latino |
|
|||||
Non tutti i filosofi vivono una vita degna dei loro insegnamenti - Cicerone
Il filosofo non deve ostentare la sapienza,
bensì possederla, per offrire la sua vita agli altri come un modello.
Quotusquisque1 philosophorum invenitur, qui sit2 ita
moratus, ita animo ac vita3 constitutus, ut4 ratio
postulat? Qui5 disciplinam suam non ostentationem6
scientiae, sed legem6 vitae putet? Qui5 obtemperet ipse
sibi et decretis suis pareat? Videre licet7 alios tanta levitate et
iactatione, ut is8 fuerit melius7 non didicisse9,
alios pecuniae cupidos10, gloriae non nullos, multos libidinum
servos, ut11 cum eorum vita mirabiliter12 pugnet oratio.
Quod13 quidem mihi videtur esse turpissimum. Ut14 enim,
si grammaticum15 se professus quispiam barbare loquatur16
aut si absurde canat is qui velit17 se haberi musicum, hoc18
turpior sit, quod in eo ipso peccet19 cuius profitetur scientiam,
sic philosophus in vitae ratione peccans hoc18 turpior est, quod in
officio, cuius magister esse vult, labitur, et6 artem vitae
professus, delinquit in vita.
Cicerone, Tusculanae 2. 11-l2
Chi si riesce a trovare tra i filosofi che si comporti, pensi e viva esattamente1 come richiede la ragione? Che consideri la sua dottrina non come una ostentazione di sapere, bensì come una legge di vita? Che si sottometta senza costrizioni2 a se stesso e che obbedisca ai suoi precetti? È possibile vederne alcuni così frivoli e boriosi3, che per loro sarebbe stato meglio che non avessero studiato, altri avidi di denaro, taluni (avidi) di gloria, molti schiavi delle passioni, al punto che il loro modo di parlare contrasta incredibilmente con la loro vita. E mi sembra proprio che questo sia molto vergognoso. Come infatti, se uno, che si è dichiarato letterato, parlasse in modo scorretto, o se cantasse in modo stonato uno44 che volesse essere giudicato esperto di musica, sarebbe proprio per questo più vergognoso, per il fatto (cioè) che sbaglierebbe in quella stessa materia in cui si dichiara esperto5, così un filosofo che sbaglia nella (sua) condotta di vita, per questo è più spregevole, (cioè) per il fatto che fallisce nel compito di cui vuole essere maestro, e, dopo aver dichiarato di professare (= professus) l'arte della vita, sbaglia nella vita.
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta