latino |
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Nom a ae
Gen ae arum
Dat ae is
Acc am as
Voc a ae
Abl a is
Particolarità:
- Genitivo singolare in as: nelle locuzioni pater/meter/filius/filia familias
- Genitivo plurale in um: in amphora, drachma e nei nomi composti con - cola, - gena
- Dativo e ablativo plurale in abus: in filia, dea, liberta, equa
- Locativo in ae: Stato in luogo con nomi di città o piccola isola
- Pluralia tantum: Athenae, Cannae, Syracusae, deliciae, divitiae, epulae, insidiae, indutiae, nuptiae, tenedrae.
- Diversi significati: copia=abbondanza/ copiae=milizie, littera= lettera dell'alf./ litterae= lettera missiva, opera=opera/ operae=operai, vigiglia=vigiglia/ vigigliae=sentinelle.
Nom (us) i / um a
Gen i orum / i orum
Dat o is / o is
Acc um os / um a
Voc (e) i / um a
Abl o is / o is
Particolarità:
- Nominativo singolare: Pelagus, virus, vulgus sono neutri
- Genitivo singolare: i sostantivi terminati per - ius, - ium possono contrarre la vocale i, in nomi in - aius, eius contraggono sempre la vocale
- Vocativo singolare: nei nomi propri terminanti per - ius, ium e filius, genius non vogliono la - e del vocativo
- Locativo: Stato in luogo nei nomi di città e piccola isola con la terminazione - i
- Genitivo plurale in um: in nomi di monete e misure, nei composti di vir e nei nomi di popoli
- Deus: S. - us/- i/- o/- um/dive/o P. dii,di,dei/orum,um/diis,dis,deis/os/dii,di,dei/come nom.
- Pluralia tantum: Agri,Delphhi,Veii,arma,exta,fasti,hiberna,inferi,liberi,superi.
- Diversi significati: Auxilium=aiuto/ auxilia=truppe ausiliarie, castum=fortezza/ castra=accampamento, impedimentum=impedimento/ impedimenta=salmerie, ludus=gioco/ ludi=spett. pubblici
- Sostantivi eterogenei: locus plur: 1 loci,orum (passi di un libro) 2 loca,orum(luoghi)
Nom varie es / varie a
Gen is um/ium / is um/ium
Dat i ibus / i ibus
Acc em/im es / varie a/ia
Voc varie es / varie a/ia
Abl e/i ibus / ibus ibus
1° gruppo: sostantivi imparisillabi con una sola consonante davanti alla is del genitivo singolare, abl. in e, gen. plurale in um e casi direti del neutro in a
2° gruppo: sostantivi parisillabi, o imparisillabi con due consonali davanti alla is del geitivo singolare, abl in e, gen. plurale in ium e casi diretti del neutro in a
3° gruppo:sostantivi neutri terminanti al nominativo in e, al, ar, abl. in i, gen plurale in ium, casi diretti in ia
4° gruppo: sostantivi (limitati) di parisillabi usenti al nominativo singolare in is, abl in i, acc.sing in im gen plur in ium
Particolarità:
- Nomi irregolari: bos,bovis ( plur: boves,boum,bubus e bobus, boves), iter,itineris (eccetto i casi diretti si declina sul tema di itiner), Iuppiter ( eccetto nom e vocativo si declina sul tema Iov), supellex,supellectilis(solo singolare sul tema supellectil), vis ( sing.: vis, roboris,robori,vim,vis,vi plur.: vires,virium,viribus,vires,vires,viribus).
- Singularia tantum: aes,alieum; indoles,is; pietas,atis; plebs,plebis; proles,is; snguis,inis; senectus, utis; supellex,ctilis; vesper,eris; ver, veris.
