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Le vicende di cui viene fatta la cronaca riguardano gli abitanti di via del Corno, una popolosa via di Firenze dove vivono operai ed artigiani nel periodo in cui il fascismo inizia la sua ascesa.
La prima parte del romanzo è quasi completamente ambientata in via del Corno. Sullo sfondo di questa via l'autore ci racconta le vite di un gran numero di personaggi, la loro povertà, i loro amori, le loro paure, ed insieme a queste storie si intreccia la storia del fascismo e dell'antifascismo vissuto dal basso, da parte della gente povera.
Giulio, un ammonito uscito da poco dal carcere, accetta di nascondere presso il proprio domicilio un sacco contenente una refurtiva, ma, per timore di essere scoperto, poco dopo la affida al carbonaio Nesi. Ciò nonostante viene di nuovo arrestato. La moglie di Giulio, Liliana, viene accolta nella casa della Signora, una ura importante nel romanzo, un'ex prostituta ormai vecchia e molto ricca. Lei, dall'alto del suo appartamento controlla tutto ciò che avviene in via del Corno, e non perde l'occasione per approfittarne.
Il carbonaio Nesi, un uomo prepotente che pensa solo al proprio interesse, mantiene in un appartamentino lontano da occhi indiscreti e curiosi, una ragazza di via del Corno di nome Aurora, che aveva sedotto e che da lui ha avuto un lio. Il Nesi viene tradito da una soffiata a causa della refurtiva che tiene in bottega, e, mentre lo stanno portando in carcere, ormai malato, viene colto da una crisi di cuore dopodiché muore.
Quindi Aurora scappa con Otello, lio di Nesi, facendo credere a tutti che il bambino è loro lio.
Nel frattempo si sviluppano le storie d'amore di Milena e Alfredo, Bianca e Mario, Bruno e Clara, e con queste si intreccia la storia politica che in via del Corno vede partecipe da una parte gli esponenti dell'antifascismo quali Maciste e Alfredo e dall'altra gli esponenti del fascismo quali Osvaldo e Carlino ed infine Ugo.
La prima parte dunque si conclude con l'arrivo in via del Corno di alcune lettere inviate da aurora ed Otello che preannunciano il loro ritorno.
Il ritorno di Otello ed Aurora viene accolto con gioia dalle rispettive madri, ed il loro matrimonio, celebrato dopo poco tempo, legalizza la loro unione. Liliana, rimasta sola, si è stabilita definitivamente nella casa della Signora che riversa su di lei tutte le attenzioni che precedentemente riservava per Gesuina un'orfana che alcuni anni prima aveva adottata. Questa nuova situazione turba Gesuina che si sente messa da una parte, ma in seguito ne è contenta, perché si rende conto di aver trovato una libertà che prima non conosceva.
Mario, fidanzato di Bianca, va ad abitare in via del Corno. Qui conosce Milena il cui marito, dopo un'aggressione da parte dei fascisti, è ricoverato in sanatorio in fin di vita. Così tra i due nasce un'amicizia.
Osvaldo, contrario ai metodi violenti della Federazione locale, scrive una lettera di denuncia alla sede centrale, ma sfortunatamente la lettera viene intercettata e Osvaldo deve subire una dura punizione da parte di Carlino e dei suoi amici fascisti. Questo fatto lo riempie di terrore e gli fa accrescere il desiderio di dimostrare la sua fedeltà alla rivoluzione fascista.
Ugo, che da un po' di tempo ha abbandonato la causa antifascista e si è dato ad una vita priva di ideali, ma quando viene a sapere che i fascisti stanno preparando in Firenze una notte di omicidi, si precipita da Maciste per informarlo e per decidere con il comno come avvisare le persone in pericolo. I due corrono all'impazzata sul sidecar di Maciste e riescono a sventare alcune morti, ma purtroppo vengono intercettati dal gruppo dei fascisti, tra i quali c'è Osvaldo. Maciste viene colpito a morte ed Ugo ferito scappa e si rifugia presso la casa della Signora. Qui viene curato da Gesuina. Tra i due si stabilisce presto un'intesa ed appena le condizioni di Ugo lo permettono e la tensione seguita alla "notte dell'Apocalisse" si allenta, si allontanano dalla casa che li accoglie per costruire insieme la loro vita.
Nella terza parte il racconto ritorna in via del Corno, dove gli abitanti, dopo i fatti di sangue, sono diventati più consapevoli della realtà politica che li circonda, infatti ne hanno capito la dimensione nazionale ed incominciano ad averne paura.
Molti indiziati per le morti della "notte dell'Apocalisse" sono stati prosciolti nella fase istruttoria del processo, altri hanno ottenuto la libertà provvisoria.
Ugo sa di essere vigilato dalla Polizia, ma non per questo rinuncia al suo lavoro per il Partito.
Giulio viene condannato a dieci anni di carcere e Liliana, rimasta sola, lascia la casa della Signora per diventare l'amante di Otello. La fuga di Liliana sconvolge la Signora che viene colta da una crisi di pazzia. Inaspettatamente giunge però la notizia che un antico amante ha lasciato alla Signora una grossa eredità. Con questi soldi, lei decide di acquistare tutti gli immobili di via del Corno e ordina al suo amministratore di mandare lo sfratto a tutti i suoi inquilini.
Ugo viene arrestato per dei volantini che la Polizia gli trova in casa.
Alfredo si aggrava e muore. Milena, ormai libera, si innamora di Mario, mentre Bianca, sentendosi abbandonata, medita il suicidio, ma ritrova la voglia di vivere quando incontra Eugenio che ora fa il maniscalco nella bottega che era stata di Maciste.
Un'emorragia cerebrale colpisce la Signora. La follia si impadronisce definitivamente di lei, e l'amministratore, vista la situazione, decide di non mandare lo sfratto in via del Corno.
Mario viene arrestato perché ritenuto un sovversivo, ma al processo viene assolto per insufficienza di prove, mentre ad Ugo vengono dati cinque anni di carcere.
Il romanzo termina con l'arrivo di un nuovo personaggio in via del Corno: Renzo. A lui viene affidata la speranza per il futuro.
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