IL MATRIMONIO NELLA ROMA Più ANTICA (valerio massimo)
Quae uno . . .
Esse si accontentarono di sposarsi una volta
sola,e godevano di tale onorabilità.infatti
ritenevano che quello fosse l animo
incorrotto da una fede sincera,soprattutto di una matrona ,che non sapesse
rinunciare alla possibilità di contrarre un nuovo matrimonio pensando
che l esperienza legittimata di molti matrimoni fosse il segno di una certa
leggerezza.il divorzio tra moglie e merito non fo
permesso dalla fondazione della città fino all'anno 150.ma per primo Spurio Carvilio
ripudiò la moglie a causa della sua sterilità.E
costui,sebbene il gesto era considerato con tolleranza,non mancò
tuttavia di rimprovero perché pensavano che neppure il desiderio di una prole
dovesse essere anteposto alla fedeltà coniugale.Ma,affinché
il decoroso ritegno matronale fosse interamente difeso,citando la matrona in
giudizio,non permisero che il suo corpo fosse toccato,in modo tale che la
matrona rimanesse inviolata dal tocco di mani altrui.