- Pluralia tantum: Nomi comuni ( fides,ium;moenia,ium); nomi di categorie o divinità( Optimates,ium;Quirites,ium); nomi di feste(Bacchanalia,ium; Saturnalia,ium), nomi geografici (Alpes,ium; Gades,ium)
- Significati diversi: aedis=tempio/aedes=casa, finis=fine,confine/fines=territori, ops=l'aiuto/opes=le ricchezze, i mezi, sal=sale/ales=le arguzie, sors=sorte/sortes= i responsi, gli oracoli
- Nomi eteroclitici vas,vasis( sing. 3 decl., plur. 2 decl.), vesper,eris ( nei poeti 2° decl. Vesper, eri).
Nom us us / u ua
Gen us uum / us uum
Dat ui ibus / u ibus
Acc um us / u ua
Voc us us / u ua
Abl u ibus / u ibus
Prticolarità:
- Dativo e ablativo plurale in ubus nei nomi in cus (lacus, arcus, partus, artus, tribus)
- Domus,us ; abl.sing domo, locativo domi, gen.plur dom uum/orum acc. plur domos
- Iesus: Iesus,Iesu,Iesu,Iesum,Iesu,Iesu
- Sostantivi difettivi: Ductu= sotto la guida, horatu=per esortazione, iussu=per comando, natu= di per anscita. Alcuni nomi possono usire al genitivo singolare o alla 4 o alla 1 decl.
Nom es es
Gen ei erum
Dat ei ebus
Acc em es
Voc es es
Abl e ebus
Seguono regolarmente la 1° decl. per il femminile, la 2° per il neutro.
Si dividono in aggettivi us,a,um; er,era,erum; er,ra,rum.
Alcuni aggettivi si dicono pronominali in quanto hanno la terminazione del genitivo singloare in ius e del dativo singolare in i in tutti i generi ( alius, alter, nullus,solus,totus,ullus,unus,uter,neuter,uterque.
Anche gli aggettivi possono avere una funzione sostantivata in questo caso si usa l'aggettivo neutro ( di preferenza nei casi diretti).
Seguono la terza declinazione (abl. sing i gen.plur. ium neutro plur.ia);
si dividono in aggettivi: 1 a tre terminazioni(er,is,e), 2 a due terminazioni(is,e), 3 ad una terminazione(x,l,r,s)
Aggettivi difettivi e indeclinabili: frugi, nequam, necesse, potis,pote, macte, tot..quot, aliquot
- Comparativo di minoranza: minus..quam
- Comparativo di equaglianza: tam..quam, aeque..ac, ita..ut
- Comparativo di maggioranza: aggiungere alla radice del genitivo al declinazione seguente:
Nom ior iores ius iora
Gen ioris iorum ioris iorum
Dat iori ioribus iori ioribus
Acc iorem iores ius iora
Voc ior iores ius iora
Abl iore ioribus iore ioribus
- Secondo termine di paragone: Dopo il ativo di maggioranza si mette quam+ caso 1° termine se è in nominativo o accusativo o genitivo o dativo o ablativo, albativo semplice quando il 1° termine è in nomniativo o accusativo, se il secondo termine è un pronome, o se la frase è negativa. Se la azione avviene tra due aggettivi si puo' avere: magis+ aggettivo positivo e quam + aggettivo positivo, o aggettivo rativo+ quam aggettivo ativo.
- Comparativo assolauto: si traduce con alquanto, troppo, piuttosto, un po'
- Superlativo: aggiungere alla radice del genitivo issimus,a,um
- Particolarità dealla azione:
Aggettivi in er fanno rimus,a,um nel superlativo
Aggettivi in ilis fanno limus,a,um nel superlativo
Aggettivi in dicus ficus volus fanno enitio, entius nel ativo e entissimus,a,um ne superlativo
Aggettivi in eus,ius,uus fanno magis + agg. nel ativo, maxime + agg. nel superlativo
Bonus (buono)= melior =optimus,a,um
Malus (cattivo)= peior = pessissimus,a,um
Magnus (grande)= maior = maximus,a,um
Parvus (piccolo)= minor = minimus,a,um
Multus (molto)= plus (n.) = plurimus,a,um
Alcuni aggettivi possono formare il superlativo assoluto con i prefissi prae e per.
