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TELEVISIONE MANIPOLATRICE?

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TELEVISIONE MANIPOLATRICE?


Televisione e società di massa . quale connubio le unisce? A partire dagli anni del boom economico, la televisione si è imposta come il principale mezzo di comunicazione di massa, inizialmente in Europa e Stati Uniti, ed in seguito diffusasi in tutto il mondo.

Esaminando tre articoli di due importanti e stimati giornalisti, Pier Paolo Pasolini ed Umberto Eco, si possono notare due opinioni contrastanti che vede Pasolini critico nei confronti di questo mezzo televisivo, mentre Umberto Eco ne enfatizza gli aspetti positivi.

Pasolini nell'articolo tratto dal Corriere della Sera del 9 dicembre 1973 sottolinea la natura priva di valori religiosi di ciò che viene trasmesso da questo strumento di comunicazione che ha portato fino alla "omologazione" di tutti gli individui; lo scrittore afferma inoltre che la proanda televisiva rappresenta un'ideologia edonistica del consumo, ossia che spinge  pensare che il soddisfacimento personale è raggiungibile solo attraverso l'impiego di beni materiali, favorendo così in un certo senso il consumismo; nell'intervista pubblicata sul Mondo lo stesso Pasolini vuole far notare che la Tv impone i suoi modelli di vita indirettamente, attraverso un efficacissimo linguaggio fisico-mimico. Facendo pertanto un bilancio del pensiero di Pier Paolo Pasolini attraverso gli elementi fornitici in questi due testi, si può dedurre facilmente la posizione assunta dallo scrittore, contraria al ruolo assunto dalla Tv nei confronti della società di massa.



Al contrario Umberto Eco sembra avere un'opinione positiva nei riguardi della tv, ritenuta determinante nella storia perché ha permesso alla parte di popolazione avente una cultura medio-bassa di acculturarsi, attraverso l'accumulo d'informazioni fornite a gran misura senza alcuna distinzione.

Io condivido pienamente la posizione assunta da Pier Paolo Pisolini, vivamente contrario a ciò che viene trasmesso dalla Tv. La Tv ha realmente portato alla massificazione culturale del mondo intero, imponendo in modo non esplicito, modelli di vita, di comportamento, perfino di pensiero; specialmente nei giorni nostri la tv condiziona fortemente a livello psichico l'osservatore che cerca in ogni modo di adeguarsi alle regole dettate dalle trasmissioni televisive.

Si può dunque attribuire a questo strumento tanto potente ed efficace la funzione di "manipolatrice"?  A mio parere la risp non può che essere positiva; la tv influisce negativamente su di una persona poiché agisce appunto sulla sua psicologia in modo che "obbedisca" pienamente ai modelli trasmessi, quasi come fosse un ordine, e chi non lo rispetta viene considerato un "diverso"; quest'ubbidienza ha come conseguenza un'uguaglianza tra la gente, "uguaglianza" intesa non in senso positivo, ossia tutti trattati in ugual modo e aventi gli stessi diritti, ma negativo, significa comportarsi e pensare tutti alla stessa maniera, annullando sia l'individualità, sia la capacità di pensare autonomamente di ciascuno.

Penso che l'obiettivo principale della Tv sia proprio di annullare la personalità e la capacità di pensiero dello spettatore e di riportare all'ignoranza, "appioppando" trasmissioni spazzatura; con quale scopo? Naturalmente con una popolazione ignorante è + facile agire liberamente per coloro che stanno a capo della tv; x d + attraverso la proanda televisiva la gente viene stimolata a consumare, in un certo senso "strumentalizzata".

X quanto riguarda da vicino il contenuto dei progr telev, penso abbia raggiunto un livello alquanto scadente, trattando solo argomenti futili, giungendo alle volte perfino al volgare; perfino alcuni telegiornali sembrano aver perso d vista il loro compito, ossia qll d informare la massa sugli importanti avvenimenti riguardanti l'attualità nel mondo; mi riferisco in particolar modo a "Studio aperto" di Italia1: la maggior parte dei suoi servizi trattano di gossip.

Tuttavia ritengo che esista un sottile aspetto positivo: guardando la televisione ci si può isolare ed in qualche modo evadere dalla realtà.

In conclusione è facile fare un bilancio del mio pensiero inerente il ruolo della televisione: le attribuisco il ruolo di manipolatrice poiché penso che manipoli ciascuna persona implicitamente a livello psichico-mentale, stimolando a seguire determinate ideologie, utili x favorire i loro interessi + su larga scala per sostenere il consumismo. Il conseguimento di questo fine avviene attraverso impiego dell'efficacissimo "linguaggio fisico-mimico", così definito da Pisolini; la tv mostra inoltre solo una parte della realtà e non tutti i suoi molteplici aspetti. In aggiunta ritengo che le trasmissioni non posseggano + contenuto valido e formativo, ma siano diventate "trasmissioni-spazzatura", sebbene a volte possano diffondere informazioni importanti, come per es aggiornamenti riguardanti un conflitto mondiale o gli sviluppi di un cataclisma.

Sarò stata un po' precipitosa nel mio giudizio? Fatto sta che come si è potuto notare "non vedo di buon occhio" il ruolo assegnato alla televisione.





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