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Relazione del libro
Titolo: "Fahrenheit
Autore: Ray Bradbury (nato a Waukegan, Illinois, USA, il 22 agosto ) è uno scrittore statunitense, scrittore del genere fantascientifico e nella sua carriera è stato anche sceneggiatore cinematografico.
Nel 1950 raccoglie in un unico volume le sue Cronache marziane, che ottengono così un vasto successo internazionale, ancora oggi a distanza di anni, nonostante ormai queste storie siano datate, nel senso che la data in cui i vari avvenimenti sono stati sistemati è stata superata: questo fatto, però, ha scarsa importanza, non togliendo nulla al valore dell'opera.
L'anno successivo segue il capolavoro per cui è maggiormente ricordato, Fahrenheit 451, una sorta di elogio alla lettura ambientato in una società del futuro, che diventerà anche un film omonimo di successo, diretto da François Truffaut. Negli anni successivi intraprende la carriera di sceneggiatore cinematografico, iniziata con il Moby Dick di John Huston, senza però dimenticare la sua carriera di romanziere. Si ricordano infatti "Il grande mondo laggiù", "Io canto il corpo elettrico!", "Paese d'Ottobre", "Il popolo dell'autunno", "Viaggiatore del Tempo".
Anno prima pubblicazione: il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1953, due anni dopo la scrittura dello stesso.
Analisi del tempo: La vicenda è ambientata in un futuro immaginario e non definito, perché mancano date, orari, e tutto ciò che potrebbe far capire l'ambientazione temporale.
L'unico elemento temporale riportato nel testo è il flashback, utilizzato solamente per paragonare il presente alle epoche passate. Clarisse, per esempio, sa che un tempo i pompieri spegnevano i fuochi invece di appiccarli, e che in passato le persone avevano maggiore libertà e indipendenza di pensiero; non ci sono quindi ellissi e sommari. Il tempo della storia è leggermente minore di quello del racconto, perché ci sono molte riflessioni che il protagonista fa a proposito della società in cui vive. Questo racconto segue la struttura fabula-intreccio, infatti i fatti sono raccontati in ordine cronologico, anche se ci sono dei flashback nel quale però il passato serve solo come paragone al presente e non è narrato approfonditamente.
Analisi del luogo: La vicenda del libro si svolge quasi completamente in una città del futuro negli Stati-Uniti, della quale però non è indicato il nome. In generale, all'inizio, prevalgono di molto gli spazi chiusi, come la caserma degli incendiari e la casa di Montag; successivamente però c'è un sensibile e fondamentale cambiamento di luogo, ovvero quando Montag decide di vivere con gli uomini-libro, dove si passa da una città monotona e grigia a dei bellissimi e grandi spazi aperti, con uno splendido fiume che convince definitivamente Montag ad abbandonare la società nella quale aveva vissuto da sempre.
Trama: Nel mondo immaginato da Ray Bradbury ci sono dei vigili del fuoco (gli incendiari) incaricati di distruggere con il fuoco ogni casa in cui siano stati rinvenuti libri, perché ritenuti illegali in quella società, dove venivano completamente sostituiti dalla televisione. Agli incendiari appartiene Guy Montag, il protagonista del racconto, che dapprima è fiero ed orgoglioso del suo lavoro, ma poi si accorge della triste verità e da una svolta alla sua vita.
Montag comincia a pensare che forse nei libri c'è qualcosa di importante per via di due episodi: l'incontro con la nuova vicina di casa Clarisse McClellan, contraria alla società oppressiva e definita da tutti pazza, e la morte di una anziana signora, uccisa dalle fiamme che stavano bruciando i suoi libri, dei quali essa non poteva fare a meno. Così Montag porta a casa dei testi salvati dalle fiamme e inizia a leggerli con sua moglie Mildred, che però non ha la stessa passione del marito per la letteratura ed è soddisfatta della società in cui vive. Così Montag conosce Faber, un anziano professore, emarginato dalla società, che progetta con lui un piano per far sire dal mondo gli incendiari; però il loro piano non riesce e gli incendiari, su denuncia di Mildred, vengono a conoscere il suo segreto e gli incendiano la casa; subito dopo organizzano contro di lui una vera e propria caccia all'uomo, ripresa in diretta dalla televisione e seguita da milioni di persone. Montag si rifugia dapprima da Faber, ma egli gli suggerisce un posto più sicuro: un luogo isolato, pieno di persone emarginate perché amanti dei libri e del sapere. Mentre fugge, Montag riesce a vedere dagli schermi delle case le immagini in diretta della sua fuga. La polizia non lo cattura, ma per evitare uracce e calo di ascolti cattura un povero pedone solitario, spacciandolo per Montag.
Egli intanto si è salvato e ha raggiunto quegli uomini indicati da Faber, gli uomini-libro, che hanno imparato a memoria un testo, per poterlo diffondere nella nuova società che nascerà dopo la guerra, iniziata proprio con la fine del libro.