- Formazione degli avverbi
Aggettivo prima classe: radice genitivo + e
Aggettivo seconda classe: radice genitivo + iter
Aggettivo terminante in ans, ens: radice genitivo + er.
- Comparativo di maggioranza uguale al ativo dell'aggettivo al neutro singolare
- Comparativo di minoranza e ugaglianza si formano con gli stessi avverbi (tam..quam ecc.)
- Superlativo: radice del genitivo del superlativo dell'aggettivo+ e
- Il doppio nominativo è retto da: verbi intransitivi che indicano modo di essere (fio, evado, existo), da verbi passivi (appellativi appellor, dicor elettivi eligor, creor estimativi existimor, effettivi).
- I verbi copulativi mantengono il doppio nominativo se sono retti da verbi servili, se questi sono verbi di volontà si può avere il doppio nominativo con l'identità di soggetto).
- Viedeor, videris, visus sum, videri =sembrare
Personale
Mhih videris esse diligens Mi sembra che tu sia diligente
Soggetto infinitiva= soggetto di videor
Videor concorda in genere e numero con il proprio soggetto
La persona a cui sembra va in dativo
La perposizione si rende con l'infinito , se contiene un predicato nominale o un predicativo del soggetto questi vanno al nominativo, i participi vanno al nominativo
Impersonale
1 aggettivo neutro: iustum, aequum, utile, idoneum, turpe, facile
Non mihi videtur iustum te ira
Non mi sembra giusto che tu non venga
2 infinitiva con verbo impersonale: paenitet, piget, pudet, miseret, taedet, refert, interest
Tibi videtur me taedere huis hotium
Ti sembra che io mi annoi di questa vacanza
3 verbo privo di supino allora bisogna usare la forma fore/futurum esse ut + cong. pres. se il tempo della principale é principale, imper. se storico
Nobis videtur non fore ut Marcum discat loqui Britannicum
Ci sembra che Marco non imparerà a parlare l'inglese
4 quando significa sembrar bene, sembrare opportuno
Vobis visum est aliquod vos scribere de vestro itinere
Vi é sembrato opportuno scrivere qualcosa del vostro viaggio.
5 In senso parentetico ( Cesare, come sembra, fu un grande comandante)
- Dicor, feror, narror, putor, trador
Nei tempi semplici costruzione personale.
(invece del passivo si può trovare l'attivo dicunt,narrant,ferunt,tradunt)
Nei tempi composti o nella per. pass. costr. impersonale
- Iubeor, sinor, vetor, prohibeor
Costruzione sempre personale
accusativo semplice
- Con l'attivo dei verbi che al passivo reggono il doppio nominativo
- Verbi transitivi in latino e intr. in italiano
abdico, deficio, delecto, despero, fugio, iuvo, sequor, spero, ulciscor
- Verbi intransitivi usati transitivamente
1 verbi sentimento: doleo, fastidio, fleo, formido
2 verbi di sensazioni fisiche: oleo, sapio, resipio, sitio
3 verbi con l'accusativo dell'oggetto interno: vivere vitam, cenare cenam,
- Verbi di moto
adire, aggredi, circumvenire, circumstare, inire, obire, peragrare, praeterire, subire, transire, convenire
- Verbi assolutamente impersonali
1 miseret, miseruit, miseritum est, miserere: aver compassione
2 paenitet, paenituit, paenitere: pentirsi, essere scontento
3 piget, piguit, pigitum est, pigere: provare rincrescimeno
4 pudet, puduit, puditum est, pudere: vergognarsi
5 taedet, pertesum est, taedere: annoiarsi, essere stanco
accusativo della persona che prova sentimento o i pronomi eum, eam, eos, eas
genitivo della cosa che determina sentimento a meno che non sia un pronome neutro al nominativo, o un infinito, o una proposizione infinitiva o causale introdotta da quod + cong., o una interrogativa indiretta.
