Saggio Breve
Tesi
L' O.N.U. necessita di una riforma radicale di alcuni
suoi organi istituzionali. Vediamo quali, perché oggi si è arrivati a
ciò e le soluzioni auspicabili
Scaletta
Ø Definizione e Obiettivi
dell' O.N.U.
Ø Organi principali dell'
O.N.U.
Ø L' O.N.U. nel passato
Ø L' O.N.U. oggi: la sua
indispensabile riforma e le eventuali soluzioni
Destinatario: Giornale scolastico.
Stesura
Le Nazioni Unite, ma non tanto!!
Gli avvenimenti dei nostri giorni, come la
guerra in Iraq o la situazione Iraniana riguardo lo sviluppo dell'energia
nucleare, il fondamentalismo islamico e l'antisemitismo portato avanti dal
presidente Mahmud Ahmadinejad, hanno portato alla luce degli stati conflittuali
fra gli stati facenti parti del principale organo di sicurezza internazionale,
le Nazioni Unite (O.N.U.). Le Nazioni Unite nacquero nel 1945, dopo la Seconda Guerra Mondiale per
volere degli stati vincitori, soprattutto grazie a Roosevelt e Churchill .
L' obiettivo principale che si posero le nazioni facenti parti dell'O.N.U.
è stato, e tuttora è, il mantenimento della pace internazionale,
quello che noi oggi chiamiamo il peace
keeping, anche attraverso l'uso di forze militari internazionali, i
cosiddetti caschi blu, quando
necessario. Questo accordo fu sancito con la Carta di San Francisco e inizialmente i
membri furono 50 stati. In questo statuto furono anche definiti i principali
organismi dell'O.N.U.. Il più considerevole è l'Assemblea Generale. Essa è il
cuore pulsante dell'O.N.U. ed ha sede nel famosissimo "Palazzo di vetro"
situato a New York. Fanno parte di questa assemblea tutti gli stati facenti
parti delle Nazioni Unite, che
tuttora sono circa 200 stati, e in una sessione annuale si discutono problemi
di livello internazionale e delle varie "risoluzioni". Il secondo organismo per
importanza è il Consiglio di
Sicurezza. Esso ha maggiori poteri dell'Assemblea
Generale: infatti ha il diritto di veto sulle decisioni prese
dall'assemblea, il potere di attuare sanzioni economiche o addirittura di
espellere dall'O.N.U. gli stati che non mantengono i patti stipulati. Membri
permanenti di questo consiglio sono le cinque potenze vincitrici della Seconda
Guerra Mondiale (Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti), gli altri
membri invece restano in carica solo due anni e vengono eletti dalla Assemblea Generale. È proprio
questo consiglio che mira a preservare la pace internazionale, anche con il
supporto di mezzi militari. Ma per limitare questo potere è stato
introdotto il diritto di veto cosicché le decisioni vengano prese
all'unanimità, per evitare la creazione di contrasti interni. Questo
sistema andava bene nel passato, ma oggi non và. Di fatto nel passato
gli stati facenti parte dell'O.N.U. erano molti di meno e il pericolo di guerra
era ancora molto alto. Quindi si cercava di attribuire maggiori poteri alle
superpotenze per evitare lo scoppio di guerre mondiali come in passato. Ma oggi
la minaccia principale non è più lo scoppio di un conflitto
mondiale, bensì l'avanzata del virus dell' HIV, il cosiddetto AIDS, la fame nel Terzo Mondo, la mancanza di
acqua, il riscaldamento climatico terrestre, la difesa dei diritti umani.
Allora per questo furono fondati anche organi sussidiari come l'Unicef o il Pnud che riguardano rispettivamente la difesa dei diritti dei
bambini e il programma per lo sviluppo dei paesi più poveri. Sebbene la
nascita di questi organi esiste ancora un problema, Il Consiglio di Sicurezza. Nel passato esso era formato da 18
stati, tra i quali 5 permanenti. Se nel passato questi stati erano obbligati ad
accordarsi su tutto a cause delle condizioni disastrose lasciate dal conflitto
mondiale, oggi invece alcune di esse sono portate non al peace keeping, ma alla propria affermazione economica e politica a
livello internazionale. Il caso più eclatante di questo genere è
stata la guerra in Iraq, da parte degli Stati Uniti. Gli USA la hanno definita
guerra preventiva, cioè per evitare possibili contrasti bellici in
futuro, affermando che in Iraq Saddam
Hussein possedeva armi di distruzioni di massa da impiegare contro i paesi
occidentali. Si decise allora a livello internazionale di mandare degli
ispettori per cercare delle prove dell'esistenza di queste armi, ma non si
trovarono. Gli USA allora, non rispettando le decisioni dell'O.N.U. sono scese
in campo con la forza conquistando con una azione militare l'Iraq, abbattendo
il regime dittatoriale di Saddam Hussein., sebbene la maggior parte degli stati
facenti parte dell'O.N.U. non fossero d'accordo. Ed allora qui si pone il problema.
Difatti si è proposto un allargamento del Consiglio di Sicurezza, passando da 18 a 24 membri, ma gli stati
membri, vedendosi in un certo senso limitati nelle proprie decisioni, non hanno
espresso il proprio consenso. È inutile sottolineare che oggi una riforma
dell'O.N.U. sia indispensabile: basta osservare i fatti e se non si fa qualcosa
al più presto, la situazione iraniana si evolverà come quella
irakena. È necessario uno stato che abbia le sectiune in regola per
contrastare la superpotenza mondiale degli Stati Uniti. Una soluzione
auspicabile sarebbe la nascita degli Stati
Uniti D'Europa, ma forse siamo ancora troppo lontani ideologicamente per
concepire l' Europa come un unico stato capace di avere un ruolo politico
internazionale quasi di eguale livello di quello degli USA.
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