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CESARE de bello civili la battaglia di Farsalo

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CESARE de bello civili la battaglia di Farsalo


CAP 87

Labieno rispose a lui e, mentre guardava le truppe di Cesare, mentre esaltava con somma stima il progetto di Pompeo, disse: 'Non credere, o Pompeo, che questo sia quell'esercito che ha vinto la Gallia e la Germania. fui presente In tutte le battaglie e non annuncio senza riflettere una cosa sconosciuta. Una minima parte di quell'esercito sopravvive, la maggior parte è andata perduta, il che fu inevitabile che accadesse a causa di un cosi grande numero di combattimenti, la pestilenza di autunno ha consumato molti in Italia, molti sono andati a casa; molti sono rimasti sul continente. O non avete sentito da quelli che sono rimasti a causa di una malattia a brindisi che le coorti sono state fatte? Queste truppe che vedete, sono state costituite dalle scelte di questi anni nella Gallia Citeriore e sono per la maggior parte da colonie transpadane. E tuttavia, ciò che c'era di nerbo,perì con due battaglie a Durazzo'. Dopo aver detto ciò, giurò che non sarebbe tornato nell'accampamento se non da vincitore, ed esortò i restanti di fare lo stesso. Pompeo giurò lo stesso lodando ciò; e in verità non ci fu nessuno dei restanti che esitasse a giurare. quando queste cose furono fatte nell'assemblea, si sciolse con grande speranza e felicità di tutti; e già pregustavano la vittoria nell'animo(con l' immaginazione), poiché non sembrava loro poter affermare inutilmente di una cosa cosi grande e da un generale tanto esperto
Tratto da Splash Latino - https://www.latin.it/autore/cesare/de_bello_civili/!03!liber_in/087.lat




CAP 88

Cesare, dopo che si avvicino al campo di Pompeo, osservò che l'esercito di quello era schierato in questo modo: sull'ala sinistra c'erano le due legioni mandate da Cesare all'inizio della discordia per decreto del senato, di queste una era detta 'prima', l'altra 'terza'; in quel luogo c'era lo stesso Pompeo. Scipione con le legioni siriache guidava il centro dello schieramento. La legione Cilicia, unita con le coorti spagnole che abbiamo detto erano state trasportate da Afranio erano state collocate nella parte destra.

che queste fossero le più affidabili. Aveva collocate le restanti fra il centro dello schieramento e le ali e aveva formato 110 coorti. Erano 45mila questi (soldati);dei richiamati ve ne erano circa duemila che si erano uniti al quel esercito per benefici dei superiori; e questo li aveva disseminati in tutto lo schieramento. Aveva disposto le restanti delle 7 coorti negli accampamenti e nelle vicinanze per presidio dei fortini. Un qualche fiume dalle rive impraticabili difendeva ala destra di quello; per questo motivo aveva collocato tutta quanta la cavalleria, gli arcieri e tutti i frombolieri nell'ala sinistra.

Tratto da Splash Latino - https://www.latin.it/autore/cesare/de_bello_civili/!03!liber_in/088.lat

CAP 89

Cesare, conservando lo schieramento precedente, aveva collocato la decima legione nell'ala destra, la nona nella sinistra, sebbene fosse stata molto ridotta nelle battaglie di Durazzo, e così a questa aggiunse l' ottava, cosi da fare una da due, e ordinò che l'una fosse di aiuto all'altra. Aveva schierate ottanta coorti in linea di battaglia, delle quali la somma era di ventiduemila. aveva lasciato la settima coorte di presidio nel campo. Aveva messo davanti all'ala sinistra Antonio, alla destra P. Silla, al centro dello schieramento Cn. Domizio. Egli stesso si pose di fronte a Pompeo. Non appena,accortosi dei queste cose che vi abbiamo detto, temendo che l'ala destra venisse circondata dalla moltitudine dei cavalieri, velocemente levò dalla terza schiera una coorte per legione e con queste formò una quarta e oppose alla cavalleria e mostrò ciò che volesse fare e avvertì che la vittoria di quel giorno dipendeva nel valore di quelle coorti. Contemporaneamente ordinò al terzo schieramento [e a tutto l'esercito] che non attaccassero senza il suo ordine; quando volesse fare ciò, avrebbe dato il segnale col vessillo.