Vos misereat patientis ut die Deum misereat vestrum
Abbiate compassione di chi soffre affinché un giorno Dio abbia compassione di voi
Me piget quod non audiverim amicum patientem
Mi dispiace di non aver ascoltato l'amico che soffriva
- Verbi relativamente impersonali: decet, dedecet, fallit, fugit, iuvat, latet, praeterit, vogliono l'accuastivo della persona.
doppio accusativo
- Con il complemento oggetto e quello predeicativo dell'oggetto
- Con il complemeto oggetto e quello di luogo con i verbi di movimento composti con preposizione che regge l'accusativo
- Con l'espressione certiorem facere aliquem de aliqua re (passivo: certior fio de aliqua re): informare qualcuno di qualcosa
- l' espressoni uxorem aliquem ducere: prendere una in moglie, sposarsi
- Doceo e celo
*In accusativo sia la cosa insegnata che la persona a cui si insegna
Filon docuit philosophiam Ciceronem
Filone istruì nella filosofia Cicerone
(Doceo ammette anche l'ablativo+de nel senso di informare, celo esprime molto spesso al cosa con de+ablativo)
*Al passivo doceo adotta le forme erudior, imbuor, instituor e ablativo della cosa o disco con l'asccusativo della persona e a,ab+ablativo della persona da cui si impara
Cicero imbutus est de philosophia a Filone
Cicerone fu istruito nella filosofia da Filone
*Al passivo in celo la persona a cui si nasconde diventa soggetto, con essa concorda il verbo, la cosa si rende con de+ablativo oppure accusativo se è un pronome neutro
Non est de illo veneno celata mater
La madre non fu nascosta riguardo quel veleno
- Posco, reposco, flagito: due accusativi della persona e della cosa
- Oro, rogo e i verba rogandi: Un accusativo quello della persona o della cosa, due accusativi se la cosa è un pronome neutro, la cosa può essere una completiva finale
- Peto e quaero: Accusativo della cosa e a,ab,e,ex (questi due per quaero) della persona
Particolari usi dell'accusativo
- Accusativo usato avverbialmente, col neutro dei pronomi e aggettivi indicanti qunatità o con alcune espressioni come magnam, maiorem, maximam patrem= in gran, maggiore, massima parte.
- Accusativo esclamativo da solo o con le interiezioni ah,heu,o,en,bene
- Complemento di estensione nello spazio:indicanti le dimensioni di un corpo
1: Quando dipende da aggettivi si esprime con l'accusativo
2: Quando dipende da un sostantivo si rende col genitivo
- Complemento di distanza: indica lo spazio che intercorre tra due luoghi
1: Il numerale e l'espressione indicante la distanza in accusativo, o l'ablativo o il genitivo retto da spatio o intervallo
2: Il luogo o il termine da cui si computa la distanza si rende in ablativo con a,ab anche se è un nome di città
- Complemnto di età
1: accusativo del cardinale + participio natus
2: accusativo ordinale +1 + participio agens
3: genitivo cardinale + nome(puer, adulescens..)
- Epesegetico: specifica la natura particolare del termine a cui è riferito.
- Sogg. Ogg.: indica la persona o cosa che può assumere il valore di sogg. o ogg. dell'azione, implicito nel concetto di sost. cui è unito dal rapp. di spec.
- Possessivo: indica un rapporto specifico di appartenenza.
- Pertinenza: espresso dalle locuz.: è proprio di, è dovere di,; è una forma di gen. poss. in forma predicativa.
- Classificazione: indica la categoria o la classe a cui va attribuita una persona o cosa.
- Qualità: Appartiene alla cat. prec. e indica le doti, le proprietà caratteristiche di persona o cosa.
- Partitivo: indica la totalità, di cui il termine che esso specifica rappresenta una parte.
