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Orazio
Epistole:
nec vixit male, qui natus moriensque fefellit
né è vissuto male chi è nato e muore inosservato
Epistola ad Augusto
Poesia contemporanea eccelle e Orazio la difende contro i fanatici cultori del passato. Arcaici studio primitivo e imperfetto.
Superiorità dei poeti
antichi o dei moderni.
Augusto ci teneva molto. Orazio si
dimostra più favorevole ai generi poetici destinati alla lettura.
Rinascita del teatro
romano.
Epistola a Floro: incentrata sulla ura dell'autore, che si scusa con l'amico, Giulio Floro, per la scarsa fecondità della sua vena poetica. Nella sezione centrale espone le idee dell'autore sulla scelta dei vocaboli.
Seguendo una fonte di scuola peripatetica (scuola filosofica dei successori di Aristotele) tratta prima della poesia (distinguendo tra poesia ed elaborazione formale) e poi del perfetto poeta.
Centralità della tragedia dovuta alla tradizione aristotelica per cui l'arte è essenzialmente mímesis (imitazione).
Preferenza per il poeta che sa miscēre utile dulci (unire
l'utilità al piacere). [Ripreso poi da Tasso]. La poesia è frutto sia dell'ingenium sia dell'ars.
Orazio enuncia due
principi estetici fondamentali:
Orazio
Epòdi
Filone dell'invettiva 4, 6 e 10: soltanto il X è rivolto contro una persona determinata [Mevio]. Negli altri due non vi è fatto il nome dell'avversario.
Variante scherzosa 3: giocosa maledizione contro l'aglio.
+ 8 e 12, rivolti contro una vecchia libidinosa. Descrizione impietosa della decadenza fisica della donna.
Filone della magia 5 e 17: tema trattato con un accentuato realismo, orientato verso l'eccessivo, l'orrendo e il repellente.
Filone della poesia civile 7 e 16: frequenti spunti politici. Prende esempio da Archiloco. I due epòdi hanno temi simili: la confusione e lo scompiglio successivi alla battaglia di Filippi. *individua la causa remota delle guerre civili nel fratricidio commesso da Romolo. **invita i Romani a seguirlo in un'utopistica fuga verso le isole Fortunate.
Orazio assume l'atteggiamento del vates, del poeta ispirato dalla divinità [lo ritroveremo nelle Odi] amplificando la sua angoscia e disperazione per la situazione politica.
Epòdi 1 e 9: Preparativi per la battaglia di Azio.
Filone erotico 11, 14 e 15: cita l'esempio di un altro grande poeta greco, Anacreonte. Motivo11 e 14: amore. Epòdo 15 invece rivolto a una donna infedele. Nei carmi amorosi domina un pàthos leggero e sentimentale.
Elogio della camna 2: si fonda sul procedimento dell'aprosdóketon ("imprevisto"). Gli ultimi versi ci fanno sapere che ad elogiare la camna è un incapace di rinuunciare ai suoi impegni cittadini [finale sarcastico].
Motivi simposiaci 13: il poeta, durante una tempesta, invita gli amici a banchettare con lui.
Epòdi panorama complesso e multiforme. Varietà di registri ancor più varia delle satire.
Orazio
Odi
Poetica:
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Exegi monumentum aere perennius
Ho eretto un monumento più durevole del bronzo
TIPOLOGIA:
Filone religioso: oggetto di particolare attenzione da parte della divinità, Orazio non può ostentare indifferenza verso la religione. Perciò presenza di preghiere e di inni.
Carmen speculare: unico fra i carmi oraziani, esso ebbe una destinazione ufficiale. In esso le lodi e le invocazioni si mescolano a temi civili.
Filone erotico: Cospicuo e importante. I carmi non tendono a collegarsi in un'unica vicenda (come avviene invece nella poesia elegiaca contemporanea, Tibullo e Properzio). - Il fascino della volubile Pirra. - I primi approcci con la timida Cloe. - La riconciliazione con la smaliziata Lidia. - L'ultimo amore per la malinconica Fíllide. La passione, più che partecipata profondamente, è contemplata. Orazio, con il suo temperamento riflessivo e filosofico, evita il coinvolgimento affettivo e tende al distacco di una lieve e galante ironia.
Filone conviviale: incentrato sulla convenzione del simposio, identificato con la cena romana.
Svolgimento in negativo: constatazione dell'ineluttabilità della
morte e della necessità di usufruire pienamente del breve tempo della vita.
[Carpe diem].
Ma non volgare e superficiale edonismo, bensì un consiglio a cercare la
felicità. Svolgimento in positivo: riconoscimento di un'alternanza nelle
vicende umane e quindi invito a sostenere con vile sopportazione (e magari
con l'aiuto del vino) le inevitabili avversità.
Filone gnomico(o gnomico-simposiaca):
vero centro delle Odi oraziane. Nucleo fondamentale coscienza dell'incertezza del futuro e della brevità della vita.
Filone della poesia civile: ultimo grande filone. Orazio è un semplice spettatore della vita pubblica. Nasce così la lirica civile articolata in momenti diversi, che vanno dall'esecrazione delle guerre fratricide e dalla preoccupazione per la situazione dello Stato fino a celebrazione di Roma e del principe. Questo tipo di poesia era favorito da Mecenate e da Augusto, ma sarebbe ingiusto ritenerla soltanto proanda in versi. Svolto in un ciclo di 6 carmi, all'inizio del III libro, le cosiddette "odi romane" in cui la condanna dei vizi contemporanei e l'esaltazione delle virtù e degli eroi antichi s'intrecciano con la glorificazione di Roma e di Augusto.
Orazio
Il preambolo delle Satire
Traduzione
Come accade, Mecenate, che nessuno della propria sorte la quale
o gli diede una condizione razionalmente considerata o gli pose innanzi il caso, di quella
viva contento, mentre esalta quanti seguono vie differenti?
«E' preferibile la milizia. Cos'è in fin dei conti? Si combatte: nell'arco di un'ora
giunge rapida la morte oppure la lieta vittoria».
L'esperto di diritto e di leggi decanta il contadino
quando al canto del gallo gli viene a bussare alla porta chi di consueto;
l'altro, che avendo costituito dei mallevadori è stato strappato dai campi dell'Urbe,
a gran voce chiama felici solo coloro che vivono in città.
Gli altri casi di tal genere -sono estremamente numerosi-
varrebbero a spossare il loquace Fabio. Per non farti perdere tempo, ascolta
dove voglio arrivare. Se un qualche dio «Ecco io» dicesse
«Ora farò quanto volete: tu sarai, che ora sei soldato,
mercante; tu, ora giureconsulto, camnolo; di qui voi,
voi di qua, modificate le parti, allontanatevi. Su dunque,
perché rimanete impalati?». Non vorrebbero. E potrebbero essere felici.
Qual è la ragione, per cui Giove adirato con pieno diritto,
non gonfi ambedue le guance e non dica che per l'avvenire egli
non sarà tanto favorevole a prestare orecchio alle preghiere?
Paradigmi
Fio, fis, factus sum, fieri
Do, das, dedi, datum, dare
Obicio, is, ieci, iectum, ĕre
Vivo, is, vixi, victum, ĕre
Laudo, as, avi, atum, are
Sequor, ĕris, secutus sum, sequi
Ait_Aio , ais, ait : vb.difettivo
Frango, is, fregi, fractum, ĕre
Iacto, as, avi, atum, are
Concurro, is, curri (o cucurri), cursum, ĕre
Venio, is, veni, ventum, ire
Pulso, as, avi, atum, are
Extraho, is, traxi, tractum, ĕre
Clamo, as, avi, atum, are
Delasso, as, avi, atum, are
Valeo, es, ui, valiturus, ēre
Moror, aris, atus sum, ari
Audio, is, ivi, itum, ire
Deduco, is, deduxi, deductum, ĕre
Dico, is, dixi, dictum, ĕre
Facio, is, feci, factum, ĕre
Volo, vis, volui, velle
Muto, as, avi, atum, are
Discedo, is, cessi, cessum, ĕre
Sto, stas, steti, statum, stare
Nolo, non vis, nolui, nolle
Licet, licuit/licitum est, ēre
Infeo, as, avi, atum, are
Praebeo, es, bui, bitum, ēr
*Tema tipico dell'incontentabilità
Analsi testuale:
vv. 1-2: quam . illa = prolessi del relative ed epanalessi del dimostrativo
v. 1: Macenas = vocativo con valore dedicante
v. 4: O fortunati = nella Priamel s'innesta questo accenno di Makarismòs (genere rivolto alla considerazione di qualcuno come beato, felice
v.11: datis vadibus = quando ci si doveva presentare a un processo si presentavano dei garanti, (da vadere = andar) che garantivano appunto la presenza dell'imputato al processo.
v.14: declassare valent Fabium = Fabio, secondo l'indicazione della scoliasta antico Porfirione, era un filosofo di Narbora, noto per la verbosità. Dire «Stanchi un Fabio» era antonomasia vassianica per dire «chiacchierone»
vv. 17-l8: hinc vos/vos hinc = il chiasmo è applicato al movimento come su una scena.
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