latino |
cap. 13
Sallustio, la congiura di Catilina
Perché dovrei ricordare cose che non sono credibili a nessuno se non per quelli che le videro, che da molti cittadini privati sono stati appianati i monti e riempiti i mari di strade?
A me sembra che le ricchezze per questi siano state oggetto di divertimento: ricchezze che infatti era possibile avere onestamente si affrettavano a consumarle vergognosamente.
Ma la brama di gozzoviglie e di altre voluttà non era diventata minore: per nutrirsi cercavano in terra e in mare dormivano prima che ci fosse desiderio di dormire, non si attendeva né fame né sete, né sete, né freddo, né stanchezza, ma anticipavano questi con la raffinatezza. Tutto questo quando avevano indebolito il patrimonio familiare spingeva la gioventù ai misfatti, l'animo sprofondato in questi vizi non sapeva facilmente fare a meno di queste brame; tanto più largamente era dedita a ogni tipo di guadagno e di scialo.
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