Andria ĞLa
fanciulla di Androğ
Panfilo ama Glicerio, giovinetta arrivata
ad Atene dall'isola di Andro (una delle Cicladi, a sud dell'Eubea) e
sistematasi in casa della meretrice Criside. Alla morte di questa, Simone,
padre di Panfilo, scopre la relazione e vuol costringere il lio a troncarla
per sposare Filurnena, lia del suo amico Cremete. Panfilo è in crisi:
Glicerio è incinta. Si comincia ad intravedere una possibilità di soluzione positiva quando salta fuori
un secondo giovane, Carino, innamorato di Filumena. Davo, servo di fiducia di
Panfilo, espone il neonato davanti alla
casa di Cremete, il quale scopre la verità e manda all'aria le nozze
della lia. Alla fine si scopre che Glicerio è lia dello stesso
Cremete, e dunque libera e ateniese: Panfilo le si unisce in giuste nozze,
Carino fa altrettanto con l'amata Filumena. L'originale greco dell'Andria
è costituito dall'omonima commedia di Menandro, ma con l'inserzione di
scene tratte da un'altra commedia menandrea, la Perinthia (ĞLa ragazza di
Perintoğ, città trace sulla Propontide): ce lo dice Terenzio stesso nel
prologo, e il commentatore Donato ci conferma che Sosia (che è un
personaggio Ğprotaticoğ, endo solo nella protasis, nella parte iniziale
della commedia, cioè in I, 1), Carino e il suo servo Birria sono
aggiunte terenziane.