Mercator
«Il mercante». Il giovane Carino, di ritorno
da un lungo viaggio per affari, porta con sé la bella cortigiana Pasicompsa,
sua amante. Ma ha paura che suo padre Demifone, lo disapprovi, e perciò
al vecchio vien detto che la donna è stata acquistata come ancella per
la madre. Demifone però si innamora lui stesso della fanciulla, e briga
per averla. Dice al lio che la donna, per la sua bellezza, è inadatta
a far da ancella ad una madre di famiglia. Si offre perciò comprarla lui
al lio, dicendo di voler favorire un "vecchio amico": di rimando Carino
afferma di avere in un suo "giovane amico" un compratore ancor più
vantaggioso. I due si lasciano senza nulla di fatto. Demifone affida allora
all'amico Lisimaco il compito di comprare la fanciulla, mentre Carino affida un
identico compito al lio di Lisimaco, Eutico. Lisimaco batte il lio in
velocità e porta la ragazza in casa sua, dove Demifone intende darsi con
lei alla bella vita. Ma la moglie di Lisimaco, Dorippa, scopre la fanciulla, e
Lisimaco è nei guai: interverrà Eutico, che restituirà
Pasicompsa a Carino (disperato, e ormai in procinto di partire per un lungo
esilio) e svergognerà Demifone. I temi-guida sono quello del conflitto
tra padre e lio e quello dell'"esilio", continuamente minacciato e attuato
solo a parole in una scena di finta pazzia (V, 2).