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Scheda di lettura:
I Promessi Sposi
Titolo : I Promessi Sposi
Collana:
Anno 1° Pubblicazione: 1827
Ultima Edizione: 2000
All'interno dei vari moduli non vi è nessun elemento grafico come fotografie, disegni, sectiune geografiche o altro al di fuori della copertina e di alcune ure presenti nella prefazione.
Nel libro si dà più importanza ai fatti e alla realtà.
Renzo non è privo d'intelligenza e furbizia che lo aiutano nei momenti critici ma che forse non bastano quando si trova immerso nei problemi fuori del suo paesello, perso tra le mura della città. Giudica il prossimo con ottimismo, ma quando è sicuro di essere oggetto d'ingiustizie si ribella, mettendo in moto la sua scaltrezza. Contro il rivale, Don Rodrigo, si scaglia furiosamente, ma alla fine il suo equilibrio e la sua fede in Dio lo inducono a perdonare.
Lucia Lucia già dalle prime ine assume il ruolo della santa, di una donna molto sensibile e con un gran senso del pudore. Possiede una grande forza di volontà e una personalità eroica. In molte occasioni ci appare nobile d'animo, innocente e molto saggia. Anche lei come il fidanzato lavora nella fabbrica di seta ma allo stesso tempo aiuta in casa la madre. Troviamo in lei la Provvidenza e la religiosità che coronano tutto il romanzo. Il rapporto con la madre sembra molto buono anche se alcune volte fa fatica ad accettare le sue idee, come ad esempio quella del matrimonio a sorpresa. Manzoni non fa una grande descrizione fisica di Lucia, descrive solo le sue ciglia e i suoi capelli neri.
Il Manzoni scrive inoltre che tutti quelli che la conoscono rimangono turbati dal suo comportamento (ad esempio Gertrude o l'innominato). La sua età non è indicata, ma emerge dalla descrizione che Lucia è nel fiore della giovinezza e che rimase orfana di padre.
Agnese: Il personaggio di Agnese non è particolarmente importante nel brano. Lei era la tipica contadina dell'epoca, un po' ignorante. E' messo in risalto il suo umorismo e la sua bontà. Agnese viveva grazie all'agricoltura, il suo ruolo, come quello di padre Cristoforo, è di aiutante. Infatti è lei a consigliare a Renzo sia l'incontro con l'Azecca-Garbugli sia l'idea del matrimonio a sorpresa. I suoi consigli però non raggiungono l'effetto sperato, persino Renzo che non è di grande cultura, rifiuta le sue idee. Il suo rapporto con gli altri è buono, soprattutto con sua lia, le due infatti sembrano avere uno stupendo rapporto; sembra che lei, al contrario di Lucia, non abbia una grande fede nella provvidenza divina.
Nemmeno lei fisicamente è descritta molto dal Manzoni, le mie riflessioni al riguardo sono abbastanza buone, anche se alcune volte provo pena per lei perché è disprezzata dagli altri personaggi per le sue idee non molto buone.
Padre Cristoforo: Padre Cristoforo è l'aiutante di Renzo e Lucia, lui ci appare immediatamente come un grande uomo di rara bontà e umiltà. Lui svolge al meglio il suo mestiere di frate, al contrario di Don Abbondio che diventa l'aiutante di Don Rodrigo. Di certo la sua condizione sociale non era delle migliori, essendo un cappuccino non poteva che essere un uomo umile. Come sappiamo bene il suo ruolo era quello di aiutare i promessi sposi, in tutti i modi, infatti, cerca di far pentire Don Rodrigo giungendo perfino alla maledizione e alla minaccia, andando anche contro i suoi principi. Il rapporto con gli altri è buono, dal racconto è facilmente intuibile che egli è amato dalle altre persone, a tal punto che anche Renzo e Lucia si affidano a lui e alla provvidenza divina che egli predica. E' un uomo di circa 60 anni, con la barba e i capelli bianchi. Il suo abbigliamento era quello tipico di un frate cappuccino, con una corda legata alla vita. Personalmente mi piace il personaggio di Padre Cristoforo che dopo un drammatico passato sceglie di prendere la retta via dell'amore e della bontà. Don Rodrigo: Secondo me Don Rodrigo reincarna la negatività e la cattiveria. È la causa dei problemi di Renzo e Lucia,il tutto per una sciocca scommessa fatta con il cugino, il conte Attilio. Manzoni ci dice poco o nulla di lui (non abbiamo neppure una