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BREVI RACCONTI DI CICERONE
Da Cicerone
Ø Nasica, dopo essere arrivato dal poeta Ennio, lo cercò dalla porta, ma la sua serva rispose che lui non era in casa; ma Nasica si accorse che quella l'aveva detto per ordine del padrone e che quello era dentro, allora egli si allontanò fingendo di aver creduto alle parole della serva.
Pochi giorni dopo Ennio, andò da Nasica e chiese di lui sulla porta, ma Nasica esclamò di non essere in casa. Allora Ennio: 'Come?!! Io forse non conosco la tua voce?' Allora Nasica: 'Sei un uomo arrogante!! Io, domandando di te, credetti alla tua serva che tu non eri in casa, tu non credi a me stesso??'
Ø L'Ateniese Timone, l'uomo più crudele e feroce di tutti, provava odio verso tutti gli uomini ed evitava la loro comnia.
Egli, essendo venuto una volta nell'assemblea del popolo, ed siccome ciò era assolutamente al di là di ogni abitudine, grande fu la curiosità di tutti.
Allora quello, essendo salito sul palco e avendo fatto tutti un grande silenzio disse: 'Oh Ateniesi, io ho un certo terreno dove è cresciuto il fico dal quale molti di voi si impiccarono.
Ma avendo io in animo di costruire un tempio in quella zona, vi avviso che presto toglierò quell'albero; pertanto colui che pensa di impiccarsi, si affretti!!'.
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