- Con aggettivi: raggruppati in: 1- desiderio o avversione; 2- capacità, esperienza, conoscenza, ricordo; 3- partecipazione, padronanza, proprietà, abbondanza.
conscius ha pure il dativo della cosa e della persona
communis ha pure il dativo o cum+ ablativo
plenus ha quasi sempre il genitivo,
refertus ha il genitivo della persona e l'ablativo della cosa
alienus: a.ab+ ablativo nel senso di avverso,contrario, nel senso di maldisposto, svantaggioso regge il dativo
similis e dissimilis vogliono il genitivo se la somiglianza è perfetta, il dativo se è relativa ( simili veri = verosimile simili mei,tui,sui,nostri vestri )
- Con participi: reggono il gen. al part. pres. verbi transitivi, con valore aggettivale.
- Stima e Prezzo: magni: molto; pluris: di più, maggiormente; plurimi, permagni, maximi: moltissimo; parvi: poco; minoris: di meno; minimi: pochissimo, niente; nihili: niente; tanti: tanto; quanti: quanto.
- Colpa o Pena: accuso, damno, absolvo, : reggono la colpa; damno, multo, absolvo: reggono la pena.
- Memini, reminiscor, obliviscor:
genitivo di un nome di persona (con memini talora l'accusativo)
genitivo o accusativo di un nome di cosa accusativo se la cosa è un pronome o aggettivo neutro
- Moneo, admoneo, commoneo, commonefacio:
accusativo della persona a cui si fa ricordare
da+ablativo o genitivo della cosa, accusativo se la cosa è un pronome o aggettivo neutro
- Commemoro: accustivo. o de+ablativo
- Mentionem facio: genitvo o de+ablativo
- Mihi(tibi..) venit in mentem: 1) impersonale col genitivo della persona o della cosa che viene in mente 2) personale, quando la cosa che viene in mente è un pronome neutro e va al nominativo con cui si concorda la voce verbale
- Interest, Refert:
La persona o pronome non personale in genitivo; pronome personale si usa: mea, tua, nostra, vestra, illius(eius), illorum, illarum(eorum, earum) (sua quando il verbo fa parte di una infinitiva o con il cong. e il pron. si riferisce al sogg.)(A tutti noi, a tutti voi imprrta, si traduce con omnium nostrum, omnium vestrum, le apposizioni si scompongono in relative a voi padri= a voi che siete padri= vestra qui patres estis interest;
La cosa: pronome neutro al nominativo, infinito, infinitiva, completiva, interrogativa indiretta.( se la cosa è un nome cercare di scomporla in una subordinata)
Il fine con ad+ accusativo
Quanto: avverbio, neutro avverbiale, genitivo di stima
- Con verbi intransitivi:
1) verbi intransitivi in latino, con il complemento di termine in italiano
adversor, obsto, obsisto, officio, repugno, resisto: mi oppongo, resisto
cedo: cedo
consulo, provideo, caveo: provvedo
desum: manco
displiceo: dispiacco
impero: comando
indulgeo: accondiscendo
noceo, obsum: nuoccio
oboedio, obsequor:obbedisco
obtempero, pareo: obbedisco
placeo: piaccio
prosum, proficio: giovo
2) verbi intransitivi in latino con costruzione diversa in italiano
assentio, assentior: son d'accordo con benedico: dico bene di
confido: confido in
diffido: diffido di
fido: mi fido di
irascor: mi adiro con
gratulor: mi congratulo con
maledico: dico male di
succenseo: mi sdegno con
3) verbi intransitivi in latino, transitivi in italiano
assentor: adulo
auxilior, opitulor, subvenio, succurro: aiuto blandior: accarezzo
faveo: favorisco
ignosco: perdono
insidior: insidio
