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Cronologia e diffusione della scrittura: le origini della letteratura latina
Documenti ritrovati
Cista Ficoroni (ritrovata nel 1738) à Vaso bronzeo con iscrizioni sul coperchio
Fibula Praenestina à spilla in oro databile al 600 a.C. (secondo Margherita Guarducci si tratta di un falso ottocentesco.)
La scrittura è da destra a sinistra, bustrofedica ("che va come il bue che ara", ossia cambiando direzione).
Gli oggetti sono di uso quotidiano e fanno presupporre una già ampia diffusione della scrittura nella Roma Arcaica.
Foedera (stilati nel 509 a.C. fra Roma e Cartagine) à Accordi "diplomatici"
Leggi Regie (fase monarchica) à Leggi e regole di comportamento di tipo soprattutto religioso
Leggi delle XII Tavole à le prime vere leggi della città di Roma: "fons omnis publici privatique iuris" (Livio). Databili attorno al 451-450 a.C.
Fasti à Liste dei magistrati nei trionfi
Annales à Raccolta delle tabulae dealbate (documenti dove erano riportati i nomi dei magistrati in carica e gli eventi importanti).
Lapis Niger (cippo del Foro Romano). Probabilmente un'indicazione: non era consentito oltrepassare il Lapis. Probabilmente rimasto vittima di un incendio, non è facilmente leggibile, ma conferma l'andamento bustrofedico.
Vaso di Dueno (vaso in argilla). Le parole non sono separate e l'interpretazione risulta difficile. Questa la più probabile: "Chi mi manda scongiura gli dei che nessuna fanciulla sia amabile e ti sia accanto se non sei apato."
Coppa di Civitacastellana. L'iscrizione recita: "Hodie bibam cras moriar" (Oggi berrò e domani morirò). Un'anticipazione dell'invito a godere della vita giorno per giorno.
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