IL SAGGIO È AL DI SOPRA DELLE OFFESE
Dunque dico questo: il saggio non è
sottoposto a nessuna offesa. Pertanto non importa quanti dardi sono lanciati
contro di lui, poiché non è penetrabile da alcunché. Come la durezza di
certe pietre non può essere scalfita dal ferro e il diamante non
può essere tagliato o graffiato o rovinato, ma toglie la punta a
ciò che gli va contro; come certe cose non possono essere consumate dal
fuoco, ma, circondate dalla fiamma, conservano la loro durezza o forma; come
certe rocce lanciate in alto infrangono in mare e le stesse, colpite per tanti
secoli, non mostrano alcune tracce della violenza, così l'animo del
saggio è solido. [ . ] Cosa dunque? Non ci sarà qualcuno che tenti
di recare offesa al saggio? Tenterà, ma (sott. accadrà che
l'offesa) non potrà giungere a quello (il saggio). [ . ] Come le cose
celesti sfuggono dalle mani umane e da quelle, che distruggono i templi e
fondono le statue, nessun danno è recato alla divinità, così,
qualsiasi cosa che è prodotta sfacciatamente, insolentemente,
superbamente, contro il saggio è tentata invano.