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Eutropio - Breviarium II, 11-l4
Incorruttibilità di Fabrizio
Eodem tempore Tarentinis, qui iam in ultima
Italia sunt, bellum indictum est, quia legatis Romanorum iniuriam fecissent. Hi Pyrrum, Epiri regem,
contra Romanos in auxilium poposcerunt, qui ex genere
Achillis originem trahebat. Is mox
ad Italiam venit, tumque primum Romani cum transmarino hoste dimicaverunt. Missus est contra eum consul P. Valerius
Laevinus, qui cum exploratores Pyrri cepisset, iussit eos per castra duci, ostendi omnem exercitum tumque dimitti, ut renuntiarent Pyrro quaecumque a Romanis agerentur. Commissa mox pugna, cum iam Pyrrus fugeret,
elephantorum auxilio vicit, quos incognitos
Romani expaverunt. Sed nox proelio finem
dedit; Laevinus tamen per noctem fugit, Pyrrus Romanos
mille octingentos cepit et eos summo
honore tractavit, occisos sepelivit. Quos cum adverso
vulnere et truci vultu etiam mortuos
iacere vidisset, tulisse ad caelum manus dicitur cum
hac voce: se totius orbis dominum esse potuisse, si tales sibi milites contigissent.
Allo stesso tempo fu dichiarata guerra ai
Tarantini, che si trovano nella parte più remota dell'Italia, poiché
avevano fatto un'offesa agli ambasciatori dei Romani. Questi invocarono in
aiuto contro i Romani Pirro, re dell'Epiro, che traeva le origini dalla stirpe
di Achille. Egli subito venne in Italia, e allora per la prima volta i Romani
combatterono con un nemico d'oltremare. Fu mandato contro di lui il console
Publio Valerio Levino, che, catturati le spie di Pirro, ordinò che
fossero condotte per (tutto) l'accampanento, che
fossero mostrate a tutto l'esercito e che dopo fossero liberate, affinché
riferissero a Pirro tutto cio che si faceva dai
Romani. Attaccata subito la battaglia, quando ormai Pirro fuggiva, vinse con
l'aiuto degli elefanti, che, sconosciuti ai Romani, (li) spaventarono (la trad.
letterale è praticamente impossibile). Ma la notte pose fine alla
battaglia; Levino comunque fuggì durante la notte, Pirro catturò
milleottocento Romani e li trattò col massimo riguardo, (e)
seppellì i cadaveri. E avendo visto questi (i cadaveri) che giacevano
con le ferite riverse e il volto truce anche da morti, si dice che rivolse le
mani al cielo con queste parole: che sarebbe potuto essere il padrone del mondo
intero, se gli fossero toccati tali soldati.
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