latino |
La vita:
Storico latino nato in Gallia Cisalpina nel 99 a.C. e morto nel 24 a.C.
Cornelio Nepote( il prenome non è stato tramandato)nacque probabilmente nei dintorni di Pavia. Le notizie riguardanti la sua vita sono poche e lacunose: sappiamo solo che visse a Roma e che rivestì posizioni di prestigio negli ambienti colti della capitale. Ebbe un stretto rapporto di amicizia con attico, Cicerone e Catullo, che gli dedicò persino la sua raccolta di carmi. Morì durante il Principato di Augusto.
Era una provinciale di solida condizione economica, dedicò tutta la sua vita all'impegno civile e politico, piuttosto che rifugiarsi nell'"otium letterario" e nell'erudizione storica.
Le opere e i contenuti:
v "De viris illustribus" (34 a.C.) è la più antica raccolta di biografie latine giunta fino a noi. È composto da 16 libri di vite generali, storici, poeti e oratori latini e stranieri (raggruppati secondo le "categorie professionali"), con una trattazione parallela derivata forse dalle "Imagines" di Marrone ed in seguito ripresa nelle "Vite" di Plutarco.
Dell'opera ( sintesi dell'umanità migliore nello spazio e nel tempo vista dall'occhio universale di Roma) ci restano numerosi frammenti: - 2 vite,Catone il Vecchio e Attico, del "De historicis latinis" e l'intera parte "De excellentibus ducibus exterarium gentium"(22 biografie). Lo scopo dell' autore è quello di fare del genere letterario della biografia il veicolo di un confronto sistematico fra civiltà greca e romana.
v Opere minori: "Cronica"( di cui da testimonianza Catullo), storia universale in 3 libri,forse in prosa, in cui affiorava l'esigenza di un confronto tra la civiltà romana rispetto alle altre."Exempla", aneddoti e curiosità storiche e geografiche in 5 libri. "Vite" più ampie di catone e di Cicerone.
Un problema sorto dalla critica della sua opera riguarda soprattutto le sue biografie: molti studiosi riferendosi alla loro struttura "parallela" hanno considerato che potesse essere un teorico del "relativismo culturale", in realtà Nepote nella prefazione sembra porre le basi del concetto della relatività dei valori in relazione ai diversi contesti storici e culturali di appartenenza: tale relatività riguarda la formazione dei giovani, i comportamenti sociali e le qualità morali della vita privata e pubblica. Le biografie perciò, avrebbero il fine di rappresentare per il mondo romano, un'apertura verso elementi culturali diversi, e il loro intento sarebbe quello di dimostrare l'esistenza di convergenze etiche tra mondo latino e greco.
Egli è soprattutto un'improvvisatore, e cita le fonti spesso senza averne una conoscenza diretta e senza aver verificato la loro attendibilità: le sue biografie appaiono piuttosto elogi moraleggianti che ricerche critiche o storiche, e ci danno informazioni preziose solo nella descrizione ambientale , esse costituiscono la conferma di un "culto della personalità" ricorrente in tutte le opere di Nepote.
Il personaggio di Alcibiade: (Atene 450 a.C.- Melissa 404 a.C.)
Uomo politico e generale ateniese,imparentato con gli Alcmeonidi, fu allevato dal cugino Pericle e divenne allievo e amico di Socrate. Alla morte di Cleone, prese la guida del partito democratico. Durante la guerra del Peloponneso spinse Atene ad allearsi con Argo contro Sparta fino alla sconfitta di Mantinea. Promosse allora una spedizione in Sicilia contro Siracusa, ma venne accusato di sacrilegio dai suoi avversari politici e si rifugiò a Sparta, dove divenne ispiratore della lotta contro Atene e negoziò un'alleanza tra Sparta e i Persiani. Dopo un litigio con il re spartano rientrò nel gioco politico ateniese e , nominato stratega, sconfisse la flotta spartana ad Abido e a Cizico, dopo alcuni insuccessi fu costretto all'esilio e andò verso il satrapo persiano che però lo fece uccidere. Nelle scelte di alleanza del personaggio fu importante la natura temeraria e ambiziosa, tale da farlo divenire una delle personalità di maggior rilievo della storia greca.
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta