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PLAUTO
Plauto è il primo autore latino a specializzarsi in un solo genere: la palliata.
Nacque fra il 255 e il 250 a.C. a Sarsina.
Come lui faranno anke
Stazio e Terenzio nell'ambito comico
Pacuvio e Accio in quello tragico.
Tutte le commedie plautine sono precedute da un argumentum (talvolta 2) che riassume la trama della commedia.
LE FABULAE
Tutte le commedie plautine sono fabule palliate ambientate in una città di lingua greca (in genere Atene).
Le commedie plautine prevedono un prologo,un'azione e un epilogo.
IL PROLOGO Delle 20 commedie di plauto di cui possiedono l'esordio 15 sono provviste di prologo: in 8 casi pronunciato da un personaggio protatico generalmente un attore giovane che si presentava sulla scena con un particolare abbigliamento:
in 3 casi recitato da un personaggio della commedia
in 4 da personaggi allegorici
Il prologo può anche essere ritardato,come accade nella Cistellaria dove e alla terza scena.
Il prologo nella commedia nuova svolgeva una doppia funzione :
informare il pubblico sui complicati avvenimenti che precedevano l'azione
vera e propria
fare appello alla benevolenza del pubblico
Plauto approfitta di questo spazio per rompere l'illusione scenica e per avviare un rapporto diretto con il pubblico.
L'AZIONE : Plauto accetta gli intrecci complicati e imprevedibili della commedia nuova,combinandoli in molte variazioni grazie anke all'uso del contaminatio. Nella maggior parte delle commedie la situazione di base non cambia: un giovane di buona famiglia si innamora di una fanciulla. Solitamente un cortigiana, che lo ricambia ma l'amore del giovane viene ostacolato dal padre o dalla mancanza di denaro che non può riscattare la ragazza. Il giovane è assistito da aiutanti in genere il servus callidus che fa coppia con lui in quale caso da un parassita o un senex. Opposti agli aiutanti , stanno gli antagonisti:
il lenone avido e crudele
il miles sbruffone
il padre severo che vuole impedire gli amori del lio o che si fa concorrente del lio alla conquista della ragazza
L'EPILOGO : Le palliate prevedono un finale lieto:
gli amori dei due giovani verranno coronati dal successo di virtù delle
le trovate ingegnose del servo furbo o x 1 agnizione per cui si scopre che la
giovinetta amata è di origini nobili, è stata rapita dai pirati ancora in fasce o è stata
perduta durante il viaggio.
L' intelligenza del servo e la e la capricciosità della fortuna portano allo stesso risultato.
La commedia inizia sempre con una situazione di disordine dei valori morali e di rovina imminente dei piani del giovane
Si conclude con la vittoria dei giovani che ottengono quanto avevano desiderato ma nello stesso tempo con una ricomposizione dei valori minacciati:
- il senex recupera il controlla della situazione ma rinuncia a punire coloro che
hanno sperperato le beffe e gli inganni.
La conclusione della commedia è scandita dalla richiesta di applausi fatta direttamente a un personaggio di scena o dal capocomico.
Il plaudite sottolinea l'artificiosità e la convenzionalità delle vicende, rompendo la divisione tra l'illusione e la realtà.
I PERSONAGGI
I personaggi di Plauto sono delle maschere fisse che rafforza l'elemento caricaturale e farsesco della commedia nuova trascurando completamente gli approfondimenti psicologici e umani.
I personaggi non hanno nomi propri ma nomi generici: servus (il servo) , adulescens (il giovane) , il senex (il vecchio), il leno (il lenone), la matrona (la donna sposata).
Anche i nomi che plauto attribuisce ai personaggi danno individualità e fissano il loro ruolo scenico. sia che si tratti di nomi convenzionali della commedia nuova sia che si tratti dei "nomi parlati".
L'adulescens : il giovane innamorato sempre languido e spirito perduto in un amore che lo travolge e lo paralizza,incapace di superare gli ostacoli. Il linguaggio è tipico della tragedia. Plauto non prende mai serio la sua la sua storia né i suoi lamenti d'amore,lo guarda divertito .L' eccesso di infelicità e di disastri nei suoi monologhi va sempre letto come fosse una parodia burlesca.
Il senex : il vecchio viene caratterizzato in modi diversi.
è il padre severo e beffato che cerca di impedire i costosi amori degli adulescens.ma a
volte concorre con i li nella conquista della donna desiderata,
può essere anke amico o vicino
può essere alleato dei giovani.
La meretrix : A volte i ruoli femminili erano ritenuti di minore importanza. La ragazza desiderata non iva mai scena o svolgeva un piccola parte.
Il ruolo femminile + importante è quello della cortigiana (meterix) era una ura sconosciuta a Roma prima che nascesse la palliate,era tipica del mondo greco.
Le ètere ateniesi erano donne libere e spregiudicate che vivevano una vita lussuosa al di fuori della vita familiare.
Molte di loro erano colte e spiritose,intrattenevano rapporti con i maggiori filosofi e poeti dell'epoca.
In Plauto possono essere sia libere che skiave e possono appartenere ai lenoni che le mettono in vendita al migliore offerente.
In questo caso il loro + grande desiderio è quello di essere comprate all'amante.
La matrona : è la madre dell'adulescens e moglie dl senex, quasi sempre autoritaria e dispotica, soprattutto se provvista di dote.