Tratto da Splash Latino - https://www.latin.it/autore/cesare/de_bello_civili/!03!liber_in/089.lat

CAP 90

Esortato l'esercito alla battaglia secondo l'usanza di guerra e ricordando i propri doveri di ogni tempo verso quello, per prima cosa ricordò che poteva servirsi dei soldati come testimoni, con quanto impegno avesse chiesto la pace, quale avesse fatto per mezzo di Vatinio nei colloqui, quali (avesse fatto) per mezzo di Aulo Claudio con Scipione, in che modo avesse cercato con Libone presso Orico per mandare gli ambasciatori. Disse né di aver abusato un volta del sangue dei soldati né aver voluto privare lo stato dell' uno o dell' altro esercito. Tenuta questa orazione, diede con la tromba il segnale poiché i soldati lo chiedevano e ardevano dal desiderio della guerra.


CAP 91

Nell'esercito di Cesare vi era un richiamato, Crastino, che l'anno precedente sotto di lui aveva guidato la prima centuria nella decima legione, uomo di straordinario valore. questo, dato il segnale, disse: ' Voi seguite me, che foste del mio manipolo e date aiuto al vostro comandante, come avete promesso. Rimane questa sola battaglia; dopo che sarà finita quello recupererà la sua dignità e noi la nostra libertà'. Contemporaneamente, guardando Cesare, disse: 'Oggi, oh comandante, farò in modo che tu ringrazi a me o vivo o morto'. Dopo avere detto ciò, come primo corse avanti dall'ala destra e circa centoventi soldati volontari eletti soldati [della medesima centuria] lo seguirono.

Tratto da Splash Latino - https://www.latin.it/autore/cesare/de_bello_civili/!03!liber_in/091.lat


CATULLO liber


21 dedica a cornelio nepote

A chi dono il nuovo piacevole libretto
appena levigato dalla ruvida pomice?
Cornelio A te: infatti eri solito
ritenere che i miei componimenti valessero qualcosa,
sin da quando osasti solo tra gli italici
svolgere i libri dotti ed elaborati in tre volumi.
oh Giove?Per ciò, ricevi questo libretto,
qualunque sia il suo valore e per quello che è.
E questo, o musa, <protettrice dei poeti> possa sopravvivere duraturo per più di una generazione

Considerazioni grammaticali:
-nel primo verso c'è un OMOTELEUTO (stessa fine delle parole in -um)
-nel quarto verso c'è un IPERBATO (affermazione esagerata) che sottolinea l'orgoglio di Catullo per le sue 'poesiole'
-al verso 5 'italorum' indica la parità tra greci e Latini riguardo la letteratura espresso con il genitivo.
-tra il verso 6 e 7 è evidente l'IBERBATO che contrappone le 'nugae' di Catullo alla storia universale
-al verso 8 tibi è un dativo etico; hoc regge la costruzione con il genitivo partitivo LIBELLI e l'indefinito QUIDQUID
-al verso 9 il quod è un nesso relativo ( trad. 'ed esso')
-al verso 10 c'è un IPERBATO. Catullo vorrebbe infatti che la sua opera fosse letta nel tempo. esprime questo con un'affermazione paradossale.
maneat è un congiuntivo desiderativo. PLUS UNO è il secondo termine di paragone, anche se di solito si costruisce con quam+il caso del primo termine

34 lesbia, l' amore
Viviamo, o mia Lesbia, e amiamo,
e tutti i brontolii dei vecchi troppo severi
stimiamo un solo soldo

I soli (i giorni)possono tramontare e risorgere;
a noi,una volta che la nostra breve luce (giorno)si è spenta,
è da(dobbiamo) dormire una sola notte senza fine
Dammi mille baci,poi cento,
poi altri mille,poi i secondi cento,
poi mille altri, senza interruzione, poi cento ancora.
Poi quando ne avremo sommati molte migliaia,
ne imbroglieremo il conto affinché non lo sapremo

o affinché nessun malvagio possa invidiarci,
sapendo che ci sia tanto di baci.


37 la prima delusione

Sventurato Catullo, smetti di impazzire,
e considera perduto ciò che vedi che è perduto,
risplendettero a(per) te un tempo candidi giorni,
quando vagavi dove la fanciulla (ti) conduceva.
Da noi amata quanto nessuna sarà amata,
allora si svolgevano lì quei molti giochi (d'amore),
i quali volevi e la fanciulla non negava,
splendettero veramente per te candidi giorni.
Ora già quella non vuole: Tu anche impotente non vuoi
e non seguire (con zelo) chi fugge, e non essere sventurato,
ma sopporta ostinatamente, resisti.
Addio ragazza, già Catullo resiste,
e non cercherò te e non ti supplicherò, controvoglia.
Ma tu soffrirai quando non sarai cercata.
Sciagurata, guai a te! Quale vita rimane a te?
Chi ora ti cercherà? A chi sembrerai bella?
Chi ora amerai? Di chi dirai di essere?
Chi bacerai? A chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, ostinato resisti.

