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TRAVERANDO LA MAREMMA TOSCANA
Testo
Dolce paese, onde portai conforme
l'abito fiero e lo sdegnoso canto
e il petto ov'odio e amor mai non s'addorme,
pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tanto.
Ben riconosco in te le usate forme
con gli occhi incerti tra 'l sorriso e il pianto,
e in quelle seguo de' miei sogni l'orme
erranti dietro il giovenile incanto.
Oh, quel che amai, quel che sognai, fu in vano;
e sempre corsi, e mai non giunsi il fine;
e dimani cadrò. Ma di lontano
pace dicono al cuor le tue colline
con le nebbie fumanti e il verde piano
ridente ne le pioggie mattutine.
prosa
Dolce paese, dal quale ho attinto in somiglianza all'aspetto del tuoi luoghi il mio fiero carattere e la mia poesia, che rifiuta ogni viltà, e il cuore dove non si placa il continuo alternarsi di odio e amore, finalmente torno a rivederti e il mio cuore sobbalza nel petto.
In te riconosco bene le forme del tuo paesaggio a me note mentre i tuoi occhi sono incerti e non sanno se ridere o piangere, e mi ritornano in mente tutti i miei bei sogni giovanili.
Oh, quello che amai, quello che sognai fu inutile, ed io feci di tutto per realizzare le mie aspettative ma non ci riuscii, e presto morirò. Ma il mio cuore è in pace, ora che vedo le tue colline, con le loro nebbie leggere, e il verde dell'erba luminosa per la pioggia mattutina.
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