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Uno Spartano, il cui nome neppure fu tramandato, che (fu)fosse condotto alla morte, (perché)condannato dagli efori, il (suo) volto era lieto e giocondo.
Questo dicendo al nemico: " Disprezzi le leggi di Licurgo?", egli rispose: "Io nutro la massima riconoscenza al giusto(a colui che è giusto), poiché mi meriterei questa pena, ma come potrei are senza far debiti".
Tagliarono la testa del Spartano alle Termopili.
Perché questa cosa disse il comandante Leonida? "Preservate l'animo forte, O Spartani; oggi forse pranzeremo presso gli inferi".
Questa gente fu forte, finché vigevano le leggi di Licurgo.
Quando in un famoso colloquio che avrebbe predetto il nemico Persiano: "Per il gran numero dei dardi e frecce non vedrete il sole", un soldato Spartano(disse): "Dunque nell'ombra - disse - combatteremo.
Commemoro gli uomini; dunque di quale sorte Spartana?che avesse ascoltato quando avesse mandato il lio in combattimento e lui fosse stato ucciso, "Quindi - disse - produrremmo, affinché fosse, che davanti alla morte della patria non esiteremo a soccombere".
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