descrizione fisica) ma verso la fine del Romanzo, con la sua morte, l'autore mette in risalto la pietà che prova per lui. Don Rodrigo rappresenta quello che in quel tempo era il tipico nobile di provincia, che opprime le persone più deboli. Ovviamente il suo ruolo è quello dell'antagonista, senza di lui, infatti, i promessi sposi si sarebbero potuti sposare tranquillamente, ma per una stupida scommessa lui rovina la vita ai due giovani. Il rapporto suo rapporto con gli altri non è buono, tranne con i frequentatori del suo palazzotto. Andando avanti nella lettura del romanzo però si può notare che nel fondo del suo cuore c'è qualche buon sentimento, che lo rende pensoso davanti alle parole di fra Cristoforo. Cardinale Federigo Borromeo: All'epoca della vicenda è Arcivescovo di Milano e lo troviamo in visita al paese dell'Innominato nei giorni di Pentecoste. E' presentato come un uomo dotato di eccezionali risorse di volontà, intelligenza e zelo religioso, egli sa veramente applicare alla vita i principi della religione cattolica. Modesto, umilissimo, dedica tutta la sua vita alla carità e allo studio, tanto da essere considerato uno degli uomini più dotti del secolo tanto da mettere tutto il paese in festa al suo arrivo. Innominato: L'Innominato è una delle ure psicologicamente più complesse e interessanti del romanzo. È una ura storica realmente esistita. L'Innominato, ura malvagia la cui malvagità più che paura forse incute rispetto, è il potente cui Don Rodrigo si rivolge per mettere in atto il piano di rapire Lucia. Ad un tratto del racconto, in preda ad una profonda crisi spirituale, l'Innominato vede nell'incontro con Lucia un segno che lo porta alla conversione. Durante la famosa notte in cui la ragazza è prigioniera nel castello, la disperazione dell'Innominato giunge al massimo, tanto da farlo pensare al suicidio, ma ecco che il pensiero di Dio e le parole di Lucia lo salvano e gli mostrano la via della misericordia e del perdono.
Gertrude (la Monaca di Monza): Ultima lia di una nobile famiglia di Monza fu costretta a prendere i voti nel convento di Monza (dove fu educata alla vita monastica). Continuò a vivere e ed essere trattata da principessa, con tante piccole distinzioni e privilegi al punto tale da non essere più una semplice monaca ma "la Signora". Fu a lei che Agnese e Lucia chiesero aiuto per risolvere il guaio causato da Don Rodrigo. Nessuno mai avrebbe potuto pensare a ciò che faceva la Signora, e cioè che aveva una relazione con il giovane Egidio dal quale ebbe una lia. Geltrude fu complice anche del delitto di una consorella venuta a sapere della loro relazione. Perpetua: Perpetua, la donna di servizio del parroco, aveva all'incirca 40 anni ed era celibe per aver rifiutato tutti i partiti a lei offerti. Oltre ad una semplice donna di casa, era anche rifugio e appoggio per il curato. Fra i due vi era molta confidenza e Perpetua era molto intraprendente e ben decisa a far parlare il curato che era trattenuto soltanto dalla sua grande paura. Perpetua non era così riservata come voleva far credere, aveva compreso al meglio il carattere ed il sistema di vita del suo "padrone", e cercava di fargli capire che un atteggiamento più deciso e meno pauroso gli avrebbe risparmiato molti guai. Alcuni personaggi secondari sono: Tonio: Tonio è un contadino amico di Renzo, che con il fratello Gervaso prende parte al tentativo del matrimonio a sorpresa. Griso: Il Griso è il capo dei bravi di Don Rodrigo al quale venivano affidate le imprese più rischiose e malvagie; è infatti il Griso a doversi incaricare del rapimento di Lucia. Tutti gli altri bravi agiscono ad ogni suo comando.
Nel romanzo Renzo commette delle sciocchezze. Il Manzoni gli fa rappresentare il personaggio del giovane inesperto che matura commettendo errori e sbagli e imparando da essi. Al contrario, Lucia, non modifica il suo comportamento con l'esperienza perchè è già una persona matura. In occasione del matrimonio a sorpresa mostra la sua morale: non vuole risolvere il problema compiendo una scorrettezza perchè male, e come tale non deve mai essere commesso.
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