43 amaro congedo

Furio e Aurelio, compagni di Catullo
sia che giungerà nell' estrema india (ai confini del mondo)
dove la costa è battuta dall'onda Eoa risuonante da lontano,
sia tra gli Arabi effeminati nell' ircania,
sia i Sagi (sciiti) e i Parti armati di saette,
sia le acque che il Nilo con sette foci colora,
sia che valicherà le alte Alpi
per visitare i grandi luoghi della memoria di Cesare,
il Reno gallico, orribili acque e i Britanni ai confini del mondo,
tutte queste cose, qualunque cosa porterà la volontà
dei celesti, pronti ad affrontarle insieme,
annunciate alla mia fanciulla poche
parole non gentili:
viva e se la spassi con i suoi amanti
che tiene insieme abbracciati trecento,
amando nessuno davvero, ma senza tregua
rompendo i fianchi di tutti;
e non speri più come nel passato il mio amore
che per colpa sua è caduto come
un fiore del margine del prato, dopo che
è stato toccato dall'aratro che passa oltre.

Tratto da Splash Latino - https://www.latin.it/autore/catullo/carmina_catulli/!01!liber_i/011.


46 invito a cena con sorpresa

Cenerai bene mio caro Fabullo,
presso me tra pochi giorni, se gli dei
ti sono favorevoli, se porterai
con te una cena buona e grande
non senza(con) una splendida fanciulla e vino
e sale e tutta l' allegria.
Se porterai ciò dico, caro mio
cenerai bene; infatti il borsellino
del tuo Catullo è pieno di ragnatele.
Ma in cambio riceverai amore puro
o se c'è qualcosa più soave e raffinato:
infatti ti darò un unguento che alla mia
fanciulla(lesbia) donarono le veneri e gli amori.
e questo quando tu lo annuserai, o Fabullo,
pregherai gli dei che facciano diventare te tutto naso.

71 all' avvocato cicerone 'O il più eloquente fra i nipoti di Romolo,
quanti sono e quanti furono, o Marco Tullio,
e quanti saranno dopo questi negli anni,
Catullo ringrazia tantissimo te,
tanto peggiore tra tutti i poeti,
quanto tu sei il migliore avvocato di tutti '


74 passione d'amore

quello a me sembra pari agli dei,
quello, se è lecito, sembra superare gli dei,
che sedendo davanti a te continuamente ti guarda e ti ascolta
ridere(te che ridi) dolcemente, cosa che a me misero
strappa tutti i sensi: infatti non appena,
o Lesbia, guardai, non mi rimane nulla di voce in bocca
ma la lingua si intorpidisce, una fiamma sottile
si scorre sotto le membra, le orecchie ronzano
di un suono proprio, gli occhi si ricoprono di una doppia notte.
L'ozio, o Catullo, ti è dannoso:
a causa dell'ozio, ti esalti e troppo ti agiti:
l'ozio ha mandato in rovina re un tempo e città molto ricche.

97 odio e amo

Odio e amo. Perchè faccia ciò, forse tu(ti) chiedi.
Non so, ma sento che accadere e mi tormento.

98 a cesare

Non mi importa molto/niente, o Cesare, di voler piacere a te,
né di sapere, se tu sia tra i due un uomo bianco o nero.


100 addio al fratello

'Dopo aver viaggiato tra molti popoli e per(tra) molti mari
sono giunto, o fratello, per queste misere offerte
per donarti il supremo omaggio della morte
e per invocare invano la cenere muta,
dal momento che la fortuna ha portato via a me proprio te,
ohime infelice fratello indegnamente portato via a me.
Ora tuttavia queste cose, che sono offerti come
triste offerte per la morte secondo l'antico uso degli antenati,
accoglile molto grondanti di pianto fraterno,
e in eterno, o fratello, stai bene.'

Tratto da Splash Latino - https://www.latin.it/autore/catullo/carmina_catulli/!03!liber_in/101.lat


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