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Scheda libro de
di Italo Svevo
riassunto
Il protagonista della vicenda è Zeno Cosini, commerciante triestino, all'età di quarant'anni. Costui si rivolge alla psicoanalisi per risolvere i suoi problemi con il fumo, vizio dal quale non riesce a divincolarsi, e per guarire dalle molte malattie di cui si sente afflitto. La cura consiste anche nello scrivere i ricordi più significativi della sua vita, che costituiranno il vero e proprio romanzo. Il romanzo si divide in 6 moduli: il fumo, la morte di mio padre, la storia del mio matrimonio, la moglie e l'amante,storia di un associazione commerciale e la psicoanalisi.
In questo primo modulo Zeno racconta come abbia iniziato a fumare esclusivamente per fare un dispetto al padre con cui, al tempo, non aveva un buon rapporto. Dopo aver iniziato tuttavia non riesce a contenersi e diventa schiavo di quel vizio. Decide infine di rivolgersi in una clinica nella quale vive un avventura movimentata, scappando da quella specie di prigionia con l'aiuto di un'infermiera; egli è il primo a riconoscere che il fumo è la prima causa dei suoi mali, tenta perciò di smettere ma senza risultati (celebre la sigla U.S, ultima sigaretta, con la quale siglava le ine dei diari o i muri della casa, senza però mantenere mai l'impegno preso)
Il modulo inizia con il ricordo del padre seguito dalla narrazione degli eventi che portano alla morte di questo. Il rapporto familiare che c'era fra i due è inizialmente scadente, ci sono incomprensioni frequenti e il poco dialogo che c'è finisce sempre con una presa di posizione da parte di uno dei due, non si riesce mai a giungere ad un accordo e ogni avvenimento è un pretesto per una nuova litigata. Col passare del tempo il padre muta profondamente e di questo se ne accorge Zeno, comprendendo che il padre è gravemente malato. Inizia così un vero rapporto fra padre e lio che si rinforza con l'avanzare della malattia e quindi con il degenerare delle condizioni del padre. La malattia porta il padre di Zeno al delirio che impedisce al lio di esprimere per almeno una volta i sentimenti sinceri che prova per lui. L'episodio culmine è una delle scene finali in cui il padre muore con un braccio teso verso il volto di Zeno, con l'intento di dargli una sberla: questo fatto da molti interpretato come una pura reazione meccanica dovuta alla malattia, rimane nella coscienza di Zeno come il simbolo e il rimorso per l'incomprensione che c'è stata fra i due.
La storia del mio matrimonio
Come si può intuire dal titolo, questa parte del racconto è dedicata alla storia del matrimonio. Tutto inizia quando Zeno conosce per lavoro il signor Malfenti, padre di 4 lie, con cui entra in confidenza. Inizialmente il protagonista si innamora di Ada, ma viene respinto da questa. Prova così a fidanzarsi con un'altra delle sorelle,Alberta, ma con lo stesso risultato; decide quindi quasi per gioco di sposare un'altra sorella, Augusta (che aveva scoperto essersi innamorata di lui) per la quale non prova tuttavia un vero amore.
La moglie e l'amante
Col passare del tempo Zeno scopre di essersi innamorato realmente di Augusta, ma questa convinzione svanisce non appena conosce una giovane cantante, di nome Carla, della quale rimane profondamente affascinato. Incontro dopo incontro i due diventano amanti a tutti gli effetti: Zeno cerca di fornire una giustificazione al suo gesto dicendo semplicemente che non amando Augusta, non prova rimorso a tradirla. La storia va avanti fin quando Carla, vista Ada (che Zeno aveva spacciato per sua moglie) si sente in colpa e decide di sposare il suo nuovo maestro di canto.
Storia di una associazione commerciale
In questo modulo Zeno si vede coinvolto da Guido (da poco marito di Ada) in un'associazione commerciale: il progetto si rivela fallimentare e l'impresa perde enormi capitali. Nel frattempo nella ditta vengono assunti due nuovi impiegati, una segretaria (che diventerà l'amante di Guido) e un aiutante. La situazione economica peggiora sempre più e le mogli di Guido e Zeno si preoccupano per la situazione: Guido convinto di poter risollevare la situazione chiede un prestito a Ada che glielo concede solo dopo che questo finge il suicidio. Il trucco usato da Guido per impietosire Ada tuttavia funziona solo la prima volta e la seconda risulta fatale per lo stesso. Zeno si mette così all'opera per risaldare parte del debito che Guido aveva contratto, dimenticandosi addirittura del funerale dell'amico. Ada rimasta sola con due bambini, decide di partire per l'Argentina.
La psicanalisi
In questa parte conclusiva Zeno analizza la cura a cui è sottoposto e pensa che sia stata inutile in quanto lui non si sente guarito: invia al dottore questi ultimi ricordi. Intanto giunge l'anno 1915 e l'Italia entra nel primo conflitto mondiale che obbliga guido a trasferirsi a Trieste. Alla fine del libro Guido dichiara di essere guarito da solo e trasferisce la malattia che lo affliggeva al mondo circostante, ormai afflitto dalla guerra.
Collocazione spaziale e temporale
I luogo in cui è ambientata la vicenda è Trieste, l'anno in cui Zeno scrive i suoi ultimi ricordi è il 1915.
I personaggi
I personaggi principali sono: Zeno (protagonista) il padre di Zeno, il signor Malfenti, tre delle sue lie, Guido e Carla..
Commento
Sono svariati i Temi affrontati ne "La coscienza di Zeno": i vizi, i rapporti familiari, tradimenti, malattie. Personalmente ne ho visto uno, collegato a tutti gli altri, prevalere, quello riguardante la malattia. In tutto il libro si sente dire che Zeno è malato ma in effetti non si capisce mai realmente quale sia l'entità della malattia: si comprenderà solo dopo che la sua è una e vera e propria malattia mentale che si riflette sul suo corpo. Nel corso del libro sembra che la malattia sia uno sfogo di tutti gli errori del protagonista, ad esempio tradimenti, cedimenti a vizi, fatti di cui lui non si sente colpevole ma che sembrano riflettersi sotto forma di malessere nel suo corpo. La malattia di Zeno è alla fine dell'opera paragonata alla guerra mondiale che affligge il mondo, i Popoli della terra, come il protagonista, sono afflitti da un grave morbo che non riescono a curare. Italo Svevo si pronuncia attraverso il suo personaggio con una profezia abbastanza drastica:"Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute . Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo inabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degi altri un po' più ammalato, ruberà tale esplosivo e si arrampicherà al centro della terrra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e malattie".
Secondo il mio parere, questa profezia assume per Italo Svevo un significato molto importante in quanto riassume il significato di tutto il suo romanzo, in cui il protagonista non è niente meno che l'intera popolazione umana.
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