latino |
IL PAVONE E GIUNONE
di FEDRO
Un pavone aveva ascoltato il soave canto dell'usignolo, subito cantò per gareggiare, ma per la voce rauca e stonata suscitò il riso di tutti gli uccelli. Allora il pavone supplicante Giunone parlò con la voce: " O regina degli dei e delle dee dona anche al pavone la voce e il soave canto dell'uccello di Giunone, gli dei donarono un bell'aspetto al pavone, ma senza la dolcezza della voce eccitiamo il riso dei restanti uccelli". Ma la dea rispose: " Donai agli uccelli delle doti, delle semplici volontà: la forza all'aquila, la voce all'usignolo, il malaugurio alla cornacchia, al pavone un bell'aspetto, nessun uccello è fornito di tutte le qualità; tu superi tutti per le piume colorate e per la splendida coda. Come i rimanenti uccelli per la loro dote sono graditi così anche tu e la tua specie devi essere soddisfatto".
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