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Gaio Giulio Cesare

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Gaio Giulio Cesare

Vita

100 a.C.Nasce nel luglio da famiglia della Gens Giulia

80 a.C.Si allontana da Roma per l'ostilità di Sulla

78 a.C.Rientra in Roma dopo la morte di Sulla

68 a.C.Diventa questore

65 a.C.Edile

63 a.C.Pontefice Massimo

62 a.C.Pretore

60 a.C.Stipula il primo Triumvirato

59 a.C.Ricopre la carica di console

51 a.C.Termina la conquista delle Gallie

49/45 a.C.Vince la guerra civile con Pompeio

45 a.C.Diventa dittatore, con il titolo di Imperator

44 a.C.Viene ucciso durante le Idi di marzo

Esponente sin da giovane del partito dei populares, antagonisti degli optimates, ovvero gli appartenenti all'aristocrazia senatoria, divenne uno dei protagonisti delle sanguinose lotte politiche della Roma del I sec. a.C. Gli optimates e il senato si ostinavano a considerare il potere come loro diritto esclusivo, scontrandosi con le richieste dei populares di allargare la partecipazione alla gestione della cosa pubblica.Cesare, che si era accinto al cursus honorum, cioè alla normale carriera politica, si inserì in questo scenario abilmente e nel 60 stipulò un accordo segreto con Pompeio e Crasso per la spartizione del potere attraverso il controllo delle elezioni e della distribuzione delle cariche pubbliche. Da quel momento ci fu un'ascesa di Cesare al potere, che lo portò prima alla conquista della Gallia; poi alla guerra civile contro Pompeio che si atteggiava a difensore del senato; infine al dominio incontrastato su Roma. Non poté proseguire oltre, poiché fu ucciso da una congiura di senatori capeggiata da Bruto e Cassio alle idi di marzo del 44.Di Cesare ci sono rimaste due opere, il De Bello Gallico e il De Bello Civili, che appartengono al genere letterario dei commentarius, cioè della narrazione di eventi e situazioni di cui l'autore è stato protagonista.Una via di mezzo tra l'appunto cronachistico e l'elaborazione letteraria storica; lo stile ci appare sempre come quello di uno scrittore di livello pregevole. Cesare utilizza infatti uno stile sobrio, ma che fa perno sapientemente sull'adeguatezza del lessico, sull'alternanza dei tempi verbali e sull'utilizzo ben soppesato delle ure retoriche. Naturalmente, Cesare voleva utilizzare i suoi resoconti come strumento di proanda politico; ad esempio, nel De Bello Civili, l'autore si presenta come uomo d'ordine, indaffarato per ridare unità ed efficienza allo stato.Cesare ha composto altre opere, come un Anticato, scritto contro Catone Uticense, e un De Analogia sul problema della lingua; tutto questo però è andato perduto nei secoli.






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