MORTE DI
ARCHIMEDE (n°104 104)
Durante
la seconda guerra punica il console Marco Marcello teneva sotto assedio
già da tempo Siracusa non essendo stato capace a espugnarla poiché i
tentativi dei Romani venivano intralciati da Archimede, inventore di geniali
macchine. Dopo che i Romani riuscirono ad entrare dalle mura, un soldato ignaro
di quell'uomo, fece irruzione nell'abitazione di Archimede. Archimede stava
tracciando delle ure geometriche sulla polvere e non vide il soldato; il
soldato lo interrogò con voce minacciosa. Ma Archimede, tutto preso
nelle ricerche geometriche, non sentì la sua voce e non rispose. Allora
il soldato, infuriatosi, sguainò la spada e trafisse Archimede.