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Saggio breve
Argomento: Progresso scientifico - tecnologico e risorse del Pianeta: una sfida per il prossimo millennio
SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE E SFUTTAMENTO DELLE RISORSE
Destinazione: "Il Corriere della Sera", quotidiano nazionale
Si intende quindi esaminare lo sviluppo delle tecnologie a livello scientifico ed economico nel nuovo secolo in rapporto allo sfruttamento delle risorse ed i possibili strumenti con cui si potrebbe diminuire tale sfruttamento.
Spesso la società si considera indipendente dal
mondo naturale, ma non è
così perché questa libertà porta a sottovalutare la dipendenza dal
mondo naturale e la profonda vulnerabilità.
Oggi circa un quinto della popolazione 'ricca' consuma quasi i due
terzi dell'energia mondiale, mentre un quinto, costituito dalla popolazione
'povera' ne utilizza appena il quattro per cento. Tale situazione
è dimostrata anche dal cosiddetto fenomeno della globalizzazione, che
apparentemente dovrebbe coinvolgere tutti gli stati, ma in realtà mette
in evidenza sempre più le grandi differenze fra 'Nord' e
'Sud' del mondo. Pertanto il sistema attuale ha prodotto gravi
squilibri nei consumi energetici e nel benessere sociale.
Purtroppo gran parte dell' energia è derivata da petrolio, carbone e nel corso degli ultimi anni anche dal nucleare che durante il novecento hanno avuto un notevole incremento. Tutto ciò ha però aumentato il tasso di inquinamento che, insieme all'aumento della popolazione e al sovrasfruttamento delle risorse, si crede produrrà una crisi su scala mondiale. (Repertorio Statistiche, in "Enciclopedia Europa", Milano1984)
Differentemente ci sono economie ecologicamente
sostenibili solo se soddisfano il principio che affonda le sue radici nella
scienza ecologica; di questo tipo sono la pesca che non supera i limiti di
prelievo del pesce , la quantità di acqua pompata dal sottosuolo che non
supera la rigenerazione delle falde e il taglio degli alberi che non supera il
rimboschimento. Si sottolinea che questo
tipo di economia non distrugge specie vegetali e animali a ritmo più
veloce di quello della loro evoluzione.
Lo sviluppo tecnologico e i progressi nella medicina e nell'igiene pubblica
hanno fatto sì che la popolazione aumentasse e di conseguenza cercasse
nuovi beni e servizi ottenibili soltanto con un impiego maggiore delle risorse
energetiche. Tutto ciò sta producendo un effetto combinato: da un lato
la crescita demografica e la ricerca del benessere, dall'altro il
sovrasfruttamento delle risorse naturali e l'inquinamento. I governi degli stati industrializzati hanno
attuato nuove politiche ambientali, attraverso l'utilizzo di fonti energetiche
rinnovabili (energia eolica, geotermica, solare), che
dovrebbero almeno in parte contribuire a produrre
energia 'pulita'.
Da molti anni si parla anche di energia nucleare, ma i benefici non riescono a
compensare gli svantaggi costituiti dal difficile smaltimento delle scorie
radioattive e dalla sicurezza degli impianti, così molti stati, fra cui
l'Italia non hanno optato per il nucleare. In sintesi, per far sì che la
numerosissima popolazione che vivrà nei prossimi secoli abbia condizioni
di vita accettabili, occorre una corretta valutazione sia delle capacità
del nostro piccolo pianeta, sia dei costi da sostenere.
Si tratta di valutare i limiti naturali da
adeguare ai ritmi di crescita della popolazione e alle risorse economiche
seguendo un modello di vita più equilibrato per raggiungere l'obiettivo
di uno sviluppo sostenibile.
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