invideo: invidio
medeor: curo
minor, minitor: minaccio
nubo: sposo
obtrecto: denigro
parco, tempero: risparmio(perdono)
plaudo: applaudo
satisfacio: soddisfo
servio: servo
studeo: studio, amo
suadeo: consiglio
persuadeo: persuado
- Costruzione passiva dei verbi intransitivi col dativo
I verbi intransitivi col dativo ammettono solo la forma impersonale:
Soggetto in dativo
Verbo impersonale alla 3° singolare
Complemento d'agente a,ab+ablativo
- Verbi con doppia costruzione: sono i verbi formati con le preposizioni e si costruiscono o con il dativo o con la preposizione e il caso richiesto
- Dono,induo,exuo,circumdo,aspergo,macto,intercludo,induco: dativo della persona e accusativo della cosa o accusativo della persona e ablativo della cosa
- Verbi di eccellenza( dativo o accusativo della persona e ablativo della cosa in cui si eccelle)
antecedo, anteeo: vado innanzi, supero antecello: mi segnalo
antisto: sto innanzi, supero excello: mi distinguo
praesto: sono superiore praecedo: vado innanzi, supero
praecurro: corro innanzi, supero supero: supero
vinco: supero
- Verbi con costruzioni diverse:
caveo alicui =provvedo a
aliquem = evito
ab aliquod = mi guardo da
consulo (in) aliquem = prendo provvedimenti contro
de aliquo= delibero intorno a
incumbo alicui rei = mi getto su qualcosa
in aliquid = mi dedico
metuo alicui = temo per
timeo aliquem = temo qualcuno
vereor ab aliquo = temo da parte di qualcuno
de aliquo = temo riguoardo a
moderor alicui = modero
aliquid = regolo, governo
prospicio alicui = provvedo a
provideo aliquid = prevedo
alicui = modero
tempero aliquid = tempero,regolo,governo
ab aliqua re = mi astengo da
vaco alicui = sono libero per, attendo a
(ab)aliqua re = sono libero da
- Dativo con aggettivi: che indicano utilità, danno, amicizia, avversione, somiglianza, dissomiglianza, attitudine, disposizione, vicinanza, affinità, parentela.
- Dativo di vantaggio o svantaggio: indica la personaa o cosa a vantaggio o svantaggio della quale si compie l'azione, treduzione con 'per'
- Dativo etico: indica la partecipazione sentimentale di chi parla o scrive
- Dativo di relazione:indica la persona in rapporto alla quale ha valore il predicato
- Dativo di possesso:indica la persona a cui appartiene una cosa: il possesso diventa soggetto, il possessore va in dativo, al verbo avere si sostituisce sum.
- Dativo d'agente: si usa con la perifrastica passiva, con alcuni verbi tipo probor, audior, quaeror, cognoscor..
- Dativo di fine e di effetto:indica il fine o l'effetto espresso dal verbo; da notare le espressioni: dare,mittere dono, numeri (dare, mandare in dono)/ triduere,vetere culpae, crimini, laudi ( ascrivere a colpa, a delitto, a lode)/ mittere, venire, ire auxilio ( mandare, venire, andare in aiuto)/ reliquere praesidio (lasciare a difesa)/ canere receptui( suonare a raccolta)/ diem dicere, constituire colloquio ( stabilire il giorno per un colloquio)/ locum capere, diligere castris ( scegliere un luogo per l'accampamento)/ auxilio esse( essere d'aiuto)/ saluti esse (essere di salvezza)/ usui esse( essere du utilità)/ laudi esse (essere di lode)/ ludibrio esse( essere oggetto di scherno)/ curae, cordi esse (stare a cuore).
- Doppio dativo: dativo di fine+ dativo di vantaggio o dativo di effetto + dativo di vantagggio.
