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L'illusione di Didone pg. 597 Avv alliterazione (onomatopeico) nom Interea magno misceri murmure
caelum incipit, insequitur commixta grandine nimbus, acc nom nom nom acc (st in luogo) Speluncam Dido dux et Troianus eandem pres agg val predic nom (enum) nom pres acc (fulserunt)perf nom agg nom dat abl (st in l) perf (negativo)abl (st in l) nom Nom nom agg gen agg gen Abl perf cong cong c. efficente pres p Cong avv acc nom pre dep acc Abl pres pron abl pres abl acc |
Intanto il cielo comincia (incipio, is, cepi, ceptum, ere3) ad essere sconvolto da un grande fragore, seguito (insequor, eris, secutus sum, sequi3) da grandine mista a nuvole. Didone e il capo troiano giungono in una stessa grotta. Per prima Quel giorno per primo fu causa di morte e di mali; infatti Didone non è agitata nell'animo (moveo, es, movi, motum, ere2) da ciò che si vede (species) e da ciò che si dice (fama), né ormai considera (meditor, aris, atus sum, ari) l'amore furtivo: lo chiama (voco, as, avi, atum, are) matrimonio, con questo nome copre la colpa. (praetexo, is, texui, textum, ere3) (tratta dalla veste abbellita con un orlo color porpora, Praetexta). (TERRA aiuta l'uomo in qlsiasi momento: accoglie l'uomo dalla nascita alla morte) (GIUNONE favorevole alle nozze: accompagna Didone all'altare nel tipico matrimonio romano in cui la sposa pura era presentata da un matrona) |
La maledizione di Didone pg 602 (Enea annuncia la sua partenza, ma lei non vuole capirne i motivi: elle ha davanti a sé un uomo che, a suo parere, non prova sentimenti per lei). Imp imp acc abl imp acc (m per l) acc i, sequere Italiam
ventis, pete regna per undas. Spero equidem mediis, si quid pia numina pres possunt, supplicia hausurum scopulis et nomine Dido saepe vocaturum.
Sequar atris ignibus absens et, cum frigida
mors anima seduxerit artus, omnibus umbra locis adero. Dabis, improbe, acc poenas fut sempl nom acc fut semp dat nom prep Audiam et haec Manis veniet mihi fama sub agg acc imos |
Va (eo, is, ivi, itum , ire), segui (sequor, eris, secutus sum, sequi3) l'Italia fra i venti, cerca (peto, is, ivi, itum, ere3) un regno pre le onde. Spero (spero, as, avi, atum, are) davvero che, se gli dei possono qualcosa, In mezzo agli scogli paghi le tue pene (haurio, is, hausi, haustum, ire4) e spesso invochi (voco, as, avi, atum, are) per nome Didone. Ti inseguirò con luttuosi fuochi, anche se assente, e quando la fredda morte avrà separato (seduco, is, duxi, ductum, ere3) il corpo dall'anima, come ombra sarò presente (adeo, is, ii, itum, ire) in ogni luogo. herai (do, das, dedi, datum, dare), o malvagio, le pene. Lo sentirò (audio, is, ivi, itum, ire4) e questa notizia mi giungerà (venio, is, veni, ventum, ire4) nella profondità dell'oltretomba. (Manes, le anime dei morti) |
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