latino |
PROPOSIZIONE FINALE
La proposizione finale, che indica il fine per cui si compie l'azione della reggente, è espressa:
UT/NE [ut ne, ne quis . ] + CONGIUNTIVO PRESENTE (se nella reggente c'è un tempo principale)
UT/NE [ut ne, ne quis . ] + CONGIUNTIVO IMPERFETTO (se nella reggente c'è un tempo storico)
In italiano si può tradurre in:
forma esplicita affinchè, perché, acciocche + congiuntivo
forma implicita di, a, per + infinito
es1: Exercitus ut bellum vinciam pugnat.
L'esercito combatte per vincere / affinchè vinca la guerra.
es2: Exercitus ut bellum vinceret pugnabat.
L'esercito combatteva per vincere / affinchè vincesse la guerra.
Ø Quando in una finale affermativa c'è un aggettivo o un avverbio ativo, la congiunzione ut è di frequente sostituita dall'ablativo neutro quo.
Ø Se la finale affermativa è introdotta da ut eo si traduce affinchè con ciò
Ø Il ne può essere seguito da altre particelle: ne quis (pronome) e ne nullus (aggettivo) [perché nessuno]; ne quis (neutro) [perché nulla]; ne umquam [perché non]; ne usquam [perché in nessun luogo].
COME TROVARE LA PROPOSIZIONE FINALE
La finale può essere espressa in altri modi:
Ut (ne) + congiuntivo vedi sopra
Gerundio/gerundivo al genitivo + causa o gratia
Frase relativa al congiuntivo
Participio presente/futuro
Ad + accusativo del gerundio/gerundivo
Supino in 'um' (valore attivo) [verbi di movimento]
Legati missi sunt ut auxilium peterent.
Legati missi sunt petendi causa auxilium.
Legati missi sunt qui auxilium peterent.
Legati missi sunt auxilium petentes.
Legati missi sunt auxilium ad petendum.
Legati missi sunt auxilium petitum
trad: Furono mandati ambasciatori a chiedere aiuto.
PROPOSIZIONE TEMPORALE
La proposizione temporale, che indica la circostanza di tempo in cui è collocata l'azione e situazione enunciata dalla reggente, è espressa:
forma esplicita:
INDICATIVO o CONGIUNTIVO + varie congiunzioni
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