- Ablativo di allontanamento o separazione: con i verbi che indicano allontanare, distoglere cacciare, allontanarsi, astenersim desistere, liberare, difendere, separare, dividere, distinguere, differire, dissentire; Persona: a,ab,e,ex,de + ablativo; cosa= ablativo semplice (+ preposizione), i verbi composti con dis e se si costruiscono sempre con a.ab+ ablativo ( Il verbo interdicere si costruisce con alicui aliqua re, notevole è l'espressione giuridica interdicere alicui acqua et igni= interdire ad uno l'uso dell'acqua e del fuoco cioè esiliarlo);
- Ablativo di privazione con verbi e aggettivi che indicano privare, mancare, aver bisogno. (I verbi egeo ed ingeo si costruiscono con il cenitivo; gli aggettivi nudus, orbus, vacuus preferiscono l'ablativo con a,ab)
- Ablativo di origine o provenienza: ablativo semplice con i nomi indicanti la famiglia, le condizioni sociali, con i nomi propri dei genitore e con gli appellativi pater e mater; e,ex,de+ablativo con i pronomi, con i nomi comuni per indicare l'origine dei fiumi o origine urata;a,ab+ ablativo con discendenza remota
- Ablativo di agente o causa efficiente: con ablativo con a,ab se l'azione è compiuta da un essere animato o da sostantivi astratti o esprimenti forze della natura o dai nomi collettivi, con l'ablativo semplice se l'agente è rappresentato da un nome di cosa
- Ablativo di paragone: il secondo termine di paragone si traduce o in ablativo semplice o con quam e caso del 1° termine: Il secondo termine si traduce in ablativo quando è espresso da un pronome neutro o da una locuzione come spe, opinione, expectatione, iusto, aequo, solito e di preferenza delle frasi negative o interronegative. (il secondo termien di paragone in quam si traduce anche dopo le preposizioni ante,post,supra,ultra,praeter,pridie,postridie - - Quando nel secondo termine non si può sottointendere lo stesso verbo del primo bisogna ricorrere ad una proposizione conmarativa con quam e sum - - vedere ativi)
- Ablativo di argomento: L'argomento di cui si parla si rende con de e l'ablativo; nei libri si usa de+ablativo per indicare l'argomento trattato e il nominativo per evidenziare il protagonista reale o immaginario
- Ablativo di materia: a,ex,de + ablativo, si può talvolta trovare l'aggettivo corrispoandente
- Ablativo di mezzo o strumento: Indica la cosa, persona, animale, mediante la quale si compie il processo verbale: ablativo sempliice se è rappresentato da animale o cosa, per+accusativo se rappresentato da un nome di persona, talora anche il genitivo retto dagli ablativi opera,beneficio, auxilio. E' retto da verbi che significano circondare, cingere, vestire, coprire, vivere, nutrire, ornare, fornire, ammaestrare. Locuzioni importanti: castris se tenere( trattenersi nell'accampamento) curru,equo,navi vehi ( andare sul cocchio, a cavallo,per nave) fidibus anere (suonare la cetre) lapidibus,sanguine pluere( piovere pietre, sangue) memoria tenere( ritenere a memoria) pedibus ire (andare a piedi) pila, alea ludere( giocare a palla,a dadi) proelio, bello vincere ( vincere in battaglia in guerra) proelio lacessere (provocare battaglia) sangiune manare (sudare sangue) tecto accipere, recipere (ricevere in casa) hospito accipere (accogliere ospitalmente) afficere aliquem beneficio, laude, praemio, timore (beneficare, lodare, premiare, intimorire, qualcunon - anche al passivo)
- Ablativo di abbondanza: da verbi e aggettivi che significano abbondare, colmare, caricare (l'aggettivo plenus si costruisce di preferenza con il genitivo; refertus con,l'ablativo della cosa e il genitivo della persona)
- Utor,fruor,fungor,potior,vescor: si costruiscono con l'ablativo strumentale( potior si può trovare anche col genitivo come nelle locuzioni potiri rerum impadranirsi del protere; ricordare aliquo familiriter uti avere dimestichezza, essere intimo amico con qualcuno, aliquo magistro (duce..) uti servirsi si qualcuno come maestro ( come guida..); il perfetto di vescor si supplisce con edi)
- Opus est: Impersonale: la cosa va in ablativo al persona in dattivo il verbo esse alla 3° persona; personale: la cosa va in nominativo, con questa concorda il verbo esse la persona che ha bisogno si esprime in dativo. (la cosa può anche essere espressa dall'ablativo di un participio perfetto neutro o da un infinito o da una proposizione infinitiva).