Spesso il senex è vittima delle sue ire. Un eccezione è la nobile ura di Alcmena nell'Amphitruo.
Il parassitus : Sono i buffi e i curiosi della palliata,è caratterizzato da una fame insaziabile e dalla rapacità che distrugge ogni cosa,è una fonte di rovina del senex che ha deciso di mantenerlo a sue spese. Esuberante e vitale nella sua ingordigia, il parassita non risparmia lodi e servizi di ogni genere nei confronti dei suoi benefattori che sono anke loro vittime delle sue battute.
Il miles gloriosus : è il mercenario, è una ura conosciuta a Roma dove all' epoca di Plauto il servizio militare era dovere di ogni cittadino. Il miles era un fanfarone che si vanta di grandi imprese mai compiute, si vanta di essere un gran seduttore: è un conquistatore immaginario di nemici e di donne,smentito dagli avvenimenti della commedia. I romani ridendo di questi miles, si sentono orgogliosi del proprio valore militare.
Il leno : Il lenone, il commerciante di skiavi, era una ura sconosciuta a Roma,ritenuta la ura più odiosa,era il maggior ostacolo al compimento dei desideri del giovane.
Nel teatro platino non esistono personaggi buoni o cattivi xk non esiste un coinvolgimento emotivo nelle vicende già scontate dall'inizio: l'odiosità e l'avidità sono i caratteri fissi che definiscono la makera del lenone che è destinato alla sconfitta e alla beffa. Colpisce la sua vitalità,la sua capacità si essere superiore a ogni giudizio morale.
Il servus E la ura + grandiosa del teatro d i Plauto, è un personaggio sfrontato e geniale,spavaldo, prepara incredibili inganni a favore dell' adulescens e contro dei senes. La storia con il servus è quasi sempre il risultato delle sue invenzioni e creazioni.
Plauto lo definisce "arkitetto"."poeta", "generale"e si indentifica.
Ha un'ironia enorme che non risparmia nessuno, nemmeno il suo padrone x il quale riskia ogni volta la pelle. Si autoglorifica rivolgendosi al pubblico x un applauso.
È un imbroglione,astuto interessato ma capace di mettere a frutto la propria intelligenza anke al servizio del giovane padrone.
Personaggi minori
Accanto ai ruoli principali ci sono anke ure minori come:
La lena, la femmina del lenone, è una vecchia e ubriacona.
L'ancilla è la servetta al seguito della meretrix o della matrona,complice negli affari delle sue padrone.
Il cosus è una ura ingaggiata x preparare i banchetti.
Il fenerator che è sempre pronto ad entrare in scena nei momenti inopportuni per scuotere del denaro prestato x riscattare la cortigiana
La fidicina
Il medicus
IL TEATRO DI PLAUTO
Il teatro di plauto è un teatro fantastico, fondato su situazioni convenzionali e ripetitive,su personaggi caricaturali e inverosimili : come la beffa ingegnosa,generalmente compiuta da un servo furbo ai danni di un senex o di un lenone; l'equivoco , lo scambio di persona ,il travestimento.
Plauto è poco interessato alle trame delle sue commedie,le da x scontate come il suo pubblico.
Non ne segue lo sviluppo e non si preoccupa nemmeno della loro coerenza interna.
L' esempio è il miles gloriosus dove la prima parte è costruita sul tema del falso doppio e della falsa gemella,decide di mettere in atto un nuovo piano senza alcun rapporto con il precedente. Le due parti risultano autonome come si trattasse di due commedie diverse.
Il pubblico viene costantemente chiamato a partecipare a quello che accade sulla scena con una complicità con l'autore. Il pubblico diventa parte dello spettacolo,una sorta di personaggio fisso con il quale i protagonisti dialogano ripetutamente in un continuo passaggio di effetti illusionistica realtà e finzione.
Gli espedienti sono numerosi,il più frequente è quello degli "a parte" che è una tecnica naturalmente già nota al teatro.
Il coinvolgimento del pubblico può essere ancora + diretto come quando in una scena memorabile del Curculio irrompe sul palcoscenico l'impresario della comnia teatrale preoccupato per gli abiti che un personaggio ha appena prestato ad un altro e l'ingresso di questo anti-personaggio finisce x creare un effetto di straniamento comico alla vicenda e questo evento viene chiamato metateatro.
Il teatro di plauto è un teatro carnevalesco, si inverte il codice culturale x ex
i servi comandano i padroni e si divertono a comportarsi da imperatori o da magistrati
i li prendoni in giro i padri
i padri sono sempre sciocchi e beffati.
Il mondo di Plauto è quindi un mondo amorale,privo di giudizi politici sulla vita sociale del proprio tempo.
LA LINGUA
Plauto utilizza un linguaggio urato, predominano le metafore,c'è un' abbondanza stilistica e un eccesso verbale x far divertire il pubblico.
Utilizza il triclinum che però nel momento in cui è occupato da 2 sole persone, diventa un buffo biclinum.
Utilizza dei neologismi come x ex l'exballistabo è costruita su
ballista macchina da guerra per lanciare proiettili
ballio il lenone contro il quale sta combattendo.
Attinge ai modelli greci con molta libertà
abolendo personaggi di minor rilievo
sopprimendo brani
contaminando scene di 2 diverse commedie
eliminando il coro
trasformando lo spirito della commedia nuova
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