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Appunti, Tesina di, appunto latino

Il genitivo

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Il genitivo

Il genitivo di convenienza o pertinenza

Indica a chi spetta, conviene o si addice un atteggiamento o un'azione; è usato in funzione predicativa con il verbo sum e in italiano si traduce con le espressioni "spetta a . " "è compito o dovere di . "

Quando la persona di cui è compito o dovere o a cui spetta qualcosa dovrebbe essere resa con un pronome personale, questa in latino è espressa con l'aggettivo possessivo al neutro singolare. Con la terza persona singolare e plurale si usano eius/illius , eorum/illorum ;se tale espressione si trova in una proposizione subordinata e si riferisce al soggetto della reggente si usa suum.


Il complemento di qualità

Di solito è introdotto da sostantivi come vir, homo, adulescens, mulier o da nomi propri.Si traduce con:

L'ablativo per le qualità fisiche

Il genitivo per le qualità morali

Osservazioni e note



Il complemento di qualità deve sempre essere accomnato da un attributo, che in alcuni casi si può omettere nella traduzione: giovane di (grande) talento. Il genitivo di qualità può anche accomnare direttamente il verbo sum: è (uomo) di grande ingegno.

Il complemento partitivo

Può essere tradotto anche con e/ex +ablativo e inter + accusativo spesso in genitivo .La totalità all'interno della quale viene evidenziata una parte.

Dopo sostantivi indicanti la parte di un tutto (numerus,multino,pars)

Dopo ativi e superlativi

Dopo pronomi interrogativi e indefiniti (quis?(tra molti) Uter?(tra due),nemo,nullus,aliquis)

Dopo i numerali e gli avverbi di luogo (ubi)

Il genitivo con i verbi di stima

Il complemento di stima indica il grado di considerazione morale o di valore commerciale in cui è tenuto qualcuno o qualcosa, è retto dai verbi (duco,puto,aestimo,exstimo,facio,habeo(stimo)fio(sono stimato)sto,sum (valgo).

Si trova espresso:

Con il genitivo di avverbi,se la stima è indeterminata

Se il genitivo di stima al grado ativo è modificato da un avverbio di quantità,esso prende la forma ablativale di misura:molto di più.

Con l'ablativo se la stima è determinata

Il genitivo con i verbi di prezzo

Il complemento di prezzo, che indica il prezzo d'acquisto, di vendita, di affitto di un bene, è introdotto da verbi di compravendita (vendo,veneo,liceo,sto,consto)

Si trova espresso:

Con il genitivo, solamente nelle 5 forme avverbiali: tanti, tantidem, quanti, pluris, minoris

Con l'ablativo negli altri casi, con prezzo sia determinato sia indeterminato

Il genitivo con i verbi giudiziari

Si dividono in verbi di colpa e verbi di pena:

Introducono il complemento di colpa (accuso arguo insimulo incuso convinco)

Vengono tutti costruiti con il genitivo della colpa indicata, preceduto o meno dagli ablativi.

Introducono il complemento di pena (damno,condemno,multo,libero,absolvo)

Con il genitivo se la pena è generica o indeterminata

Con l'ablativo se la pena è determinata

Il genitivo con i verbi di memoria

(Memini, reminiscor, obliviscor, reggono il genitivo della persona e preferiscono l'accusativo della cosa di cui si ricorda o ci si dimentica.

Il verbo recordor vuole de + ablativo della persona e preferibilmente l'accusativo della cosa

Osservazioni e note

La frase impersonale mihi venit in mentem (mi viene in mente) regge sempre il genitivo della persona o della cosa

I verbi admoneo, moneo, commoneo e commonefacio, si trovano con l'accusativo della persona cui si fa ricordare e de + ablativo della cosa ricordata.Se però la cosa è espressa con un pronome o aggettivo neutro, si trova in accusativo

Il genitivo con i verbi impersonali interest e refert

Vengono costruiti sempre impersonalmente,cioè alla terza persona singolare, e vogliono il genitivo della persona cui qualcosa importa. Per i pronomi personali di prima e seconda persona si usano le forme dell'ablativo singolare femminile ( mea, tua, nostra, vestra, ) per la terza persona si usa il genitivo (eius, eorum, eatrum).

La cosa che interessa non viene mai espressa con un sostantivo, bensì con un pronome neutro singolare all'accusativo, con un infinito o una proposizione infinitiva, con una proposizione completava costruita con ut/ne e il congiuntivo, con una proposizione interrogativa indiretta.

Osservazioni e note

Nelle proposizioni infinitive e interrogative indirette, qualora vi sia identità di soggetto fra reggente e subordinata, si usa la forma pronominale sua.

L'espressione "a tutti noi/voi importa" viene resa in latino con omnium nostrum interest.

Il fine per cui una cosa importa si rende con ad + accusativo

Quanto una cosa importa può essere reso con avverbi o espressioni avverbiali varie





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