- Dignus, indignus: sono determinati dall'ablativo strumentale della cosa, quando la cosa in italiano è un verbo, in latino si rende con una relativo al congiuntivo
- Ablativo di causa: si traduce con: ablativo semplice quando la causa è riferita al soggetto (causa interna), qb,propter + accusativo quando la causa è estranea al soggetto(causa esterna), prae+ ablativo in proposizioni negative i quando la causa costituisce un impedimento a compiere l'azione(causa impediente). Ricordarsi:1 Quando la causa interna è rappresentata da un sostantivo questo può essere rafforzato con un participio. 2 Hortatu (per esortazione), iussu (per comando), iniussu ( senza,contro l'ordine), impulsu (per istigazione), rogatu ( per richiesta), sponte (per volontà). 3 Hanno l'ablativo di causa alcuni verbi di sentimento (doleo, gaudeo, glorior, laetor, mareo, queror, conqueror..) e gli aggettivi di significato affine (laetus, contentus, anxius, sollicitus..). 4 Il verbo laborare = soffrire, essere in difficoltà si costruisce con l'ablativo semplice quando è indicato il male in genere o la causa, ex+ablativo se viene indicata la parte del corpo malata (laborare ex aere alieno = essere oppresso dai debiti, laborare a re frumentaria = essere in diffocoltà per gli approvigionamenti).
- Ablativo di misura: con i verbi che significano valutare, misurare, giudicare e con i ativi e gli avverbi e preposizioni implicanti idea di paragone; In questi casi l'ablativo è spesso un avverbi con uscita in - o
- Ablativo di limitazione: Indicano entro quale ambito o sotto quale aspetto è circoscritto l'enunciato del verbo. Ricordarsi maior, maximus, minor, minimus natu (maggiore, minore d'età), meo animo (secondo il mio pensiero) meo arbitrio (a mio piacere) meo consilio, mea sententia (a mio parere) nomine ( di nome), re (di fatto, in realtà), specie (in apparenza).
- Ablativo di comnia e unione: cum+ albativo ( con i sostantivi indicanti forze militari si ha l'ablativo semplice se prevale l'idea di mezzo; l'ablativo con cum è frequente con i verbi di significato combattere, parlare, discutere, essere in accordo, disaccordo, comunicare, trattare, mescolare, unire).
- Ablativo di modo: Si traduce con cum+ablativo / cum(spesso interposto) + alblatvo o ablativo semplice se è rappresentato da un sostantivo + attributo. Ricordare agmine, consilio, iure, iniuria, more, ratione, ritu, aequo animo, ea condicione, hoc animo, hoc consilio, nulla difficultate, nullo labore.(in colonna, di proposito, a ragione, a torto, secondo il costume, sistematicamente, secondo l'uso, di buon grado, a tale condizione, con questa intenzione, con questa intenzione, senza alcuna difficltà, senza alcuna fatica). Inoltre si può ricorrere a per/in/ad + accusativo in alcune espressioni cristallizzate: per contumeleliam ( oltraggiosamente), per iocum, per ludum et iocum (per scherzo), per speciem (sotto il pretesto), per vim ( con la violenza) mirum in modum (in modo sorprendente) ah hunc modum ( in questo modo).
- Ablativo di qualità: Indica le doti, le proprietà caratteristiche di una persona: Si usa con qualità fisiche o psichiche transitorie, per indicare qualità morali o intellettuali, in questo caso subisce la concorrenza del genitivo.
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