Nihil mihi nunc
scito tam deesse quam hominem eum, quocum omnia, que me cura aliqua adficiunt, uno communicem, qui
me amet, qui sapiat, quicum ego cum loquar, nihil fingam, nihil dissimulem, nihil obtegam. Abest
enim frater aphelestatos et amantissimus.
Metellus non homo, sed
'litus atque aer et solitudo mera'. Tu autem, qui saepissime curam et angorem animi mei sermone et consilio levasti tuo, qui mihi et in publica re socius et in privatis omnibus conscius et omnium meorum sermonum et consiliorum
particeps esse soles, ubinam es? Ita sum ab omnibus destitutus. ut tantum requietis
habeam, quantum cum uxore et filiola
et mellito Cicerone consumitur.
Nam illae ambitiosae nostrae fucosaeque amicitiae sunt in quodam splendore
forensi, fructum domesticum
non habent. Itaque, cum bene completa domus est tempore matutino, cum ad forum stipati gregibus amicorum descendimus, reperire
ex magna turba neminem possumus,
quocum aut iocari libere
aut suspirare familiariter
possimus. Quare
te exspectamus, te desideramus, te iam etiam
arcessimus. Multa sunt enim, quae
me sollicitant anguntque;
quae mihi videor aures nactus tuas unius
ambulationis sermone exhaurire posse.
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Sappi
che ora niente mi manca tanto quanto una persona con cui poter condividere
tutto ciò che mi procura una qualche inquietudine, che mi voglia bene,
che sia saggia, con cui io possa, quando parlo, nulla dire falsamente, nulla
fingere, nulla nascondere. Mi manca infatti un fratello tanto sincero e affezionato.
Metello non è uomo ma 'spiaggia e aria e pura solitudine'.
Ma tu che molto spesso con le tue parole e la tua saggezza nel darmi consigli
hai risollevato l'inquietudine e l'angoscia del mio animo, che sei solito
essermi comno nella politica, confidente della mia vita privata e complice
di tutte le mie orazioni e decisioni, dove sei mai? Sono abbandonato da tutti
cosicché trovo un po' di pace solo nel tempo che trascorro con mia moglie, la
mia lioletta e il dolcissimo Cicerone. Infatti quelle (famose=
nostre amicizie ambiziose e false sono, per così dire, per il lustro
pubblico, non comportano alcuna gioia familiare. Pertanto quando la casa
è completamente piena di mattina, quando scendiamo al foro
strettamente attorniati da schiere di amici non possiamo trovare nessuno
nella larga folla col quale poter scherzare liberamente o sfogarci
familiarmente. Perciò ti aspettiamo, sentiamo la tua mancanza, ti
chiamiamo anche subito. Molte sono infatti le cose che mi preoccupano e mi
angosciano, che mi sembra di poter distruggere una volta ottenuto il tuo
ascolto nella conversazione di una sola passeggiata. []
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