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ODI ET AMO (85)
Odio e amo.Ma come, dirai. (Odio e amo.Forse mi chiederai come sia possibile)
Non lo so, sento che avviene e che è la mia tortura.( Non so, ma è proprio così e mi tormento.)
VIVAMUS, MEA LESBIA, ATQUE AMEMUS (5)
Dobbiamo Lesbia mia, vivere, amare,
Le proteste dei vecchi tanto austeri
Tutte, dobbiamo valutarle nulla.
Il sole può calare e ritornare,
Per noi quando la breve luce cade
Resta un'eterna notte da dormire.
Baciami mille volte e ancora cento
Poi nuovamente mille e ancora cento
E dopo ancora mille e dopo cento,
E poi confonderemo le migliaia
Tutte insieme per non saperle mai,
Perché nessun maligno porti male
Sapendo quanti sono i nostri baci.
LESBIA E LE ALTRE (86)
Per molti Quinzia è bella. Per me è candida, alta,
Ben proporzionata: sono d'accordo sui particolari.
Nego perciò quel giudizio complessivo "bella": manca il fascino,
è un corpo vasto totalmente insipido.
Lesbia è bella, perché è bellissima tutta,
Ogni grazie ha rubato a tutte quante.
ILLE MI PAR ESSE DEO VIDETUR (51)
Ecco chi pare a me uguale a un Dio
Più degli Dei, se dirlo non è colpa
Chi seduto di fronte a volta a volta
Ti guarda, e ascolta,
E tu sorridi con dolcezza, e tutto questo
Strappa ogni senso a me infelice: da quando
Ti ho vista, Lesbia, non mi rimane
<in bocca un filo di voce>
Ma la lingua si intorpidisce, un fuoco sottile
Scorre giù per le membra, le orecchie rombano
Per un loro proprio suono, entrambi gli occhi
Si coprono di tenebre.
La tua pace, Catullo, per te è un peso:
A casa dell'ozio dai in smanie e ti ecciti troppo
Quella pace che già perdette regni,
Stati felici.
DI MAGNI, FACITE UT VERE PROMITTERE POSSIT (109)
Mi prometti, vita mia, che questo nostro amore
Sarà lieto in eterno.
Dei grandi, fate che possa promettere il vero,
Che lo dica col cuore, con purezza,
E ci sia dato continuarlo per tutta la vita
Questo patto d'amore, senza fine.
PAROLA SCRITTE SULL'ACQUA(70)
Dice la mia donna che mai sposerebbe nessun,
Escluso me, neppure se la volesse Giove.
Dice così, ma ciò che una donna dice a chi l'ama
Scrivilo sopra il vento, sopra l'acqua che fugge.
CARME 72
Una volta dicevi, Lesbia, per me non c'è che Catullo,
Neanche Giove vorrei al posto suo.
A quel tempo t'amavo, non come la gente un'amante,
Ma come un padre ama i li, ama i generi.
Adesso ti conosco. Per questo, se brucio (passione) di più,
Mi vali molto meno (voler bene). Mi sei molto di meno.
E' tanto strano. Ma un'offesa così ti costringe
Ad amare di più e a voler bene meno.
CARME 75
A questo punto è stato trascinato il mio animo, per colpa tua, Lesbia,
Si è rovinata da sola a causa della sua fedeltà,
Al punto che ormai non può più volerti bene, (anche) se diventassi la migliore delle donne,
E neppure (può) cessare di amarti qualunque cosa tu faccia.
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