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Shoah
Il termine Shoah è voluto dagli ebrei, i quali, attualmente, rifiutano l'altra parola stilizzata, Olocausto, in quanto questo indica un sacrificio propiziatorio, il che è sicuramente ingannevole.
L'espressione Shoah si riferisce al periodo che intercorre fra il 30 Gennaio 1933, quando Hitler divenne Cancelliere della Germania, e l'8 Maggio 1945, la fine della guerra in Europa: in questo periodo furono milioni le persone soppresse dalla follia razziale nei confronti non solo degli ebrei . Pur essendo impossibile accertare l'esatto numero di vittime ebree, le statistiche indicano che il totale fu di oltre 5.860.000 persone. La maggior parte delle autorità generalmente accettano la cifra approssimativa di sei milioni a cui si devono sommare 5 milioni circa di civili non ebrei uccisi. In tutto quindi, ma la cifra precisa ha ben poca importanza, oltre 10 milioni di persone furono uccise dall'odio nazionalsocialista.
Tra i gruppi assassinati e perseguitati dai
nazisti e dai loro collaboratori, vi erano: zingari, serbi, membri
dell'intellighentia polacca, oppositori della resistenza di tutte le
nazionalità, tedeschi oppositori del nazismo, omosessuali, testimoni di
Geova, delinquenti abituali, o persone definite 'anti sociali', come,
ad esempio, mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti. La maggior parte delle
persone soppresse passarono per i campi di sterminio, che erano campi di
concentramento con attrezzature speciali progettate per uccidere in forma
sistematica. Storicamente il partito nazista prese la decisone di dare avvio
alla cosiddetta 'Soluzione Finale' (Endl sung), in realtà
molti ebrei erano già morti a causa delle misure discriminatorie
adottate contro di loro durante i primi anni del Terzo Reich, ma lo sterminio
sistematico e scientifico degli ebrei non ebbe inizio fino all'invasione, da
parte della Germania, dell'Unione Sovietica nel Giugno 1941. Per i nazisti
ebreo era: chiunque, con tre o due nonni ebrei, appartenesse alla
Comunità Ebraica al 15 Settembre 1935, o vi si fosse iscritto successivamente;
chiunque fosse sposato con un ebreo o un'ebrea al 15 settembre 1935 o
successivamente a questa data; chiunque discendesse da un matrimonio o da una
relazione extraconiugale con un ebreo al o dopo il 15 settembre 1935. ½ erano
poi coloro che non venivano classificati come ebrei, ma che avevano una parte
di sangue ebreo e venivano classificati come Mischlinge (ibridi). I Mischlinge
venivano ufficialmente esclusi dal Partito Nazista e da tutte le organizzazioni
del Partito (per esempio SA, SS, etc.). Benché venissero arruolati
nell'esercito tedesco, non potevano conseguire il grado di ufficiali. Era
inoltre proibito loro di far parte dell'Amministrazione Pubblica e svolgere
determinate professioni (alcuni Mischlinge erano, in ogni caso, esonerati in determinate
circostanze). Gli ufficiali nazisti presero in considerazione la
possibilità di sterilizzare i Mischlinge, ma ciò non fu sempre
attuato. Durante
Non ci sono dubbi che ci furono altri fattori che contribuirono all'odio
nazista contro gli ebrei e alla creazione di un'immagine distorta del popolo
ebraico. Uno di questi fattori era la centenaria tradizione dell'antisemitismo
cristiano, che proandava uno stereotipo negativo degli ebrei ritenuti gli
'assassini di Cristo', inviati del diavolo e praticanti di arti
magiche. Altri fattori furono l'antisemitismo politico e razziale della seconda
metà del XIX secolo e la prima parte del XX secolo, che considerava gli
ebrei come una minaccia per la stabilità sociale ed economica. La
combinazione di questi fattori scatenò la persecuzione, certamente nota
a tutti i tedeschi e lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti che fu in
qualche modo celato dagli stessi esecutori.
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