Il giovane virgulto
Una volta nato il lio per
prima cosa il padre concepisca la migliore speranza su di lui così
sarà più diligente fin dagli inizi. É infatti falsa lamentela
secondo la quale a pochissimi uomini è concessa la capacità di
apprendere le cose trasmesse, che in più verità perdono tempo e
fatica per lentezza di ingegno. Infatti al contrario troverai molti agili nel
pensiero e pronti all'apprendimento. E in effetti è ciò è
naturale per l'uomo così per gli uccelli nel volo, i cavali per la corsa
e le fiere per la crudeltà sono generati, così è per gli
uomini la vita attività mentale; da qui l'origine dell'animo è
ritenuta legata al cielo. In verità gli idioti e i negati a ogni
apprendimento sono, secondo la natura dell'uomo, altrettanto rari che i corpi
mostruosi segnati da anormalità, ma questi furono pochissimi. Prova ne
è che nei bambini splende la speranza di moltissime potenzialità.
E quando queste vengono ameno con l'età è evidente che questa
speranza non è venuta a mancare l'inclinazione naturale ma l'adeguata
educazione. "tuttavia uno è superiore per ingegno ad un altro". Lo
concedo ma riuscirà più o meno: non si trova nessuno che non
abbia ottenuto nessun risultato con lo studio. Chi abbia capito ciò
appena diventerò à genitore si darà alla più
attenta cura possibile ad aspettarsi il futuro buon oratore. Prima di tutto non
sia scorretto il linguaggio delle nutrici le quali se possibili, Crisippo desiderò che fossero acculturate,
sicuramente volle che venissero scelte le migliori per quanto le circostanze lo
permettono. E certamente viene prima il criterio della moralità e
tuttavia parlino in maniera corretta. Queste per prima il fanciullo dirà, le parole di
queste si sforzerà di riprodurre attraverso l'imitazione e per natura
restiamo tenacissimi a quelle abitudini con le menti non ancora formate, come
persiste il sapore del quale si impregnano i recipienti nuovi. Come non si
possono lavare i colori della lana una volta che sia stata mutata la sua
bianchezza naturale. E proprio le abitudini peggiori sono quelle che aderiscono
con maggior forza. Infatti quelle positive così facilmente si mutano in
peggio: quando si potrebbero mutare le virtù in vizi? Non si abitui
dunque nemmeno nell'infanzia al linguaggio che poi si debba disimparare. Ma nei
genitori vorrei che ci fosse la massima cultura possibile. E non parlo soltanto
dei padri: infatti sappiamo che la madre Cornelia contribuì moltissimo
all'eloquenza dei Gracchi, il cui dottissimo discorso è stato trasmesso
anche con lettere ai posteri. E la lia di Gaio si dice che abbia riprodotto
nel parlare l'eloquenza paterna e Ortensia lio di Quinto tenuta davanti ai
triumviri viene letta non soltanto nel rispetto del sesso. Ne tuttavia coloro
ai quali non tocco l'apprendimento, non abbiamo minor cura di insegnare ai
li, ma sia per questo stesso motivo più diligenti in tutto il resto.