Analisi dei personaggi: Il protagonista del racconto è Guy Montag, un uomo di circa trent'anni e lavora come incendiario, ovvero come pompiere del futuro immaginato dal Bradbury; questi incendiari erano addetti ad incendiare appunto le case di chi possedeva libri di qualunque genere, che erano ritenuti illegali. All'inizio del racconto Montag è fiero di questo lavoro, ma la sua vita è sconvolta da due fatti principali, che gli fanno rivedere e correggere i propri ideali: il primo è l'incontro la sua vicina di casa, che lo fa riflettere sui valori di quella società oppressiva, che non permette la diffusione della cultura; l'altro episodio è quello di un'anziana signora che si lascia bruciare con la sua casa assieme ai libri piuttosto che vivere senza di essi. Così si accendono nuove curiosità in Montag, che lo spingono pian piano a leggere i primi libri salvati dalle fiamme e ad appassionarsi alla lettura. Montag è una persona aperta, che ascolta gli altri e infine decide con coraggio di cambiare radicalmente lo stile di vita, trasferendosi al campo degli uomini-libro. Un personaggio fondamentale della vicenda è Clarisse McClellan, la vicina di casa di Montag, una ragazza strana per quella società, che viene definita pazza, ma molto importante per il destino protagonista; è infatti lei ad alimentare i dubbi di Montag sulla società nella quale vivono, dubbi che lo porteranno al totale cambiamento dei propri ideali, è lei che fa capire a Montag come è insignificante la vita senza libri, senza cultura. Clarisse è una persona semplice, profonda d'animo, curiosa, ha diciassette anni è di carnagione chiara e secondo la maggioranza della gente è strana perché preferisce parlare con gli altri piuttosto che guardare la televisione. Secondo me lei rispecchia perfettamente i comunisti nel periodo fascista, anche se subisce molto meno di questi ultimi. Ad un certo punto della storia Clarisse muore e la sua morte fa credere a Montag che sia stata uccisa da quella società oppressiva. Un'altra donna, la moglie di Montag, Mildred, è un protagonista importante della vicenda, in negativo. Lei è favorevole alla società in cui vive, infatti trascorre molto tempo guardando la televisione, soprattutto un programma interattivo simile ai nostri reality-show moderni. È una donna superficiale, legata ai beni materiali e addirittura dorme con dei tubetti radioriceventi nelle orecchie per ascoltare musica continuamente. Per lei i libri sono inutili perché sostituibili dalla televisione, fino a quando suo marito non ne ruba qualcuno e li legge insieme a lei; così per un certo periodo accetta il volere di suo marito, ma con l'andare del tempo, impaurita dalle conseguenze del possesso di libri, lei stessa lo denuncia agli incendiari. Colui che aiuta Montag a capire il significato dei libri è Faber, un vecchio professore costretto a lasciare il suo lavoro. Egli ama la letteratura e crede profondamente che i libri siano strumenti utilissimi in grado di formare la cultura della gente e aiuta Montag a capire i difetti e le assurdità di quella società, dandogli nuovi ideali. Infine aiuta Montag a fuggire dalla città indicandogli il campo dove vivono gli uomini libro. Il capo degli incendiari, Beatty, è un altro importante personaggio della vicenda. Ha fiducia in Montag e si accorge presto del cambiamento che sta avendo il protagonista; infatti cerca di convincerlo a tornare sulla "retta via" e continuare a seguire i valori della società. Gli dice di non ascoltare le parole di Clarisse, ma di continuare a credere negli ideali che aveva sostenuto fino ad adesso. Alla fine, quando ordina a Montag di bruciare la sua casa, viene ucciso dal protagonista preso dall'ira.
Analisi del testo: questo libro è scritto in terza persona, narrato da una persona esterna ai fatti; secondo me la focalizzazione è il punto di vista del protagonista, Montag, perché all'inizio descrive la società in cui vive in modo molto diverso da come la descrive verso la fine del libro, dopo il cambiamento di idee. Nel racconto prevalgono sia i discorsi indiretti, ovvero i vari dialoghi tra i personaggi, sia quelli indiretti, come le varie riflessioni di Montag. Quindi prevalgono le sequenze riflessive e quelle dialogiche ed il ritmo non è molto veloce, forse anche leggermente rallentato dalle varie riflessioni.
Analisi del linguaggio: il linguaggio usato in questo libro è abbastanza comprensibile e scorrevole e ci sono sia ipotassi, durante le pause riflessive, che paratassi, durante i dialoghi;
Analisi del messaggio: lo scrittore vuole secondo me dare un messaggio sull'importanza della cultura, sull'importanza del sapere, perché come vuole farci capire lui stesso, solo chi è istruito può sfuggire all'oppressione dei potenti, può ribellarsi ad un mondo dominato dalla televisione e dai mass-media. Infatti con la distruzione del sapere, i potenti della società di Bradbury vogliono soggiogare i cittadini, togliendogli piano piano ogni libertà, fino a renderli schiavi della televisione come succede alla moglie del protagonista. Bradbury era evidentemente pessimista nei confronti del futuro, ma ha quasi indovinato com'è la società oggi, anche se ancora non esistono reparti incaricati di bruciare le case contenenti libri, perché siamo sempre più schiavi della televisione.
Confronto con altri libri dello stesso autore: questo libro è il primo libro di Bradbury che leggo, ma devo dire che non mi è piaciuto molto, perché di fantascientifico c'è molto poco, quasi niente, è più una storia di fantasia ambientata in una città del futuro che però fa riflettere su una società che è molto simile alla nostra, anche se molto più opprimente di quella reale.
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