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Sallustio
- vita -
Gaio Sallustio Crispo fu uno dei più grandi storici latini della
prima metà del I sec. a.C. Nacque
ad Amiterno (vicino L'aquila) nell'86 a.C. e
morì tra il 35 e il
Egli era uno di quegli uomini definiti "novi" poiché, nonostante non fosse di nobili origini, seguì il "cursus honorum". Divenne ben presto amico di Cesare, il quale gli offrì sempre protezione.
Nel
Tramite l'amicizia con Cesare, ottenne persino delle mansioni militari anche se non era abile nell'arte della guerra e fu nominato governatore della provincia romana d'Africa.
Divenne ricchissimo tramite l'incasso di tangenti a destra e a manca, al punto da farsi costruire una lussuosissima villa nel cuore di Roma (gli orti sallustiani).
Nel
-opere-
Compose due opere monografiche: "de Catilinae coniuratione" (intitolato anche in modo diverso), e "Bellum Iugurtinam" (che tratta della guerra contro Giugurta attaccato dai romani sotto il potere di Mario.) e un'opera storica : "le Historiae".
De catilina coniuratione: opera che
tratta di fatti avvenuti nel
Bellum Iugurtinum:sallustio tratta il tema della guerra abbandonando il metodo storiografico annalistico.
Sallustio compose queste due opere perché credeva che gli argomenti trattati fossero emblematici dal momento che riassumevano certe situazione che diventavano essenziali per comprendere il periodo storico. Egli attaccò la corruzione e l'avidità di ricchezza della classe dirigente romana. Affermò: "Se Roma è arrivata ai suoi tempi allo stato di crisi politica-istituzionale, tutto ciò è dovuto al fatto che la classe dirigente romana era una classe corrotta e avida di denaro".
Nel "De Catilina coniuratione" egli prende spunto da un episodio grave come la congiura di catilina (nobile squattrinato, depravato e avido di potere che impegna la sua avidità a danno della repubblica, così lo definisce) per stilizzare il nobile romano avaro di potere e indicato come uomo simbolo della caduta della repubblica. Egli nell'opera fa degli excursus, i principali sono due ma uno in particolare occupa 10 moduli, dal 6 al 13 e ivi tratta del momento in cui, secondo lui, Roma iniziò il cammino verso l'avarizia e la corruzione: quando venne meno il "metus hostis" : paura del nemico (con l'inizio delle guerre d'attacco, come quella di cartagine ). Nei moduli 8-l0 si ispira a Tucitide (guerre del Peloponneso) .
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