco e per capirlo sono necessari alcuni concetti particolari di quell’epoca. Personalmente trovo il contenuto molto legato al fattore psicologico. La tesi affronta se e fino a che punto sia lecito perseguire la completezza dell’Io e credo che questo sia anche il tema di fondo del romanzo. Tutto il libro ha un linguaggio formale e ricco di termini dell’ottocento. Consiglierei questo libro a ragazzi delle superiori e oltre perché lo ritengo un po’ complicato dal punto di vista letterario.
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