latino |
|
|||||
Versione 18: "Cesare e Pompeo":
Cesare appoggiava il partito democratico, tuttavia strinse alleanza con Pompeo, fautore della nobiltà e Crasso, uomo con potente e ricco: così nacque il primo triunvirato. Cesare dopo che con l' aiuto di Pompeo e Crasso fu eletto console, condusse le sue legioni in Gallia, dove ridusse molte tribù sotto il dominio romano e sbaragliò con violenti scontri i Germani, che risiedevano oltre il fiume Reno.
Dopo Cesare nuovamente si candidò al consolato ma il senato, con l'esortazione di Pompeo, contrastò il suo intento. Allora si accese l' orrenda e acre guerra civile. Infatti Cesare col suo esercito fece ritorno dalla Gallia all' Italia, oltrepassò il fiume Rubiconde e marciò a Roma. I consoli con Pompeo e tutto il senato lasciarono la città e fuggirono a Brindisi. A Roma Cesare celebro uno splendido trionfo; successivamente insegui Pompeo in Grecia e presso Farsalo, città della Grecia, sbaragliò il suo esercito. Pompeo fuggì ad Alessandria presso Tolomeo, re d' Egitto, ma lì fu ucciso a tradimento dal sicario del re.
Versione 20: "Solone e Pisistrato":
Gli Ateniesi, dopo acri e lunghi dissensi, conferirono il potere a Solone, che amministrava lo stato con grande prudenza e diede nuove leggi ai cittadini. Solone dopo che compose il dissenso dei cittadini e restituì la concordia allo stato, lasciò Atene, attraversò l' Asia e l' Egitto, abitò nell' isola di Creta e infine fece ritorno in patria. Intanto ad Atene Pisistrato, uomo nobile e esperto d' arte militare, cercava di affermare la tirannide. Solone ormai vecchio ma di vivido ingegno continuamente ammoniva i suoi cittadini sugl' imbrogli di Pisistrato:" Ateniesi, se date fede alla parole di Pisistrato, perdete la vostra libertà, egli infatti vuole diventare tiranno di Atene". Gli Ateniesi tralasciarono il monito di Solone, e così Pisistrato con pochi militari occupò con l' inganno l' acropoli e costituì la tirannide ad Atene. Tuttavia governo i cittadini moderatamente e dopo la sua morte il lasciò il comando ai li Ippia e Ipparco.
Versione 21: "Mario vince i Cimbri e i Tèutoni":
Mentre Q. Metello conduceva in Africa la guerra contro Giugurta, il console M. Manlio e Q. Copione con due legioni dai cimbri e dai Teutoni, genti barbare che erano discese dalla Germania in Gallia , furono vinti presso il fiume Rodano con una grande strage: infatti e furono incendiati e distrutti gli accampamenti romani e gran parte dell' esercito fu presa o messa in fuga. Quando la notizia della strage giunse a Roma, ancora in città si prosperava. Quindi Mario che, eletto console, aveva vinto Giugurta, fu eletto console per la seconda volta e con un potente esercito fu inviato dal senato contro i cimbri e i teutoni. A lui fu affidato anche il terzo e il quarto consolato poiché la guerra si era protratta. Finalmente Mario vinse e mise in fuga i Teutoni presso Aquae Sextiae, i Cimbri presso i Campi Riudii. Quando fece ritorno a Roma, celebrò il trionfo e fu eletto console per la quinta volta.
Versione 17 : "Il sacrificio del re Codro":
C'erano tra Ateniesi e Dorici vecchi dissapori. Allora i Dorici che volevano indire guerra agli Ateniesi, consultarono l'oracolo sull'esito della guerra. L'oracolo di Delfi così rispose: se Codro vivrà, voi vincerete, invece se volete vincere salvate la vita del re dei nemici! Quando scoppio la guerra e si venne alle armi, il comandante dei dorici vietò a tutti i suoi soldati di uccidere il re dei nemici ma Codro che conosceva il responso dell'oracolo di Apollo, tolse la veste regale e indossò la veste di un povero contadino e entrò nell'accampamento dei nemici dove volutamente ferì con la falce un soldato. Allora il soldato irato uccise con la spada Codro. I Dorici quando riconobbero il corpo del re memori dell'oracolo di Apollo, deposero le armi e uscirono dai confini ateniesi. Così con il sacrificio del re Codro gli Ateniesi furono liberati dalla guerra.
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta